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Il Romanticismo in Germania
In Germania, la pubblicazione della rivista "Athenaum" rappresentò il punto di partenza per l'affermazione del Romanticismo tedesco nel corso degli anni 1797-98. Ricordiamo in proposito i fratelli Augusto Guglielmo e Federico Schlegel. Il primo, in particolare, ebbe il merito di approfondire i temi già trattati dallo "Sturm Und Drang" (tempesta ed impeto), movimento sviluppato in Germania tra il 1770 e il 1790 e che rilanciava tutto ciò che sfugge alla ragione: i sentimenti, le passioni, le emozioni, la fantasia. Schlegel sottolinea inoltre la differenza tra l'uomo antico, sereno ed in armonia con se stesso, e l'inquieto uomo moderno. Secondo i principi romantici, Schlegel ammirava gli artisti che si rifiutavano di imitare i modelli del passato, per riproporre la realtà presente. Per i Romantici infatti l'arte doveva riproporre il continuo.Il Romanticismo è un movimento artistico e letterario che si sviluppò nel periodo compreso tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo. Esso si contrapponeva al razionalismo e al classicismo dell'epoca precedente, enfatizzando l'importanza delle emozioni, dell'individualità e dell'immaginazione.
Friedrich Schlegel, uno dei principali teorici del Romanticismo, sosteneva che l'arte dovesse riflettere il flusso continuo della vita, generando contenuti sempre diversi. Schlegel considerava quindi veri scrittori romantici non solo coloro che non imitavano modelli del passato, ma anche coloro che erano in grado di esprimere il fluire perenne della vita.
In Inghilterra, nello stesso periodo in cui in Germania veniva pubblicata la rivista Athenaum, apparvero le "ballate liriche" di Wordsworth e Coleridge, pubblicate nel 1800 con una prefazione considerata come il manifesto del Romanticismo inglese. In essa si sosteneva l'importanza delle tradizioni popolari, della libera creatività, della fantasia e della spontaneità.
Madame de Staël, una scrittrice francese, suggeriva che gli italiani dovessero tradurre diligentemente molte delle recenti poesie inglesi e tedesche, per introdurre qualche novità ai loro cittadini, che spesso si accontentavano dell'antica mitologia senza rendersi conto che quelle favole erano ormai superate.
anzi il resto d'Europa le ha già dimenticate e abbandonate. Perciò gli intelletti della bella Italia, se amano di non giacere oziosi, rivolgano spesso l'attenzione di là dall'Alpi, non di coper vestire le foggie straniere, ma per conoscerle; non per diventare imitatori, ma per uscire da quelle usanze vietate, le quali durano nella letteratura come nelle compagnie i complimenti...". Nel suo articolo prende di mira il gusto dell'erudizione e l'amore per la mitologia del mondo classicista italiano, lasciando scarsa conoscenza degli autori stranieri, l'estraneità dell'Italia al dibattito letterario europeo. IL ROMANTICISMO IN FRANCIA Le nuove tendenze romantiche trovarono la loro espressione con Rousseau. L'inizio di questo movimento si può datare con la pubblicazione del famoso libro "De l'Allemagne" ad opera di Madame Stael. La maggiore rappresentante è Germana Necker de Stael che pose.L'accento sul carattere popolare e sociale della creazione artistica. Victor Hugo diede piena espressione alle tendenze artistiche e culturali del romanticismo francese: sentimento della natura, tendenza alla satira e alla polemica politica, aspirazioni sociali.
IL ROMANTICISMO IN ITALIA
In Italia il Romanticismo si affermò a partire dal 1816, in seguito alla disputa classico-romantica. Colpisce lo sbalzo cronologico di non pochi anni tra l'affermazione del Romanticismo in Germania ed in Inghilterra (1798-1800) e in Francia ed in Italia (1813-1816). Il motivo è da ricondurre nel fatto che il Romanticismo ha potuto affermarsi prima in quelle realtà geo-culturali dove era stata meno incisiva l'azione del Neoclassicismo e più determinante quella del pre-romanticismo.
