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Riassunto esame Letteratura Italiana, prof. Tamiozzo, libro consigliato Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana, Gadda Pag. 1
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Vengono celebrati i funerali.

“Le esequie ebbero forma riguardosa e riservata, con pochi preti davanti e un po’ di ragazzine e di monache.”

“Er sor Remo aveva seguito il carro con il cappello in mano, con una faccia disfatta, in gruppo con le zie, che c’erano quasi tutte.”

Viene sentito Don Corpi, che elogia Liliana. Racconta anche delle tre nipoti che c’erano in casa Balducci prima della Gina, Milena, Ines e Virginia.

6. Viene identificato il giovane con la sciarpa verde che era stato visto uscire la mattina della rapina dalla Menegazzi. La sciarpa verde che possedeva è stata portata a tingere da una certa Zamira Pacori.

Descrizione della Zamira e del suo laboratorio. Si scopre che quel laboratorio dove si cucivano e ritinteggiavano abiti, in realtà era un bordello.

7. Interrogatorio di Ines Cionini. Racconta che Camilla Mattonari le ha raccontato che una sua amica con due occhi da strega aveva due perle alle orecchie regalate da un industriale.

di commercio che doveva sposare. Erano tutte bugie. Comincia a parlare del suo ragazzo, Diomede Lanciani. Si scopre essere un gigolò, che per mantenersi, data la disoccupazione, sta con le donne ricche. Ines crolla quando i poliziotti le portano via la foto del suo amore. Piange di umiliazione, si sente nuda. Ines parla del lavoro di Diomede, del rapporto di lui e la Zamira, del fratello Ascanio. 8. Il personaggio principale ora diventa il Pestalozzi, che prende momentaneamente il posto a Ingravallo. Viene descritto mentre sta viaggiando in giro per Roma con la sua Motoguzzi (accurata descrizione del cielo e del paesaggio intorno). All'improvviso gli viene in mente il sogno fatto la notte prima. È convinto di aver trovato la ladra dei gioielli della Menegazzi. Insieme al suo aiutante si reca ai Due Santi, dove Gadda comincia una descrizione degli alberi della statua. I due poi si recano dalla Zamira, che viene presa in contropiede ma cerca di non darlo a vedere. I carabinieri le

Chiedono dove si trova Camilla Mattonari e la Zamira risponde che non è venuta a lavorare, forse a causa di problemi femminili. Parentesi su una gallina che entra nel laboratorio. Entra una ragazza, si scopre poi essere Lavinia Mattonari cugina di Camilla (che sul subito nega di essere parente della seconda), che tenta di nascondere la mano. Il Pestalozzi si accorge che sta nascondendo qualcosa, e scopre al dito di lei uno dei topazi rubati (topazio sognato). Dice che l'anello gliel'ha prestato per il suo compleanno "un'amica": l'amica la cugina Camilla. A fine capitolo, Pestalozzi, l'aiutante e Lavinia partono dal laboratorio per andare a cercare Camilla Mattonari.

9. Pestalozzi, l'aiutante e Lavinia si recano al ponte del Divino Amore, nel posto indicato dalla Zamira. Il milite e la Lavinia sono in calesse, il Pestalozzi in bici. Arrivano fino al Divino Amore fino ad arrivare a Casal Bruciato (dove abita la Camilla).

Lavinia supplica il brigadiere di lasciarla fuori perché non vuole passare per spia. I due carabinieri arrivano al casello 20,25; vengono accolti prima da un cane e poi da una vecchia, che se la fa addosso dalla paura. Il capitolo pieno di onomatopee: "feffe-feffe" il treno. Lo vedono é passare, al casello lavora una ragazza con il "viso di patata". Passato il treno i carabinieri si rivolgono a lei: la ragazza Camilla Mattonari. Le mostrano l'anello che indossava Lavinia e Camilla afferma di non averlo mai visto e nega l'esistenza di altri gioielli in casa sua. La casa dove abita sporca e povera, Camilla mostra ai carabinieri che non ha nulla.
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Publisher
A.A. 2011-2012
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emmebivenezia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Tamiozzo Silvana.