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Ricerca della solitudine: coraggio fisico e morale
TV Dvergogna di sembrare difficoltà di rapportarsi in società, ridicolo con ambo i sessi. La difficoltà a vivere normalmente nei rapporti di relazione, nella società, nel mondo deriva da un sentimento di vergogna. Vergogna eccessiva di timore. Il timore nasce perché non ha nulla della vita. La vita non presenta nessuna attrattiva. Il suo sentimento più abituale è quello della noia di vivere, che nella Storia del Genere Umano spinti dalla noia gli uomini tendono ad uccidersi. Se la vita non ha un senso, Leop. si chiede cosa ha da perdere. È un sentimento invincibile perché provava tanta vergogna quando era in società. Questo essere deforme fisicamente era qualcosa che lo inceppava. Egli era una persona che non sopportava che egli diventasse oggetto di riso. C'è in lui una componente aristocratica (il sentimento dell'onore) aveva un alto senso di sé, della sua cultura.
del suo ingegno, del suo casato. L'esito fondamentale di questo orgoglio disentimenti che si annoda intorno alla timidezza è la tendenza alla solitudine. Attraverso una lettera del '26 a Giampiero Viessè (degli anni '20 agli anni '30 dell'800 ha vissuto in Italia e fu il fondatore di una buona rivista dove il Leop. pubblicò alcune Operette Morali sull'antologia) in questa lettera Leop. pregava che non se ne pubblicassero altre con la speranza che Viessè non avesse fatto delle copie. Quando avvenne una collaborazione fine fra i due, Leop si tirò indietro perché si dichiara ignorante nella filosofia sociale (studi giuridici, di statistica) perché lui non aveva esperienza della società, non ha vissuto nel mondo ma ha vissuto da solitario. Il timido spesso è coraggioso, ma non lo è nei rapporti sociali. Lì il timido non si comporta da uomo ma da adolescente capisce, comunque cheè diverso dagli altri, per questo è disperato. E’un comportamento che gli rende la vita incompleta soprattutto nel rapporto con le donne.L’impossibilità di amare e di non essere amato è un punto cardine della sua vita. I più grandiingegni dell’umanità hanno escogitato qualcosa per formare delle società perfette, ciò non lointeressa più e tende a scrivere temi diversi da quelli adottati da altri. Le cose che gli stanno acuore sono altre. Egli osserva molto l’esterno. Il punto privilegiato per l’osservazione delLeopardi è il guardarsi interiormente; nel guardare se stesso trae delle conseguenze utili per se eper tutti.
La vita solitaria: idillio. Gli idilli vennero scritti tra il ’19-’21. Leop. non usa il termine idillionel senso della tradizione classica, ma definisce l’idillio “avventure storiche dell’animo mio”. Iltema fondamentale è la
Solitudine: egli se ne sta da solo e cerca di stordire a contatto con la natura il suo dolore. (Idillio vita solitaria → da leggere) 05/11/02
Ordine di profondità crescente del suo carattere timido e i temi connessi con la Timidezza
In questa poesia (Idillio Vita Solitaria) ci sono vari temi: quello del desiderio di stare solo, esso diventa una sorta di II° natura e diventa una cosa indelebile; desiderio di fuggire da Recanati e stare solo in campagna. Si parla di una fine di un amore (→ poesia giovanile) e nello stesso tempo la disperazione a poter avere un’altra esperienza d’amore; quello adolescenziale è stato un amore sognato che vissuto per Leop., comunque, anche se le cose sognate hanno importanza, tanto egli è sensibile tanto s’innamora della sua stessa sensibilità, per cui è tanto disperato che accenna persino a una idea di suicidio, non lo dice in modo chiaro ma in generale: “agli infelici non resta altro rimedio”
che il ferro", cioè io che sono infelice farei bene ad uccidermi. La natura in questa poesia è ancora benefica ma lui si accorge che la natura è più benefica con alcuni che con altri cioè non espande i suoi benefici su tutti ma ai fortunati e questo è un inizio di cambiamento di pensiero sulla natura. Egli ama la campagna (come Parini) perché la città è corrotta. La campagna è sede di tranquillità, è là dove l'uomo si raccoglie con i suoi pensieri, si può parlare con la "Luna". Dice Mario Fubbini che mentre l'astro del Foscolo era il Sole, l'astro del Leopardi è la Luna. Lui parla molto con la Luna → Canto Notturno dove nel parlare usa 4 o 5 aggettivi collocati in ordine crescente in cui sembra che parli con un'amante. Lui parla con la Luna come se lei lo capisse. In campagna il dolore si disacerba e ci possono essere delle occasioni chepossono rimettere in moto la sua sensibilità rattrappita come sentire il rumore di una fanciulla che lavora al telaio. La Vita Solitaria: …sui vetri della finestra della campagna piove e mi alzo… Le mura cittadine sono apportatrici di infelicità (infauste mura), nella città c'è odio per il compagno, cioè i cittadini lo schernivano, la natura mi dimostra una scarsa pietà (l'infanzia è il periodo più bello della sua vita seppure è stato il più breve periodo della sua vita). La natura è