Il romanticismo italiano è un fenomeno che ha tratti caratteristici diversi dal romanticismo europeo. Le tensioni mistiche sono del tutto assenti, così come è assente
quel gusto per il tenebroso e l'orrido che caratterizza molto romanticismo nordico. Queste diversità hanno fatto ritenere che l'Italia non abbia avuto una vera e propria arte romantica ma solo una imitazione del vero romanticismo nordico. Se la questione appare oggi superata, ciò che interessa è capire in che cosa si può individuare un'esperienza romantica nell'arte italiana dell'Ottocento. Gli influssi del Romanticismo giungono alla cultura italiana, soprattutto grazie all'intervento di Madame Stael che pubblica nel 1813 l'Allemegne, e soprattutto nel 1816 la famosa lettera "Sulla maniera e l'utilità delle Traduzioni". Nella lettera, la scrittrice francese, esortava i letterati italiani a rinnovarsi a prendere spunto dalle letterature straniere e a tradurre un maggiore numero di opere. La risposta determinò reazioni opposte: i CLASSICISTI convinti sostenitori della nostra traduzione letteraria,lo considerano poco meno di un'offesa; i ROMANTICI contrari all'imitazione dei classici e favorevoli all'introduzione di nuovi temi, lo considerano un stimolo a rinnovare la nostra letteratura. GIACOMO LEOPARDIIl Sistema Filosofico Leopardi
Il problema dell'infelicità
In una prima fase del suo pensiero l'infelicità non dipende dalla natura, che viene considerata un'entità positiva e benefica, almeno perché dà all'uomo delle illusioni che lo rendono capace di virtù e grandezza. È la civiltà umana la vera causa dell'infelicità perché ha distrutto le illusioni che rendevano la vita sopportabile e ha mostrato all'uomo l'arido vero della condizione sulla terra. L'uomo non era destinato ad essere felice sulla terra ma le illusioni lo proteggevano dal rendersene conto, facendogli credere che la felicità fosse raggiungibile.
Il pessimismo
storico L'infelicità dell'uomo non è dunque un dato esistenziale e costitutivo ma storico: gli antichi erano ancora capaci di grandi illusioni, mentre i moderni le hanno perdute quasi completamente. In questa prima fase del suo pensiero si parla di pessimismo storico perché l'infelicità umana è ritenuta il frutto di una condizione storica. L'azione e l'eroismo Vi sono ancora tuttavia, per i moderni, dei margini per recuperare le illusioni degli antichi. Questo è possibile attraverso l'azione e l'eroismo e in particolare attraverso il rischio e il disprezzo della vita in nome di una sfida del destino che serve a misurare il valore delle cose: si assiste alla fiducia nella recuperabilità dei grandi valori del mondo antico. Il pessimismo cosmico Nella seconda fase del suo pensiero non sono più le condizioni storiche a essere indicate come causa dell'infelicità, ma le condizioni cosmiche.esistenziale dell'uomo. Si parla perciò di pessimismo cosmico: è infatti la vita stessa, nella sua organizzazione universale, ad essere orientata solamente alla perturbazione dell'esistenza, senza che il desiderio di piacere degli individui venga tenuto in alcuna considerazione.LA POETICA
Nel 1816 scrisse una lettera ai Compilatori della Biblioteca Italiana, con cui il poeta intervenne nella polemica classico-romantica. Leopardi rivendicava il fine dilettevole della poesia, che si configura essenzialmente come imitazione della natura.
