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MA attenua l'aggressività

L'attacco personale perde importanza. Non è più rivolto ai "viziosi", ma più genericamente, ai vizi. All'aggressione, Orazio sostituisce l'analisi dei vizi mediante l'osservazione e la rappresentazione comica. Lucilio attaccava i cittadini eminenti, con cui condivideva la condizione. È un figlio di un liberto, non se lo può permettere. E poi, per imparare dalla condotta altrui, non servono bersagli alti. Orazio guarda piuttosto ad un piccolo mondo di irregolari.

Invito ad imparare dal vicino. Una morale che affonda nell'educazione. Orazio rivendica la sua saggezza italica. Questa ricerca morale non cerca di convertire gli altri ad un modello di virtù, ma soltanto di individuare una strada per pochi. Attraverso una società in crisi, mantiene l'elemento autobiografico conferendogli una nota di.

Il poeta non si pone al di sopra di coloro di cui parla. Anch'egli è vittima delle passioni.

L'esperienza personale è spunto per parlare del generale.

Le satire possono essere di due tipi:

  • Satira narrativa: prende le mosse da un aneddoto, raccontato in modo brillante. Mira soprattutto ad intrattenere il lettore.
  • Satira discorsiva: svolge una serie di argomentazioni e riflessioni, su modello della diatribe. Un interlocutore fittizio presenta l'argomento al poeta.

La filosofia è uno degli obiettivi della ricerca oraziana, chiari nella Satira 1,1 (proemiale).

L'autarkeia e la metriotes sono i concetti principali:

  • L'autarkeia: bastare a se stessi.
  • La metriotes: il senso della misura.

Orazio aderì all'epicureismo, lo dichiara lui stesso nelle Epistole. Polemica contro lo stoicismo emerge nella Satira 1,3.

cambiamenti nel II libroo Ridotta moltissimo la componente rappresentativo-autobiografica

Presente solo nella Satira 2,6 → del poeta per la insofferenza vita di Roma

Che invece era stata dipinta con simpatia in 1,6Nelle satire argomentative risulta prevalente la forma del

dialogo

In cui però il ruolo centrale è ceduto all’interlocutore Il si ritira poeta in secondo piano

Si perde il senso unitario delle contraddizioni della realtà Manca una guida alla ricerca moraleTutti gli interlocutori sono depositari di una loro verità Anche se non tutte le verità sono equivalenti E molti discorsi si confutano da soli in una involontaria ironiaOrazio sembra alla satira una possibilità di

negare ricerca morale

Sembra perduto l’equilibrio fra autàrkeia e metriòtes Il poeta non rappresenta più la propria capacità di vivere fra la gente senza perdere la propria identità

morale - Permette agli interlocutori di denunciare gli errori delle sue scelte

Unico → la (Satira 2,6)

rifugio villa sabina - Lontano dalle contraddizioni della vita di Roma

Odi

  • Raccolta in 4 libri → temi vario 3 scritti tra il 30 a.C. e il 23 a.C.
  • Il 4° composto nel 13 a.C. raccogliendo componimenti più tardi
  • Presa di coscienza del → presentazione di sé come valore poetico poeta vateo Il componimento che apre la raccolta ha funzione di prologo
  • Rivolto a Mecenate, Orazio dichiara la sua scelta di essere lyricus vates

La lirica di Orazio è paragonabile a quella moderna

  • Meditativa, introflessa, monologica
  • Nuovo statuto del → poesia come poeta cortigiano momento intimo
  • Differenza sostanziale con la poesia moderna → il tu
  • Orazio, nella sua riflessione, si rivolge sempre a qualcuno

Molte delle odi hanno impostazione dialogica

Modelli → lirica greca e Saffo

PindaroSaffo viene presa a modello per le tematiche Lotta politica Amore Simposio è il Pindaro modello utopisticoAmbizione irraggiungibile È il "cigno → simbolo di eccellenza tebano" Di abilità naturali Orazio è invece la "ape → simbolo di operosità matina" Solo con il labor limae può ottenere risultati (VII - VI secolo a.C.) Alceo Modello a cui Orazio si richiama in particolare E con cui giustifica la presenza, nelle sue liriche, di diverse suggestioni Dall'attenzione alle vicende della comunità A un canto più legato alla sfera privata Da Alceo deriva la forte della poesia di Orazio componente moraleggiante Ripresa dei modelli Diverse odi oraziane prendono il via da una citazione Progressivamente però il poeta si distacca dal modello Che viene quasi dimenticato e → differenze Orazio Alceo Alceo scrive degli amori e degli

