Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
GIAMBATTISTA BASILE
La vita
Nacque a Napoli tra il 1566 e il 1575. Fu membro dell’Accademia degli Oziosi. Morì nel
1632. La prima edizione del “Lo cunto de li cunti” è datata fra il 1634-1636.
“Lo cunto de li cunti”
Era noto anche con il titolo “Pentamenrone”, titolo che allude all’opera boccacciana.
La vicinanza a quest’opera è data dalla divisione in 5 giornate. Vengono narrate 50
novelle da 10 novellatrici. Alla fine delle prime 4 giornate c’era un momento di
componimento in versi. L’opera all’inizio dell’opera è dedicata dal narratore alle
“femene”. Ma sono questi stessi elementi che sanciscono la distanza dall’opera di
Boccaccio. Infatti i novellatori non sono giovani aristocratici che si ritirano in un luogo
appartato a raccontare novelle per sfuggire alla peste, ma sono donne del popolo.
Queste sono grottescamente deformate e anche i loro nomi richiamano i loro difetti
fisici (la gobba, la sciancata). I loro intrattenimenti sono giochi popolari e le egloghe
che chiudono le loro giornate hanno uno scopo satirico contro alcuni mali della società,
quali l’ipocrisia, la falsità, la prevaricazione e la corruzione. Altra differenza è che lo
cunto è una fiaba, mentre Boccaccio parlava di novelle. Il cunto non ha pretese
realistiche o di verosimiglianza, il suo mondo favoloso si contraddistingue per non
poter essere oggetto di nessuna verifica. Anche il titolo originario è significativo per la
struttura dell’opera. Tutti i 49 racconti sono racchiusi nella cornice iniziale che si
conclude solo nell’ultimo”Cunto”. La cornice è lo cunto de li cunti, il racconto dei
racconti. Si parla della vicenza di Zosa, che vittima di una maledizione potrà sposare il
principe Tadeo solo se riuscirà a riempire un grande vaso delle sue lacrime. Stanca si
addormenta e l’opera sarà finita da una sua serva che prende il suo posto accanto al
principe. Zosa fa venire voglia alla donna di ascoltare le favole che gli costeranno la
vita. Così inizia la narrazione delle fiabe e alla cinquantesima si scopre l’inganno. Zosa
prende il suo posto accanto al principe e l’ingannatrice è punita. Viene usato il dialetto
a fine espressivo. IL 1700
COORDINATE STORICO- CULTURALI
È il periodo che va dalla fine del 1600 alla fine del 1700. È il periodo di ritorno al
classicismo. In Italia si afferma come rifiuto dell’eccesso tipicamente Barocco. Periodo
scomponibile in due fasi: 1- dal 1690 al 1750 circa, è il periodo dell’Accademia
dell’Arcadia (Roma 1690) che propugnava il ritorno ad una poesia bucolica, leggera
ed elegante. In questa prima parte del secolo si ricerca il buon gusto, ovvero l’antico
senso di grazie e d misura. In ambito artistico europeo si afferma il Rococò (la
miniatura è uno degli ideali del Rococò). Il termine deriva dalla deformazione del
francese Rocaille in rifermento all’arte decorativa degli interni; 2- a partire dal 1730 si
sviluppa la corrente di pensiero dell’Illuminismo. Questo movimento nasce in Francia e
poi diventa fenomeno europeo. Il termine si riferisce alla volontà di portare luce in ogni
ambito del pensiero sconfiggendo i pregiudizi e le consuetudini irrazionali e ingiuste. Si
fonda sul libero pensiero ovvero sulla capacità della ragione. Motto dell’Illuminismo fu,
secondo Kant: “Sapere aude”, cioè osa sapere, abbi il coraggio di usare la ragione. I
maggiori centri di diffusione dell’Illuminismo in Italia sono Milano e Napoli. A Milano
opera Pietro Verri che fonda l’Accademia dei Pugni e insieme al fratello Alessandro
fonderà il periodico “Il caffè”, al quale collaborò anche Cesare Beccaria. Beccaria fu
autore del famoso trattato “De delitti e delle pene”, una delle più importanti opere
illuministe. Egli dimostra come la pena di morte sia inutile e lo Stato deve svolgere
un’azione preventiva nei confronti del crimine piuttosto che reprimere. (La Toscana di
Pietro Leopoldo fu l primo stato italiano a togliere la pena di morte nel 1786). Il
caposcuola dell’Illuminismo napoletano è Genovesi. Egli fa proposte di rinnovamento
dell’economia meridionale. Egli accusa tutti i ceti che gravano sui ceti deboli
sfruttando il loro lavoro( critica quindi il clero, i nobili e grandi proprietari terrieri).
