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Edoardo Sanguineti (Opere maggiori)

Nato a Genova nel 1930 e protagonista della neoavanguardia del gruppo '63

"Ho appartenuto a una generazione che aveva la possibilità - una possibilità in cui credevo - di farla finita con il lirismo, con la metafisica della poesia, con tutti i modi del poetese, con la separatezza della poesia..."

Laborintus 1956

Opera di eccezionale rilevanza che con largo anticipo preannuncia la stagione più intensa della neoavanguardia e che rappresenta il primo passo verso il superamento dell'avanguardia (il passaggio obbligato per fare dell'avanguardia "un'arte da museo" consegnandola definitivamente alla storia, oltrepassandola).

- Composto da una vicenda allegorica, un soggetto che attraversa una sorta di palude infernale colma di visioni d'incubo di cui tenta la decifrazione e comprensione

- Alienazione e crisi dell'identità personale e storica e impossibilità

del comunicare,- Il soggetto si presenta come entità disgregata e scissa, a tratti dissolvendosi fino a scomparire a tratti riproponendosi violentemente.- Antilirismo- Verso lungo, frammenti ritmici eterogenei, sintassi disarticolata e discontinua, al limite dellacomprensibilità, frammentata in maniera esasperata- Presenza di citazioni, riferimenti culturali (soprattutto all'universo simbolico di Jung, come la figura archetipica femminile che domina il paesaggio depresso), uso di parole greche, latine o straniere (plurilinguismo)- Procedura compositiva basata sulla tecnica del montaggio e che raffigura una condizione quasi di delirio schizofrenico

Purgatorio de l'Inferno (anni '60)- Autobiografismo esplicito, rivolto sia alla tematica familiare (moglie e figli) sia a quella ideologica (marxismo) in cui l'attacco al capitalismo è evidente- La figura del bambino prefigura una possibilità di redenzione e di uscita

dall'alienazioneReisebilder 1972 Resoconto del viaggio compiuto tra Germania e Olanda.- Strutturato come una cronaca di viaggio fondata sull'esigenza di non dimenticare, i testi si susseguono come pagine di diario e registrano sogni, incontri, personaggi, luoghi, alberghi, riflessioni, eventi storici, tutti scrupolosamente definiti. Un autore che a partire da quest'opera e soprattutto nella successiva, Postkarten, mette in scena una scrittura on the road, resoconti frantumati sottoposti a operazioni di montaggio, viaggi fitti di dettagli toponomastici, sezionati in nomi di vie, alberghi, piazze, bar, musei, aeroporti, stazioni... luoghi di transito colmi di deittici: qui, adesso, questo... Un mosaico di frammenti, un accumulo di dati concreti, quotidiani, luoghi in cui si deposita una frantumata esperienza storica e privata ormai di profondità e spessore, il multiforme di un'omologazione e intercambiabilità che rende anonimi proprio dellaglobalizzazione. - Si ritrovano le caratteristiche della scrittura del poeta: il verso lungo, il diffuso antilirismo. Continui slittamenti semantici - L'opera decreta il fallimento di riconciliare il linguaggio con la realtà, ed è per questo che l'unico modo di far poesia è attraverso l'ironia, la dissacrazione, l'uso di una lingua bassa (Smarrimento dell'identità poetica) associato ad un'intenzione trasgressiva e corrosiva. Postkarten 1978 Cartoline postali - Stile più discorsivo, colloquiale e comunicativo e tono parodico-ironico, una scrittura bassa, concreta, denutrita, quotidiana, giornaliera: poetica del piccolo fatto vero (un linguaggio poetico che ha il compito di illuminare la realtà partendo da un piccolo scorcio di esperienza vissuta, e di imprimere quella realtà nella mente di chi legge). Sogno di un assoluto anonimato e attrazione della morte, perdita d'identità e bilancio della propria.

vita- L'Io guarda sé stesso dal di fuori e si coglie come presenza postuma o remota

Cose 1999- Autobiografismo sempre più cupo, intensificazione della coscienza della morte e estremizzazione della libido

Definizione della poesia ancora più desublimata che in passato: un'organica escrescenza notoriamente improduttiva

Dislocazione cronologica in molti testi, due fasi temporali distinte generalmente raccordate, poste in raffronto, o in flashback o a commento reciproco, scarto di tempo e spazio in cui l'Io si colloca in equilibrio sull'elemento di frattura temporale e situazionale: vive una situazione, l'analizza e la ripensa in una seconda fase temporale con un risultato complessivo che può articolarsi per sovrapposizioni.

Tecnica di tipo cinematografico, montaggio, racconto in stile blob colma di deittici.

Paesaggio sottratto a qualsiasi dimensione di interiorità, esperienza di un viaggiatore intellettuale tutto estroflesso.

tramutato in punto d'osservazione esterno, che prende corpo in un linguaggio dinamico in continua metamorfosi, sensibile a ciò che si modifica, si trasforma, si contamina. Sanguineti è un poeta che si è dedicato ad un'estrema sperimentazione linguistica, realizzata anche attraverso esercizi meta letterali come l'haiku e una riscrittura ironica e parodica delle forme tradizionali della ballata e del sonetto, dando prova di grande padronanza e abilità tecnica. È un poeta per cui l'associazione linguaggio/ideologia è sempre inevitabile, poiché ogni atto linguistico implica una presa di coscienza, una visione del mondo, una prospettiva dalla quale si osserva il presente. "I poeti importano in quanto elaborano, diciamo così, il vero linguaggio della loro epoca, e ne disegnano il profilo ideologico". Autore che non lega la propria identità ad un luogo fisico e nemmeno.

