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La prosa in Spagna
(GUARDA PDF) Le origini della prosa in Spagna sono legate ad un evento storico, l'anno 1085, ovvero l'anno della conquista di Toledo da parte di Alfonso VI. Alfonso VI dà il via alla Escuela de Traductores de Toledo; non si tratta di un luogo concreto ma di una serie di iniziative da parte di alcuni sovrani che favoriscono la traduzione e la creazione di diversi testi. Tra i vari sovrani abbiamo anche Alfonso X el sabio (1282).
La Escuela de Traductores de Toledo si può dividere in due diverse periodi in base al tipo di traduzione:
- Periodo (XI-XII secolo) - si promuove la traduzione di opere filosofiche e religiose dall'arabo classico al latino. Si seguivano questi step: dall'originale l'opera era tradotta in romance e poi dal romance era tradotta in latino. Il romance era dunque solo una lingua di passaggio, nonostante ciò questo passaggio favoriva un arricchimento per la lingua; si traducevano opere di fisica, biologia e dunque...
Il romance si arricchisce sempre di più perché si trova davanti alla necessità di tradurre cose che fino a quel momento non c'era bisogno di esprimere.
Nel periodo XIII secolo in poi, la traduzione doppia scompare e il romance passa dall'essere una lingua di passaggio ad una lingua di arrivo grazie ad Alfonso X el sabio. La Escuela de Traductores de Toledo è importante per due ragioni:
- PIANO CULTURALE: entrano in Spagna conoscenze non possedute prima come per esempio l'astrologia. Ricordiamo infatti che prima della conquista Toledo era una città completamente arabizzata e dunque quando i cristiani conquistano questa città entrano in possesso di un'eredità culturale molto ricca.
- PIANO LINGUISTICO: la lingua si evolve perché, come ho detto, si arricchisce di tante nuove parole.
CHI E ALFONSO X EL SABIO?
Alfonso X el sabio (1221-1284) era figlio di Fernando III. Quando suo padre muore, riceve in eredità gran parte della penisola iberica, egli
dà una spinta molto forte alla traduzione nell'ascuola di Traduttori di Toledo. Alfonso X è autore di molte opere, dobbiamo però specificare che non è lui a scriverle ma ne sovvenziona la traduzione o la composizione. Le sue opere possono essere divise in tre grandi gruppi: 1) ASTRONOMIA / ASTROLOGIA + GIOCHI: riguarda la posizione dei pianeti, il volo degli uccelli ecc.., i giochi trattati le attività praticate dagli arabi come gli scacchi, la falconeria e la caccia. 2) OPERE STORIOGRAFICHE: è importante ricordare due opere: HISTORIA DE ESPAÑA: narra le vicende legate alla penisola iberica, dalla presenza romana in poi; GRANDE E GENERAL ESTORIA: che riguarda invece la storia di tutto il mondo conosciuto allora. 3) LEGISLATIVE; Come ho detto in precedenza con Alfonso X el sabio, essendosi evoluto il romance, i testi erano tradotti solo in questa lingua. I libri tradotti in quest'epoca erano tantissimi e spaziavano su vari campi: letterario, filosofico, storico.biologico, chimico, astronomico. Attraverso il passaggio dello stretto di Gibilterra molti testi erano arrivati dal nord Africa in Spagna, tra cui l'opera intitolata "Barlaan y Josafat", una storia di origine orientale (indiana). Josafat è un principe che nasce come figlio di un pagano, ma incontrerà sul suo cammino un eremita, ovvero Barlaan, che gli insegnerà i principi del cristianesimo. Quindi Josafat abbraccerà il cristianesimo grazie all'intervento del suo mentore. Ricordiamo che il principe sin dalla sua nascita è chiuso nella torre del palazzo per volontà del re, che non vuole che egli abbia contatti con il cristianesimo. Questa storia ci ricorda molto l'opera intitolata "La vida es sueño" di Calderón de la Barca (in effetti, l'autore prende spunto proprio da questo racconto). La storia nella versione originale era la storia di Barlaan e basta, ed è un principe che in realtà non abbandona ilpaganesimo per abbracciare il cristianesimo ma abbandona i benimateriali per cercare l'illuminazione (cioè il buddismo); Ad un certo punto quando quest'opera viene tradotta in latino e quindi introdotta nel cristianesimo si modifica la storia, si inventa dunque un personaggio chiamato Barlaan che è un eremita cristiano. I primi testi in prosa in spagna sono legati dunque a quella che è la tradizione orientale, in effetti ricordiamo che Toledo prima della conquista era una città fortemente arabizzata e dunque quando i cristiani riescono a conquistarla trovano un'eredità culturale molto ricca. Una delle opere che testimonia l'emigrazione dei testi che dall'oriente arriva in europa e dunque in spagna è scritta da un autore chiamato Pedro Alfonso (in realtà si chiamava José Sefardi), ebreo convertito al cristianesimo nato nel 1062, siamo dunque nella prima fase della traduzione. La sua opera è intitolata
