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CODICE DEGLI ABBOZZI

Un aspetto che ci permette di seguire l'incessante lavoro sui suoi componimenti è il codice degli abbozzi: si tratta di un manoscritto straordinario perché per la tradizione europea in volgare è il primo testimone di un manoscritto di lavoro: noi non abbiamo nulla di scritto a mano da Dante, ma di Petrarca abbiamo autografi scritti a mano da lui e documenti di lavoro anche -> quindi è un manoscritto dal valore inestimabile: una prerogativa della nostra tradizione letteraria: questo è un grandissimo vanto della nostra letteratura rispetto a quelle straniere.

Il codice degli abbozzi è un documento di lavoro in cui vi sono alcune poesie petrarchesche in cui i componimenti sono accompagnati da annotazioni e date che agganciano i contenuti e le elaborazioni del testo all'esperienza biografica dell'autore: lui annota in modo diaristico l'ora e il momento della giornata in cui ha scritto un determinato componimento.

emerge dal manoscritto una quotidianità dell'autore e delle note di regia che permettono di ricostruire le varie forme del Canzoniere: queste varie forme -> alcune hanno consistenza materiale altre invece basiamo su delle ipotesi/ricostruzioni. Questo manoscritto eccezionale mostra quanto il Canzoniere sia in continuo e perenne movimento = opera in continuo movimento dove Petrarca ritorna a più riprese infatti la sua bipartizione non è sempre esistita perché quando Laura era ancora viva non poteva immaginarsi una sezione in morte di Laura stessa (a causa della pestilenza). I componimenti dentro il Canzoniere e che leggiamo in un preciso ordine numerico fino a 365, non sono fatti scritti da lui in quell'ordine; ad esempio, il primo componimento ossia il sonetto incipitario è stato scritto dopo molti altri componimenti perché presuppone una bipartizione dell'opera: la distribuzione dei componimenti non rispetta l'ordine diideazione e stesura degli stessi= ci sono componimenti che figurano nella sezione in vita di Laura che sono stati scritti dopo la morte di Laura-> nella spontaneità che Petrarca ci vuole attribuire alla sua opera, c'è una ricostruzione letteraria dell'autore. Di alcuni componimenti, nel codice degli abbozzi ci sono annotazioni che ci permettono di immaginare quale sia il primo componimento e le varie forme del Canzoniere. Quello che noi leggiamo oggi è l'ultima forma e distribuzione ultima data da Petrarca all'opera= questione non scontata perché per lungo tempo il Canzoniere era circolato con una disposizione diversa dei testi che non era quella voluta da Petrarca alla fine e fu Pietro Bembo che ha ripristinato anche la divisione in due sezioni del Canzoniere e l'ordinamento dei testi voluto dall'autore per il ritrovamento di annotazione del Petrarca e quindi, Bembo ripristina la versione rigorosa petrarchesca definitiva.abbiamo un indice che ci dica il numero di componimenti e l'ordine preciso di ogni forma del Rerum vulgarium fragmenta: quindi non tutti i componimenti hanno consistenza materiale).

DAFNE/LAURA- APOLLO-PETRARCA

La prima forma del Canzoniere si aggirava attorno al mito di Apollo e Dafne: si trattava di una raccolta poetica che ruota attorno alla figura di Laura in vita, la quale si ricollega al mito ovidiano tratto dalle "Metamorfosi" in cui si legge la storia della ninfa Dafne inseguita dal dio Apollo che la desidera e lei per sfuggire alle sue brame si trasforma, con l'aiuto del padre, in una pianta di alloro. Petrarca, dunque, traspone elementi del mito alla propria esperienza personale: nel momento in cui Dafne si trasforma in alloro, lei diventa la pianta sacra ad Apollo. Petrarca crea ed orchestra la sua scrittura su una serie di corrispondenze: Dafne coincide con l'alloro che si chiama anche lauro e quindi Laura significa alloro, quindi -> per Petrarca, Laura

può coincidere con Dafne; l'alloro è sacro per Apollo che è dio della poesia nella mitologia, ragion per cui nel momento in cui noi diciamo che Apollo insegue Dafne come lui insegue Laura possiamo dire che Francesco insegue Laura ma anche la gloria poetica = questo inseguimento non va a buon fine perché sia Dafne che Laura sfuggono ai loro inseguitori = Dafne sfugge trasformandosi in alloro quindi in gloria poetica e Laura sfuggendo a Petrarca compensa dando gli alloro ossia la gloria poetica = non ho avuto Laura ma almeno ho ottenuto il lauro. RVF 34: Probabilmente questo sonetto, che oggi noi leggiamo come numero 34, era il sonetto incipitario della prima forma poetica del Canzoniere petrarchesco. Qui il poeta si rivolge al dio della poesia, Apollo: se ancora vive in te il desiderio amoroso di Dafne e se ancora non hai dimenticato le bionde chiome di Dafne = difendi dal gelo e dal maltempo che dura tanto quanto non ci sei ossia il sole, difendi la sacrapianta dell'alloro dove tu prima e poi io mi sono impigliato: sovrapposizione tra Apollo (invescato per Dafne e l'alloro) e Petrarca che s'innamora della sua Laura -> chiede ad Apollo di difendere l'alloro dal maltempo. Impression = vapori -> sta dicendo ad Apollo di far tornare il bel tempo facendo sparire le impression ossia le nuvole che oscurano il cielo sereno. Sovrappone completamente Dafne e Laura (la nostra donna) che diventano la stessa persona -> immagine in cui Laura col finire del maltempo (rappresenta anche un problema di salute della donna) può uscire all'aperto a sedersi sotto le fronde di alloro (ossia le braccia del dio Apollo) grazie all'intervento di Apollo = essendo dio del sole ha potere di far tornare bel tempo in modo da proteggere Dafne e anche la sua pianta ossia il lauro ed essendo anche dio della medicina, Petrarca chiede ad Apollo di far guarire Laura ovvero la donna del poeta -> in questa stratificazione di cose Laura,

Dafne e illauro coincidono e quando Laura guarisce seduta all'ombra del lauro protetto dalle intemperie e dal maltempo finisce a fare ombra a sé stessa con le sue fronde/braccia.