Altro illuminista napoletano fu Pagano che applica il metodo di Vico allo studio dello
sviluppo e decadenza degli Stati. Il periodo degli illuministi napoletani si conclude nel
1799 quando vengono mandati a morte nel momento della rivoluzione. Erede
dell’illuminismo napoletano è Vincenzo Cuoco. Nelle arti si procede verso una
reinterpretazione del bello, che diviene oggetto di studio di una nuova disciplina:
l’estetica( che è sia sapere autonomo sia parte della filosofia). La disciplina trova la
sua prima sistematizzazione in Kant, nella critica del giudizio. A Burke si deve invece la
riflessione sul “sublime” dell’arte. È distinto dal bello perché si basa sul dolore anziché
sul piacere, sulla dismisura anziché sulla proporzione. L’illuminismo si lega a un
nuovo filone di reinterpretazione del classicismo: il Neoclassicismo. È indirizzato
verso la riscoperta dell’arte classica greca, di contro alla frivolezza del Rococò. L’antico
era ormai non recuperabile se non a livello ideale e l’obiettivo era la ricostruzione
ideale di una nuova classicità. L’ideale poteva essere raggiunto mediante la ricerca del
Bello. Il bello ideale si può raggiungere dolo quando ci si eleva alla grazia e alla
contemplazione. Il momento storico in cui si è riusciti a raggiungere l’ideale è il
periodo della civiltà greca classica, la cui arte diventa modello di interpretazione per
gli artisti moderni. Attraverso il bello l’uomo ritrova la propria identità. Keats scriveva
“Bellezza è verità, verità è bellezza”. L’antica grecia è celebrata come esempio di
civiltà libera e armoniosa nella quale l’uomo aveva potuto sviluppare le sue facoltà in
accordo con la natura. I teorici del neoclassicismo furono Winckelmann e Mengs.
Winckelmann dice:”Come la profondità del mare resta sempre immobile per quanto
agitata ne sia la superficie, l’espressione delle figure greche, per quanto agitate da
passioni, mostra sempre un’anima grande e posata”. Nelle opere greche si riconosce
la bellezza suprema che deriva dalla sintesi degli elementi sparsi in natura e le
caratteristiche di serena armonia che si eleva al di sopra delle passioni contingenti.
L’artista migliore interprete del Neoclassicismo è Canova, che si forma sulle statue
degli antichi e sugli scritti di questi due teorici. (es “Amore e Psiche” e le “Tre grazie”
con le qual ispirerà oscolo e Byron). Si parla di neoclassicismo per l’arte e la
letteratura della seconda metà del secolo. In Germania verso il 1770-1780 nasce lo
Sturm und Drang, movimento letterario che sostiene il rifiuto e l’eversione dei
canoni. È considerato un proto romanticismo. Inizialmente questa tendenza convive
con il neoclassicismo, infatti il più grande esponente dello sturm è Goethe, che fu
anche uno dei più grandi neoclassici del tempo. Nel 1800 i canoni cambieranno
radicalmente, nasceranno nuovi temi e generi nati dalla nuova situazione
socio-politica del post rivoluzione francese. Nasce nel 1789 la nuova società moderna
e non si parlerà più di suddito ma d cittadino. Sul piano filosofico si ha una grande
stagione intellettuale. A partire da Locke si diffonde il sensismo, che sottolinea
l’importanza della percezione sensibile nel processo di conoscenza e dell’elaborazione
di idee. Nascono nuove scienze umane, come l’antropologia, lo studio del
linguaggio, l’indagine sull’origine della religione. A causa dei progressi delle scienze la
religione e la metafisica trovano sempre meno spazio. Si impone l’idea che la terra
abbia subito grandi sconvolgimenti e sia in realtà molto più antica di quanto emerge
nella Bibbia. È il periodo della “crisi della coscienza Europea”, caratterizzata da uno
sviluppo dell’indagine razionale e da una disponibilità a mettere in dubbio certezze
fino ad allora incrollabili. Vengono divise le funzioni legislative, amministrative e
giudiziarie. Un’importanza sempre maggiore è rivestita dai luoghi di incontro pubblici
quali i club. Nasce la figura del letterato moderno che vive del proprio lavoro ma
ancora la divisione dei saperi non è compiuta e l’uomo di scienze può anche essere
abile letterato. È un secolo di grande espansione economica e demografica. Motore
dell’economia è ancora l’agricoltura, che ha ampliato la gamma della produzione
includendo le colture provenienti dall’America, quali il mais e la patata. In Inghilterra
ha avvio la Rivoluzione Industriale, che permette la meccanizzazione del sistema
produttivo, che diventa più efficiente, più veloce e più economico. Simbolo della
rivoluzione industriale è la macchina a vapore, che permette di migliorare la
produzione, che non sfrutta più solo la forza umana e animale. La Rivoluzione
Industriale si diffonde gradualmente in Europa ed è alla base della società
capitalistica. Porta a uno sgretolamento dell’ancient regime poiché mutano le basi
strutturali della società. L’aristocrazia e il clero subiscono una restrizione del loro
potere sociale. Viene riorganizzato il sapere e nascono le enciclopedie. La prima
venne fatta da Diderot e d’lambert. Venne pubblicata tra il 1751 e il 1772 ed è una
summa di tutti i saperi dell’uomo nei vari ambiti del sapere. Ebbe una vasta diffusione.
Accanto alle Università nascono le Accademie scientifiche. Luoghi imp per lo scambio
di idee sono i club, i caffè i circoli letterari e contribuiscono a far nascere l’opinione
pubblica i periodici e i quotidiani. Imp quotidiano italiano fu “Il caffè” dei fratelli Verri.
Si diffonde la moda del grand tour, cioè un viaggio attraverso l’Europa a scopo
culturale e informativo. Meta prediletta è l’Italia, con i suoi affascinanti resti
archeologici. Famoso è il famoso resoconto di viaggio di Goethe. In campo musicale il
1700 è il secolo del grande trionfo del melodramma di stile italiano. Importanti i libretti
di Apostolo Zeno e Metastasio. Grande periodo musicale con Mozart e con Rossini. Tra i
maggiori musicisti italiani si ricordano Scarlatti, Porpora e Pergolesi( Stabat Mater).
Tempi della