disciplina clericalis (istruzione dei dotti), è scritta in latino e non è altro che la traduzione di 34 racconti tradotti dall'arabo. Quest'opera è strutturata sotto forma di dialogo tra padre e figlio, il padre cerca di istruire il figlio attraverso dei racconti ovvero gli exempla. Gli exempla (plurale di exemplum) sono delle brevi narrazioni, dei racconti o anche delle favole che servono a sostenere la veicolazione di un principio che può essere dottrinale, religioso. L'exemplum esisteva già in ambito religioso. Nel Concilio di Tours del 813, si definisce una novità nella chiesa cattolica che consisteva nel celebrare la messa non più in latino ma involgare e si utilizzavano gli exempla che avevano come obiettivo quello di insegnare qualcosa. All'interno dei sermoni i padri predicatori cominciano ad inserire queste storie che potevano trarre origine dalla Bibbia, dalle storie dei santi, ma potevano avere anche un'originepiù profana. Dunque gli exempla erano un fenomeno già presente nella tradizione cristiana prima dell'influsso orientale. La tradizione orientale si fa sentire in modo forte non tanto nell'apporto di exempla, ma nella maniera in cui essi sono strutturati. Nella letteratura orientale questi exempla sono organizzati secondo una struttura che prevede una cornice. Ogni singola storia che è narrata ha a che fare con la cornice; questo tipo di struttura permette di infilare nella cornice tantissimi testi. La bravura dell'autore sta dunque nel saper collegare il racconto alla cornice. Alcuni esempi di letteratura sapienziale, o raccolte di exempla sono: - Calila e Dimna, si tratta di una raccolta di racconti che fu fatta tradurre da Alfonso X nel 1251. Abbiamo come al solito un racconto che fa da cornice e diversi racconti intercalati che hanno come protagonisti due animali, due linci, che danno il nome alla raccolta. Il fatto che si utilizzino gli animali non ci deveStupire perché in questo momento si diffondono i cosiddetti bestiari medievali, raccolte in cui si parlava di animali in senso psicologico ovvero si analizzavano le caratteristiche degli animali. Per esempio il leone era simbolo della forza; gli animali dunque in questi racconti incarnano quelle che sono le qualità dell'uomo. La storia che fa da cornice (come spesso accade) è un dialogo tra un re e un principe e ricordiamo che questo libro era destinato ad una lettura privata.
Sendebar, questa raccolta fu fatta tradurre da Don Fabrique (fratello di Alfonso X) nel 1253. Il sottotitolo di questa raccolta "gli inganni delle donne" rende già chiaro il contenuto. Il libro racconta di un re che deve decidere se dare credito alla moglie (che non è la madre del figlio), che accusa il figlio, o al figlio. Il re temporeggia chiedendo a tutti e due di raccontare una storia ogni notte. I racconti del figlio si concentrano sulla malizia delle donne.
per sottolineare che la regina mente e deve essere uccisa. Alla fine il re finisce col credere al figlio e uccide la moglie. Questo tipo di letteratura è detta specula principis (?), il suo scopo era quello di insegnare la saggezza ai nobili.
IL 300 IN SPAGNA
Nel XIV secolo (300) abbiamo:
- don juan manuel (1282-1346) - el Conde Lucanor;
- Juan Ruiz, arcipreste de Hita - Libro de buen amor;
- romance / romancero come fenomeno letterario;
Il panorama storico politico degli inizi del '300 è instabile; ci sono delle tensioni date dalle questioni successorie dato che Alfonso X è deceduto. Una prima lotta per la successione viene vinta dal partito di Sancho IV (il bravo) che muore dopo poco facendo riaprire un'altra lotta per la successione al trono. Il figlio di Sancho ha solo nove anni e dunque non può governare e quindi interviene sua madre, Maria de Molina, fino alla maggiore età di Fernando. Ad appoggiare il partito di Maria de Molina, c'è don.