Ne discende la superiorità della poesia degli antichi sui moderni: i primi, più vicini alla natura e capaci di una fantasia senza limiti, sono stati poeti per eccellenza; mentre i secondi, con una fantasia piuttosto in ombra, hanno preferito cantare l'incivilimento e il progresso, quindi non vera poesia, piuttosto una sorta di filosofia. Il Leopardi però, pur dichiarandosi contro i romantici, condanna
l'imitazione servile dei classici ed esalta la spontaneità dellacreazione poetica. Per il Leopardi la poesia coincide con il mondo primitivo; è tanto più poesia quanto più coincide con la natura e meno con la razionalità: parlare come facevano i romantici di poesia razionale era un assurdo. Ne discende la superiorità della poesia degli antichi sui moderni: i primi, più vicini alla natura e capaci di una fantasia senza limiti, sono stati poeti per eccellenza; mentre i secondi, con una fantasia piuttosto in ombra, hanno preferito cantare l'incivilimento e il progresso, quindi non vera poesia, piuttosto una sorta di filosofia. Il Leopardi però, pur dichiarandosi contro i romantici, condanna l'imitazione servile dei classici ed esalta la spontaneità della creazione poetica. Il Leopardi non accetta del Romanticismo la tendenza deleteria ad inglobare nella poesia il patrimonio sentimentale. Lo ZibaldoneA diciannove anniInizia ad annotare in una quadernetto le proprie riflessioni in una primo nucleo che lui stesso chiamerà Zibaldone dei pensieri. Non nasce come opera per il pubblico: è una specie di diario intellettuale in cui Leopardi annota episodi autobiografici e impressioni dirette, ovviamente incentrate sul tema dello studio. L'opera è lo sbocco della sua attività intellettuale in vista di opere organiche da scrivere o di questioni filosofiche. Uno dei temi principali è il rapporto con la morte, secondo lui non è un male poiché libera l'uomo dalle sofferenze, il vero male si rivela la vecchiaia, perché non solo porta con sé tutti i dolori ma priva l'uomo di tutti i piaceri. Tuttavia l'uomo rifiuta la morte e accetta la vecchiaia, testimonianza del suo attaccamento alla vita.
Le Operette Morali
Il 1824 è l'anno delle Operette morali, testi in prosa di argomento filosofico, di tagli satirico, in forma
narrativa odiscorsiva. Il tema dell'infelicità è il fulcro dell'opera, specialmente nel Dialogo della Natura e di un Islandese, incui L'islandese sfuggendo tutta la vita dalla natura, credendola responsabile dell'infelicità umana, non è riuscitotuttavia a non essere perseguitato da essa. Alla fine si imbatte proprio nella Natura, rappresentata da una donna,dalle cui parole emerge la sua indifferenza nei confronti degli uomini, poiché anche senza questi l'universocontinuerebbe ad esistere. Il dialogo termina con la richiesta senza risposta dell'islandese sul senso della vita. I Canti La produzione in versi di Leopardi è raccolta nei canti, in cui si abbraccia un ventennio della sua vita. A differenzadel canzoniere petrarchesco non hanno struttura unitaria, cioè con una struttura narrativa, ma sono organizzatisecondo criteri cronologici o di genere. Uno sviluppo è riscontabileNell'atteggiamento del poeta si possono individuare posizioni filosofico-essenziali: - Impegno eroico-agonistico: il poeta si impegna in modo eroico e combattivo, mettendo in luce la sua determinazione e la sua lotta per raggiungere i propri obiettivi. - Canzoni civili d'apertura (All'Italia): il poeta si rivolge alla propria patria, esprimendo sentimenti di amore e dedizione nei confronti del proprio paese. - Titanismo tragico: il poeta manifesta una consapevolezza del fallimento degli ideali di virtù e di patria, riconoscendo la triste realtà che si è venuta a creare. Utilizzando i tag html, il testo formattato sarebbe il seguente:Nell'atteggiamento del poeta si possono individuare posizioni filosofico-essenziali:
- Impegno eroico-agonistico: il poeta si impegna in modo eroico e combattivo, mettendo in luce la sua determinazione e la sua lotta per raggiungere i propri obiettivi.
- Canzoni civili d'apertura (All'Italia): il poeta si rivolge alla propria patria, esprimendo sentimenti di amore e dedizione nei confronti del proprio paese.
- Titanismo tragico: il poeta manifesta una consapevolezza del fallimento degli ideali di virtù e di patria, riconoscendo la triste realtà che si è venuta a creare.