Anteprima
Vedrai una selezione di 19 pagine su 86
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 1 Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 2
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 6
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 11
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 16
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 21
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 26
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 31
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 36
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 41
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 46
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 51
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 56
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 61
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 66
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 71
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 76
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 81
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Italiana  - parte istituzionale Pag. 86
1 su 86
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

NEL QUALE SI CONTENGONO CENTO NOVELLE IN DIECI DI’DETTE DA SETTE DONNE E DA TRE GIOVANI UOMINI

In realtà la forma corretta sarebbe stata Decaemeron, ma come sappiamo nonconosce bene la lingua e lo fa derivare da meros. Dieci giorni. C’eraovviamente un modello su questa idea dell’opera scandita nei giorni, modello della Exaimeron di Sant’Ambrogio, della creazione del mondo in seigiorni. Si creano qui in dieci giorni i cosmi narrativi, i giorni della novella. Il titolo è questo. Cognominato significa soprannominato (detto anche). Prencipe galeotto – ovvia allusione al quinto canto dell’inferno, di cui Boccaccioaveva fatto anche le esposizioni. Boccaccio commenta pubblicamente i primi diciassette canti dell’inferno aFirenze. Esposizioni in cui commenta anche questo passaggio del ‘galeotto fu illibro’. Richiamo diretto, certo, sicuro. Cosa fa Galeotto nel quinto dell’inferno? Èil libro che fa da tramite tra

Paolo e Francesca, permette che si faccia avanti ed invampi la passione amorosa. Come era stato anche il tramite tra Lancillotto e Ginevra. Nel momento in cui soprannomina Galeotto il suo libro (anche per P e F si trattava di un libro) compie una ripresa sicura ma anche un capovolgimento della funzione della letteratura. Nel quinto dell'inferno il libro galeotto aveva permesso a Paolo e Francesca di svelare il sentimento d'amore e sappiamo bene che la conseguenza di questo per loro era stata la dannazione eterna. In quel caso la funzione della letteratura era stata duplice. Al contrario questo prencipe galeotto non porta alla morte, alla perdita e all'errore che condanna. Ma anzi salva attraverso la parola, attraverso la narrazione dei 10 fanciulli si ricostruisce quello che è arso fuori, quello che storia e la peste ha distrutto. Quindi in Dante, nonostante tutta la pietà, la funzione del libro è quella di dannare. Invece in Boccaccio la funzione è salvifica.

Narrazione che diletta, commuove e insegna. 100 novelle – numero che allude alla commedia, altro richiamo alla commedia di Dante. Non soltanto in questa idea del prencipe galeotto ma anche nel numero complessivo delle novelle. Idea della lieta brigata che era già nel filocolo e viene articolata ulteriormente nella polifonia delle voci del decameron. Il proemio è la sede retoricamente più forte di un’opera – già detto per il proemio del canzoniere, da tenere bene a mente. Dialoga in modo evidente con il proemio del canzoniere. Questo dialogo si sentirà in certe parole chiave come per esempio la parola vergogna. Anche il proemio del decameron come quello del canzoniere è costruito come una sorta di flashback, considerare l’esperienza della passione amorosa in giovinezza. Guardare indietro, ripensare al proprio errore amoroso. Anche qui c’è però un rovesciamento rispetto al canzoniere di Petrarca perché inpersone che lo hanno aiutato in passato). Ma vuole comunque fare qualcosa per loro, vuole dedicare loro il suo lavoro, il suo proemio. Vuole ringraziarli e dimostrare la sua gratitudine attraverso le parole scritte. Ecco perché il proemio di Boccaccio è un ringraziamento, un omaggio agli amici che lo hanno sostenuto e salvato dalla malinconia.