Interessato geograficamente al concetto di luogo, se non all'interno di una valenza storica, ma interessato alla mutevolezza, a ciò che scorre, dai cambiamenti antropologici ai fenomeni politici e culturali fino al passaggio dalla globalizzazione al postmoderno, dal nostro "bordellesco paese berluscato" agli iconismi degli sms. Un'identità plurima e dinamica, quindi, che coincide con la mutabilità delle esperienze in cui Genova, la stazione di Porta Principe o l'aeroporto si riduce ad una destinazione o un punto di partenza. (Se non in relazione alla Genova dei comizi, delle Feste dell'Unità e del proletariato). Poesia in assenza di rappresentazione che, all'opposto di Zanzotto, ha basato il proprio processo di scrittura sulla cancellazione del paesaggio, sul viaggio senza paesaggio in un infrenabile dinamismo, poesia di movimento in cui anche la sintassi assume lo stesso andamento instabile (slittamenti, dislocazioni).

Un poeta occupato in una continua descrizione e definizione di sé attraverso l'attribuirsi di qualifiche alla ricerca delle parole estreme per definirsi, una "patente dell'ego" attraverso la quale prova a risolvere la sua ricerca d'identità cucendo e ricucendo con ironia e tragedia stracci e ritagli della propria immagine.

Un poeta che rinuncia ad ogni tentativo di interiorizzazione a favore di una tendenza a rielaborare e strutturare, anche faticosamente, le esperienze avute in sorte in una sorta di "sprofondamento nel fuori". L'Io viaggiante di Sanguineti è qui, all'esatto opposto di quello pasoliniano inorridito dall'organizzazione, una figura tutta di stile, che non improvvisa nemmeno una virgola, soprattutto nell'atto poetico, un Io maschera del soggetto che non sospettato osserva dall'esterno la realtà in una posizione di commentatore distanziato con l'esclusione di qualsiasi

partecipazione emozionale.* Deittico = colloca un enunciato nello spazio e nel tempo, il testo nel contesto (questo, quello, adesso, ieri, qui, là…) ESPLICITA IL CONTESTO SPAZIALE E TEMPORALE DI UN ATTOLINGUISTICO.

MODALITA’ CORPORALI DELLA PAROLA

Per Sanguineti il testo poetico è innanzitutto un atto fisico, corporale. La poesia è “fare”, è messa informa di parola un inventario di dati, fatti, cifre, citazioni all’interno di testi in cui si stipano detriti della cultura occidentale e capitalistica, pulsioni dell’inconscio, erotismo e figurazioni oniriche, il caos della storia al di fuori di qualsiasi sublimazione.

Alla base di tutto ciò la convinzione che il linguaggio sia inseparabile dall’ideologia e implichi sempre uno schieramento, una scelta, una radicale assunzione di responsabilità etica e politica attraverso uno smascheramento e una parodia sintomatici della coscienza critica del presente.

Nelle

sorta di vomito di parole che escono direttamente dal corpo del poeta. Questa forma di scrittura, così visceralmente connessa al corpo, crea un'esperienza sensoriale intensa per il lettore. Le parole diventano gesti, suoni, movimenti che si materializzano sulla pagina. La ripetizione del verbo "faccio" amplifica questa sensazione di frenesia e improvvisazione, creando un effetto visivo e musicale che coinvolge sia l'occhio che l'orecchio. La lingua utilizzata è sempre concreta e precisa, mai evocativa, rendendo la poesia ancora più cruda e diretta. È un esempio di poesia che sfida i canoni tradizionali, rompendo le barriere tra corpo e linguaggio, tra materia e parola.penetrazione nelleviscere umane, un corpo che si lacera discendendo all’interno del proprio abisso fino alla definitivadissacrazione. Il disvelamento di sé in forme grottesche e tragiche che corrisponde al tragitto dellaparola nelle cavità oscure del linguaggio che arriva alla propria intimità e rovesciata si esponescuoiata, mettendosi a nudo. O ancora in Reisebilder in una poesia che mette in scena un sogno in cui il soggetto, l’Io cheracconta, trascina per occultare il proprio corpo morto, deteriorato a pezzi, in un appartamento contanto di precise definizioni temporali e spaziali (c’è nel testo l’indirizzo in cui ha abitato Sanguinetia Torino). Il sogno registra fotogrammi di corpo che si staccano strada facendo e l’Io che realizzache quel corpo appartiene ad egli stesso, sezionato, staccato da sé. Viene messa in scena la perdita dell’Io, la sua morte, attraverso un’esposizione blasfema, artaudianaper la

violenza delle immagini, del corpo disarticolato, nudo, a pezzi, lacerato e disintegrato come disintegrato è l'Io. - Da Postkarten

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
7 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lorenzini Niva.