In questo contesto si presuppone che Laura non stesse molto bene (non si tratta della peste perché fu scritto ben prima) quindi Petrarca chiede ad Apollo di farla guarire.

VIRGILIO AMBROSIANO

Il Virgilio Ambrosiano (da non confondere con il codice degli abbozzi) è un esemplare delle opere di Virgilio appartenuto al Petrarca= libro che faceva parte della biblioteca petrarchesca e che si chiama ambrosiano perché conservato alla biblioteca ambrosiana di Milano: questo esemplare delle opere virgiliane è celebre e noto agli studiosi del Petrarca perché lui ci aveva scritto alcune note significative di carattere biografico e diaristico e sono annotazioni che fanno sistema con ciò che ci racconta lui nel Canzoniere: una di queste annotazioni (recita)-> nota in cui scrive

quando si innamora di Laura e quando ella muore: ci racconta di essersi innamorato il 6 aprile del 1327 ad Avignone che era un venerdì santo e si dice che sarebbe morta la domenica di Pasqua (sempre 6 aprile) del 1348 = simbologia legata al calendario liturgico. Ci preme osservare che Petrarca utilizza dei supporti esterni alla sua opera letteraria per puntellare l'immagine di sé che sta cercando di trasmettere e veicolare: per continuare a dire che è vero quello che scrive lascia delle note realistiche anche nei volumi che fanno parte della sua biblioteca oltre a parlarne nel suo Canzoniere. Petrarca sapeva che questo libro sarebbe arrivato alla posterità perché si preoccupò della conservazione della sua biblioteca personale, molto ricca in quanto bibliofilo, e nei suoi viaggi aveva recuperato tantissime opere e aveva dato indicazioni perché fosse destinata alla Serenissima Repubblica di Venezia permetterla a disposizione dei.

Lettori e la condizione imposta dal Petrarca è che non fosse smembrata ma non avvenne ciò poiché le sue opere vennero disperse un po' ovunque e principalmente in Francia e lui ha una cura e premura della sua biblioteca che voleva restasse alla posterità e immaginava che qualcuno leggeva le sue postille e depositava delle note che concorrono a dare coerenza al suo autoritratto letterario che è il Canzoniere.

Nella nota del Virgilio Ambrosiano si dice (aggancio al sonetto 364 del Canzoniere) anche che Petrarca fa il conto del tempo trascorso nell'innamoramento di Laura e poi nel lutto per Laura.

RVF 267: Il momento della morte di Laura viene trasfigurato da Petrarca in un sonetto che è il numero 267; vero e proprio testimonio del lutto di Petrarca per la sua Laura: richiama varie parti e attributi del corpo di Laura = viso, sguardo e portamento nobile e fiero di Laura e il suo modo di parlare che ammansisce ogni indole feroce e aspra/violenta.

questo parlare rende coraggioso ogni persona umile. Da Laura è partita la freccia di cupido per farlo innamorare e sa di non riuscire a trovare altro bene che nell'amore di Laura -> se fosse nata prima sarebbe stata una sovrana straordinaria; se sono privato di voi (qui annuncia la morte di Laura) qualunque altra disgrazia mi duole meno= non c'è disgrazia peggiore della privazione del suo amore.

Questo sonetto è la trasposizione letteraria del vissuto di Petrarca alla notizia della morte di Laura che aveva lasciato traccia nella nota del Virgilio Ambrosiano, dove si giustifica dello scrivere la nota stessa= ci dice perché ha voluto scrivere la nota e la sua consuetudine con l'esemplare virgiliano e incita sé stesso a meditare sul rapido fuggire del tempo che è uno dei problemi ricorrenti del Canzoniere fin dal sonetto iniziale della raccolta.

Il riferimento a Babilonia è legato alla città di Avignone (Petrarca)

definiva Avignone“una Babilonia”: città che ama e odia poiché poi la troverà troppo caotica e infatti poise ne andrà da lì dopo la morte di Laura e questo lo porterà ad andarsene piùfacilmente= la definisce Babilonia perché troppo caotica per la sua anima) : è venutomeno il legame con Avignone per la morte di Laura-> virile perseveranza=compattezza che vede Petrarca a riflettere sulle vane speranze: ossia riferimento alprimo sonetto del Canzoniere= persistenza ricorrente tematica e di espressioni tra icomponimenti del Canzoniere e altri luoghi della biblioteca personale di Petrarca->quindi si è sforzato di raccogliere i frammenti vari della sua opera seguendo ilconsiglio di Agostino che si ha all’interno del Secretum. 24/10IL CANZONIEREIl primo sonetto non primo di composizione, ma solo in ordine→Rerum Vulgarium Fragmenta = canzonierelivello di elevata polisemia (più

Significati:

Errore: un'azione o una decisione sbagliata o scorretta.

Errore giovanile: un errore commesso da una persona giovane, spesso dovuto alla mancanza di esperienza o alla immaturità.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
115 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saracarr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Zanardo Monica.