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Letteratura italiana - periodizzazione, generi letterari, Scuola Siciliana Pag. 1
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Petrarca invece evita di fare ciò che ha fatto Dante. Evita i regionalismi, utilizza un toscano

ripulito e più raffinato. La gamma linguistica di Petrarca è molto più ristretta

Classicismo= armonia e simmetria.

Petrarca è il padre della lirica. La lirica ha le sue regole. Canone Petrarchesco(‘500

Petrarchismo): convenzioni letterarie, non regole. Questo genere si sviluppa nelle corti

quindi Petrarca è il modello più adatto a quel gusto cortese e raffinato utilizzato dai poeti di

corte. Il modello italiano per eccellenza è quello Petrarchesco.

Periodizzazione letteraria

La suddivisione letteraria ha bisogno anche di una scansione geografica, non solo

temporale. La scansione per secoli non è del tutto esatta. Scansioni storico-culturali (ad

es. 1789,1848..) Romanticismo: modifica della sensibilità culturale. Bisogna tener conto

della scansione convenzionale, degli avvenimenti storici, della biografia degli autori. 1889:

”Mastro Don Gesualdo”, di G. Verga; “il Piacere”, D’ Annunzio. La data di pubblicazione è

la stessa, ma le opere sono totalmente diverse tra loro. I tempi si sovrappongono.

Scansione geografica: dove lo scrittore nasce e si forma, in che stato sociale ecc.

Epoche secoli

Costruzioni Centurie

mentali

Geografia letteraria: la letteratura italiana nasce in Sicilia e poi viene tradotta in toscano.

Boccaccio si forma alla corte di Napoli. Plurilinguismo: più lingue in uno stesso

luogo/contesto. La lingua di Petrarca è stretta, quella di Dante è larga.

Si può far coincidere la fine del Medioevo con il 1492 (scoperta dell’America) o col 1453

(caduta impero Romano d’Oriente).

Medioevo: V-VI sec. /XV sec. Scuola Siciliana

L’Italia, anzi, lo Stato Italiano non esisteva nel ’200. Federico II aveva il dominio in Sicilia e

getta le basi della letteratura e della Scuola Siciliana. Vuole dare una fisionomia solida alla

sua figura. In Sicilia si parlava: greco, latino, arabo, francese, siciliano, ebraico ai tempi di

Federico II. Non esisteva una convivenza pacifica tra i vari popoli. I primi testi erano scritti

in latino e arabo. Federico II fa tradurre ai suoi scrittori di corte le poesie provenzali e li

esorta a farne nascere una nuova. Gli arabi di Sicilia avevano scritto tante poesie. La

poesia provenzale parlava d’amore, veniva cantata e recitata in pubblico. In Sicilia invece

era un intrattenimento “silenzioso”. Essendo controllata dall’imperatore, la poesia siciliana

era limitata a parlare solo d’amore, di nient’altro. I poeti scrivevano in siciliano che aveva

pochissime vocali (come l’arabo).

Dettagli
A.A. 2014-2015
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliana.micci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Lombardo Giovanna.