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La struttura del libro

Il primo elemento che salta all'occhio in un libro è il frontespizio. Qui sono presenti le informazioni principali, quali il nome dell'autore, il titolo del libro, la casa editrice e il luogo e l'anno di edizione. Nell'editoria moderna le case editrici inseriscono anche un logo o un marchio di riconoscimento in prima pagina. Il frontespizio è ciò su cui gli editori si focalizzano per attirare l'attenzione dei clienti. Sin dalla seconda metà del Quattrocento, dunque nei primi anni di sperimentazione della stampa, i libri sono posti di piatto. Il frontespizio è ciò che il cliente vede subito. È ora chiaro quanto nei primi frontespizi fosse importante attirare il cliente con fregi, simboli, caratteri particolari o uso del doppio colore (rosso e nero). Bisogna comunque ricordare che quando nascono le stamperie i libri stampati hanno un costo elevato e poco accessibile. Per questo le prime stamperie si...

concentrano nelle città commerciali come Venezia, Basilea e Francoforte, dove il denaro circola maggiormente. Venezia diventa già nel Cinquecento la capitale dellastampa in volgare, ragion per cui nel Settecento, con un pubblico affermato e un gran numero di acquirenti, si impone come capitale europea dell'editoria. A partire dal Seicento, con il crollo culturale dell'Italia e l'ascesa francese e spagnola, si espande il movimento Barocco che porta alla creazione di frontespizi molto decorati, con scene della mitologia o simboli araldici. I frontespizi conservano le incisioni decorative fino all'Ottocento quando, con la rivoluzione di Gianbattista Bodoni, le incisioni vengono sostituite da frontespizi di carattere tipografico. Grazie alla stampa è stato possibile trascrivere i manoscritti e renderli, nel corso dei secoli, più accessibili. D'altro canto, i manoscritti erano pergamene, quindi tirature di pelle di capra, e il loro costo.

Eramolto elevato per via della estrema qualità e resistenza che il processo di tiratura garantiva. Per quanto riguarda la carta più economica, che è stata utilizzata fino ai primi anni del Novecento, gli elementi necessari erano la calce e gli stracci. Anche per questo motivo gli editori del tempo avevano abbastanza libertà nell'architettare il business plan delle opere. La produzione della carta era davvero costosa; difatti, la scarsa qualità che caratterizzava la carta di calce e stracci induce i produttori a produrre una carta più resistente e, di conseguenza, più costosa. Il pubblico acquirente era quindi disposto a spendere cifre elevate, considerato anche il prestigio e il valore che un manoscritto poteva avere. Per quanto riguarda lo stile impiegato per la stampa esso non era univoco. Tuttavia c'era una prevalenza dei caratteri gotici, molto presenti nella stampa tedesca e nord europea.

L'IMPORTANZA DI AVERE UNA

“CULTURAUMANISTICA”

La conoscenza in ottica umanistica si può ottenere solo tramite un arricchimento culturale proiettato al passato. Si tratta di una conoscenza ben diversa da quella scientifica, considerata piatta a tutti gli effetti.

Nello studio letterario è fondamentale la ricerca di buone fonti. Questa ricerca può avvenire in modo diretto, con un’indagine delle opere di un autore, o indirettamente, con un’indagine delle opere scritte a proposito di un autore. L’indagine passa quindi dalla bibliografia, contenente le opere scritte a proposito di un autore o dall’autore stesso. La bibliografia si trova nelle enciclopedie, nei dizionari biografici di autori o direttamente nelle bibliografie degli autori stessi. La ricerca di questo materiale può essere effettuata nelle cosiddette biblioteche di conservazione, dove si trovano sale di consultazione e schedari. Molte informazioni sono caricate in formato digitale su banche dati o su

Cataloghi consultabili su internet, ma la loro consultazione non è sempre di facile accesso. Le biblioteche diventano quindi dei veri e propri centri di aggregazione, dove si può accedere alle bibliografie in modo gratuito. In esse è infatti presente almeno una copia cartacea per ogni libro pubblicato, rintracciabile in archivio.

Le biblioteche storiche, come L'Ambrosiana di Milano o La Capitolare di Verona, contengono manoscritti antichissimi, ormai ritenuti oggetti estremamente preziosi, e tantissimi volumi scritti da personaggi storici come Leonardo Da Vinci, Agostino, Tito Livio e Cicerone.

I cataloghi elettronici sono divisi per contenuti. Un grande esempio di catalogo elettronico internazionale è il KVK, gestito dal Karlsruhe Institut, in Germania, e contenente dati delle principali biblioteche nazionali. Vi sono anche cataloghi di biblioteche locali e universitarie come il MAI.