dispensatrice di piacere, di diletti ma soltanto ai fortunati molto meno ai sfortunati, ha l'impressione che la natura non si curi degli sfortunati: "..e tu sdegnando le sciagure e gli affanni alla reina felicità servi o natura..", cioè tu sei prodiga verso coloro che sono felici e poco ti curi degli sfortunati; pian piano si modifica l'atteggiamento dapprima positivo e poi.negativo del pensiero del Leop. versola natura.In cielo e in terra non c'è alcuno che sia amico agli infelici e per loro l'unico rifugio è il pugnale(cioè il ferro).C'è anche la disillusione amorosa si nota nella 3° strofa: "amore amore…" è un amore sognato non pieno e concreto."Con la sua fredda mano la sciagura strinse questo mio petto"..contrasto tra calore che è lamanifestazione fisiologica dell'amore e questa sciagura intervenuta (sciagura del '19 perché c'èla malattia del Leop. agli occhi che lo ridusse quasi a non poter leggere più e questo lo depresseperché leggere era il suo svago e da letterato diventa filosofo, si rende cosciente della suainclinazione alla filosofia, questa viene chiamata la crisi del'19).La memoria o la ricordanza del periodo in cui giovinetto la vita gli appare vuota però ride invista di Paradiso con le
Lacrime agli occhi. Siamo tutti miserabili mortali quando siamo giovani, vediamo il mondo con occhi vergini e quindi non ce ne accorgiamo che siamo miseri. Nel Leop. s'intreccia il piano del passato quando non aveva consapevolezza della condizione reale della vita e quella della riflessione filosofica dove la vita si manifesta dolorosa per tutti. Gli capita di sentire di notte il canto di una fanciulla che lavorava al telaio nonostante le sue disavventure amorose "…a palpitar si muove questo mio cuore di sasso…" però dura poco. Il Leop. è un osservatore acuto, la vita è vana non ci sono speranze però nonostante tutto questo, mentre l'uomo disperato tocca il fondo della disperazione per un motivo minimo dell'animo torna la speranza contro la ragione (lo dice Plotino a Porfidio). "Oh cara Luna" (torna il motivo del contrasto tra città e campagna, la Luna è infesta al ladro che cerca il buio,
All'adultero che per non farsi vedere dagli altri cerca di scivolare tra le tenebre alui, invece, la Luna è molto cara)..a me sempre benigno il tuo cospetto sarà.. per es. spiagge(cioè declivi) ove ogni altro...[...] desiderio del Leop. di spaziare con la vista questo è il contrario della caverna perché la Luna illumina grandi spazi e il cuore gli si apre..Il Leop. dice: quando mi trovavo a Recanati pure io ti avevo a noia, ma non qua in campagna..capita di passeggiare la sera in paese e la luna illumina le strade.. (allora non c'era la illuminazione notturna); i compaesani lo sfottevano appena lo vedevano e lo chiamavano "Gobbo Fottuto"; è chiaro che il suo orgoglio ne risentiva è una fattore tipico del timido orgoglioso però da nobile li ignorava. Ritorna il motivo pessimistico del fatto che non solo l'uomo è sfortunato ma la terra è sede del pianto (flebile)...oh me stesso
rivedrai solingo e minuto... mi vedrai solitario e muto andando sopra l'erba seavrò la forza fisica di respirare ancora. CONSALVO E' strettamente connesso con il tema della timidezza vs la donna. Questa è la 1° poesia del ciclo di Aspasia e secondo alcuni critici è stata scritta nel 1833 (non si sa se prima o dopo il pensiero dominante) per la donna Fanny Terzetti ed è collocata fra gli idilli. Il Fubini pensa che i motivi sono 2: 1. il fatto che una fantasia del genere di quella ricreata nel canto l'aveva pensata intorno al 1828 quindi 5 anni prima alla sua composizione e che è consegnata ad alcuni appunti che furono in parte trasformati in poesia. Consalvo sta morendo e per la prima volta parla d'amore alla donna di cui era innamorato 2. a differenza di tutti gli altri canti di Aspasia, dove parla in 1° persona, qua si nasconde sotto un'altra persona a cui da il nome di Consalvo (ma è lui stesso inrealtà) ad esso attribuisce25 anni e no 35 quanti ne aveva quando scrisse la canzone, quindi egli pose questa canzonetra i canti più giovanili. 06/11/02
CONSALVO
Una poesia dettata al poeta dall’amore per Fanny unico vero amore della sua vita e che misembra, dal nostro punto di vista, importante perché in alcuni versi parla della sua grandetimidezza nel gestire questo rapporto con questa donna. Questa poesia fa sapere che il poeta nondisse mai a questa donna che l’amava nonostante glielo facesse capire con gli atti, ..mai unaparola osò venir fuori dalle mie labbra. Siamo dentro il tema della timidezza nei confrontidell’altro sesso. Quando andò a Roma nel ’23, ci andò con la speranza di incontrare anchel’amore per poter dimenticare quell’innamoramento giovanile di cui il poeta parla nell’elegia I°che poi chiama “Il primo amore per Gertrude Cassi”, sua cugina, quando aveva 18 anni.
Anche qui dice che era timido, ma questa era una timidezza giovanile normale per un 18enne senza esperienza nella società, di fronte anche alla ragazza che era più grande di lui. Ma meno.