odi di un aristocratico di Lesbo

Impegnato in prima persona nelle lotte politiche

La sua lirica è legata a vere e proprie occasioni sociali

È scritta per l'esecuzione

È semplice nei temi e nel linguaggio

In Orazio l'interesse per la res publica è vivace

Ma è quello di un che vive al riparo dei potenti signoriintellettuale

Qui la poesia come ristoro dall'impegno è solo immagine letteraria

La sua lirica è scritta per la lettura

Aspira ad un grado assai elevato di raffinatezza

Richiamarsi di Orazio alla →

lirica greca arcaica scelta programmatica

Volontà di distinguersi dall'alessandrinismo dei neòteroi

Ma la sua lirica non prescinde dall'esperienza ellenistica

Da cui deriva un vasto repertorio di temi, immagini, situazioni

Relative soprattutto alla sfera dell'amore

La appare la forma della vita quotidiana di Roma

poesia alessandrina

Metropoli

ellenizzata Mondanità fatta di amori, feste, poesiaLa filosofia L'aspetto privato della poesia di Orazio non è separabile dalla sua ricerca Felicità interiore = autàrkeia e tranquillitas animi Insegnamento principale delle filosofie ellenisticheI temio Analogie con le → la filosofia SatireOde proemiale (1,1), dedicata a Mecenate Tema tipico della lirica ma anche della filosofia morale e diatribica Il catalogo delle scelte di vitaNon è più una fondata sull'osservazione morale degli altriLe Odi cominciano dove le Satire finiscono Sono una raccolta meditazione su poche conquiste della saggezzaPunto focale → la brevità della vitaDa cui l'esigenza di appropriarsi delle gioie del momentoOde 1,11 → esortazione a Leuconoe, carpe diemIn Orazio, come in l'aspirazione al Epicuro, piacereLegata alla consapevolezza della caducità del piacere e della

vita Per Orazio la vita è l'unica forza capace di salvare dalla caducità umana In alcuni luoghi il poeta si abbandona all'esaltazione di sé Ha scritto carmi immortali Orazio canta la propria serenità Ma saggezza, equilibrio, autarkeia, aurea mediocritas Non sono un possesso sicuro La saggezza si scontra con i dati immutabili dell'uomo Fugacità del tempo Vecchiaia Morte Si può solo ingaggiare col una lotta virile dolore della vita Per trasformare inquietudine e amarezza in accettazione Il tema ricorrente dell'angulus In Orazio si incontrano diverse ambientazioni La campagna è stilizzata secondo il modulo del locus amoenus Ma Orazio conosce anche il fascino del paesaggio dionisiaco I luoghi più propriamente oraziani, però, sono Quelli dello spazio limitato e racchiuso della villa personale Un luogo-rifugio che si fa figura letteraria Nel

Tema dell'angulusoAngulus = luogo dedicato al canto, al vino, alla saggezza

In Orazio trova nuove funzioni

Associa due grandi temi → la (qui meno amara) e l'amiciziamorte

I contenutio Il filone religioso

Preghiere e inni → rivolte anche ad oggeK insoli&

Differenze con l'inno della lirica greca arcaica

Orazio → non ha legami con un'occasione e un'esecuzione rituale

Conserva dell'inno formulario e andamento

Ma intesse le odi di riferimenti di carattere letterario→ unico con funzione originaria

Carmen saeculare

Ha destinazione ufficiale

Il tema religioso si mescola a motivi civili

La celebrazione di Roma

L'esaltazione di Augusto

Il filone erotico

Carmi episodici → che raccontano ogni volta una donna e un amore diverso

Un quarto delle Odi è classificabile come erotiche

La poesia amorosa di Orazio si nutre del dalla passione

distacco ironico

Amore analizzato come

Un rituale dal canovaccio scontato

Ma l'ironia oraziana non ignora la passione

Ne conosce la la rievoca con malinconia crudeltà

Il filone conviviale

  • Inviti, descrizioni di preparativi

Con il tradizionale apporto del simposio ellenistico-romano

Il filone gnomico

  • Un solo nucleo tematico → incertezza del futuro e brevità della vita
  • Motivo del carpe diem

Il filone civile

  • In particolar modo le "odi → 6 carmi romane"
  • Collocati all'inizio del libro III

Ideologia augustea:

  • Condanna dei vizi contemporanei
  • Esaltazione delle virtù degli eroi antichi
  • Glorificazione di Roma e di Augusto

Ma la sue non è propaganda in versi

Si fa interprete dei sentimenti della società

Incertezza delle guerre, speranza nel nuovo potere

Anche quando riflette l'ideologia del principato

Evita chiusure dogmatiche

E ne esalta le qualità in generale

A volte ravvisandole anche

altrove

La virtus di Cleopatra che affronta la morte

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
43 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aloo_-_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Torre Chiara.