L'EDITORIA DEL SETTECENTO E "I SEGRETARI"

L'interesse del pubblico era formativo. Il pubblico era formato da pochi ricchi intenzionati ad aumentare la loro formazione culturale e scolastica. Questo fenomeno era in costante aumento e contribuì all'alfabetizzazione nazionale. L'accesso alla lingua scritta aumentò l'interesse delle persone per i mezzi di comunicazione, che a quel tempo si basava sulle lettere. Per questa ragione, in molte città vi fu un forte sviluppo del genere epistolare e si diffusero manuali di scrittura di lettere. Fra essi, il più noto è Il segretario principiante ed istruito, scritto da don Isidoro Nardi. Il titolo dell'opera è scritto in grandi caratteri nel frontespizio, per far capire la tematica del libro. Nardi si autodefinisce accademico arcade, con un riferimento alla sua appartenenza all'Accademia dell'Arcadia e alla sua vasta cultura e istruzione. Il testo viene scritto a Roma, ma pubblicato a Venezia. Tutti i libri pubblicati

A Venezia presentano una pagina “di permesso” inserita dalla censura veneta che consente la stampa. La censura era di tipo laico, per evitare termini opposti al buon costume, ma anche religiosa, per non trasmettere un messaggio che andasse contro quello papale e cristiano.

IL SEGRETARIO DI NARDI

Il segretario principiante ed istruito è una delle opere più importanti del Settecento. Si tratta di un manuale accessibile a tutti gli alfabetizzati che rappresenta un genere molto diffuso all’epoca. Il manuale si apre con una prefazione dell’autore che usa un linguaggio chiaro e semplice, per far capire al lettore di cosa si tratta. Questo abbassamento è tipico dell’Ancien Regime dove era importante scrivere ad ogni classe sociale. Nardi si scusa anche per eventuali errori, a dimostrazione del suo interesse per il pubblico a cui si rivolge. Il frontespizio è ben decorato per attirare il compratore. Analizzando il testo si nota subito un uso

dellapunteggiatura diverso da quello attuale. Se oggi si usa una punteggiatura sintattica, ai tempi era preferita una punteggiatura pausativa. Alcune lettere sono abbastanza atipiche per i caratteri italiani. Si noti ad esempio l'uso della S alta, molto simile a una f. Una scelta che deriva dai manoscritti. La prefazione si chiude con le parole di richiamo, termini che suggeriscono al legatore l'ordine da seguire nel posizionamento dei fascicoli. La legatura è anche agevolata da una sequenza lettera numero posta in alcune pagine.

Fra l'edizione del 1710 pubblicata a Roma e quella del 1739 pubblicata a Venezia si possono notare numerose differenze.

Edizione di Roma (1710)

  • Nel frontespizio non viene precisata la modernità dell'opera
  • Dedica e lodi a colui che ha pagato, un marchese; dimostra l'arretratezza del mercato editoriale
  • Presenza di sonetti dedicati al Nardi dopo la prefazione
  • Carta pulita e curata

Edizione di Venezia

  • (1739)• Il contenuto è definito moderno per fare effetto
  • • Non c'è una dedica e la carta è rovinata e sporca perché ha pagato l'editore
  • • Edizione più commerciale
  • • Scommessa editoriale

L'edizione pubblicata a Roma nel 1710 si apre con un'introduzione a proposito dell'importanza del saper scrivere lettere all'epoca. Per questa ragione, Nardi offre il proprio manuale a tutti e non solo ai segretari. Il genere epistolare diventa quindi un genere popolare, trattandosi di una necessità comune a tutti, dotti o ignoranti. Nonostante ciò Nardi sostiene da subito l'importanza dello studio individuale di autori latini, per avere una base teorica funzionale al miglioramento della propria scrittura. Infine, è fondamentale conoscere a fondo l'oggetto di cui si vuole trattare per usare le parole giuste. Con queste caratteristiche si può anche raggiungere un grande successo.

La lettera si divide in quattro periodi: nel primo bisogna dire il fatto, nel secondo si prega a gradire, nel terzo si garantisce qualcosa in cambio di un favore, nel quarto si saluta. Si tratta di una divisione già presente in latino. Per i principianti sono importanti quattro principi: adquo, ad quem, l'istrumentale e la causale. Sono i principi della scrittura creativa, usati ad esempio nelle lettere di auguri delle feste.

Prima di scrivere una lettera bisogna ragionare sulle qualità possedute dal destinatario o dalla persona per conto della quale si scrive. Ad quo si riferisce infatti al messaggio che si vuole comunicare all'altra persona. Non bisogna lasciare nulla di implicito.

Ad quem si riferisce al tipo di persona a cui scriviamo. Per questo motivo, bisogna trovare parole e aggettivi ben precisi per definire quella persona, sempre rispettando la nostra persona.

La lettera che giunge al destinatario è del resto la sostituzione del nostro corpo e va a

comunicare con il destinatario, perciò deve rappresentarcial meglio. La lingua scritta nelle lettere deve trovarsi bene anche nelparlato. Gli esempi della lingua epistolare sono esempi presi dalla linguaparlata dagli italiani dell'epoca.Tuttavia, all'occorrenza, si può iniziare una lettera dalla causale, nonsempre dall'ad quo o dall'ad quem. Questa causale contiene entrambi,poiché impiega termini che vanno bene per tutti e due.La comunicazione tramite lettere si basa su un principio fondamentale.Non bisogna mai ripetere le stesse cose, ma bisogna essere semprebrevi e concisi, senza ripetizioni.Il Nardi non fornisce una teoria ai principianti, ma cita alcuni esempi ealcune forme che si possono impiegare nelle lettere "semplici".Conclusa la parte sul segretario principiante il Nardi si concentra suisegretari già istruiti. Il segretario secondo Nardi è un Giano a due facce:

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Publisher
A.A. 2019-2020
19 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Amede0.0nnis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana per l'editoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Forner Fabio.