persone che allora l'hanno aiutato è sostanzialmente un modo per creare la cornice dell'opera). Vuole ringraziare dell'aiuto ricevuto con quest'opera che porterà aiuto, solleverà chi distrazione non può avere quando le fiamme nascoste nell'amore si insediano nei cuori, cioè le donne. Le donne sono appunto le destinatarie privilegiate da boccaccio perché sono coloro che tengono nascoste dentro al cuore le fiamme d'amore. Ovidio, Apuleio, poeti Elegiaci – sappiamo le fiamme dell'amore più sono nascoste più dilaniano in forme violente l'animo umano. Gli uomini hanno molti modi per distrarsi dai pensieri malinconici d'amore, vanno a caccia e in giro per le loro mercanzie, le donne invece sono condizionate dalla volontà dei mariti, dei padri, che in qualche modo le tengono rilegate nel chiuso delle loro stanze prese dalla malinconia. Malinconia è proprio una parola chiave.

che brucia e consuma tutto. Boccaccio sottolinea l'importanza di trovare un equilibrio, una misura nella passione, altrimenti si rischia di cadere nell'eccesso e nella distruzione. Inoltre, nel proemio si fa riferimento alla figura del poeta come colui che ha il potere di creare e plasmare la realtà attraverso le parole. La parola diventa quindi uno strumento potente, capace di salvare, distrarre e insegnare. Infine, Boccaccio affronta anche il tema della malinconia, che viene personificata come una donna dal carattere oscuro e distruttivo. La malinconia può radicarsi nell'animo umano e diventare sempre più terribile se non viene contrastata da una narrazione che distrae e fa pensare ad altro. In sintesi, nel proemio si evidenziano temi come la passione eccessiva, il potere delle parole e la lotta contro la malinconia.

= fiamma d'amore che rischia di obnubilare la mente. Un'altra variante che troviamo si soverchio foco è poco regolato appetito - undesiderio senza misura, senza regola. Siamo appunto nella dimensione, ancora una volta dantesca, ma non nel senso dell'errore che condanna, ma in quell'offuscamento che la passione amorosa può generare nell'amante. C'è semplicemente l'idea che l'eccesso della passione possa annichilire l'animo umano. Invito tutto classico alla misura, a non perdere i freni ed usare la parola per consolare e confortare da quelli che sono state le grandi passioni e gli amori infelici. Se leggiamo il proemio abbiamo un incipit proverbiale. Se si comincia un discorso con una sententia, con un proverbio, questo discorso rimane più impresso perché questi contengono una saggezza eterna che è popolare e colta al tempo stesso. Valore morale e pedagogico. Umana cosa è avere compassione

ma che crea un effetto ritmico e musicale nel testo. Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando tag html:

degli afflitti è proprio appunto il proverbio. Compassione ci rimanda proprio alla pietà del V canto dell'inferno. Afllitti - uomo - essere vivente dotato di questa capacità di compassione e compatercipazione. E come che - sebbene = concessivo. Attenzione alla struttura retorica del proemio. Nel sonetto proemiale del canzoniere era tipico l'uso continuo della subordinazione, dell'iperbati. Qui nel periodare di Boccaccio troveremo continuamente l'uso dell'ipotassi (subordinazione articolata), dell'iperbato come figura retorica (figura retorica di dilatazione, gli elementi sintattici tra loro collegati sono distanziati da una serie di parole) e poi ancora un altro elemento importante di questo proemio è il cosiddetto cursus, elemento tipico della prosa medioevale. Costisteva nel far concludere un periodo in prosa con un verso che poteva essere un endecasillabo o un settenario, inserimento di un elemento di cui non ci accorgiamo,

Perché leggiamo il testo in prosa, ma ad un occhio attento a come è costruita la prosa medievale si rivela la presenza dell'endecasillabo all'interno della prosa in chiusa di periodo. Finalizzato ad elevare la tensione stilistica del discorso. Nello stesso tempo per continuare questo dialogo continuo che esiste fra poesia e prosa.

Umana cosa è l'avere compassione degli afflitti, e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richesto li quali già hanno di conforto avuto mestiere ed hanno trovato in alcuni; tra li quali, se alcuno mai n'ebbe bisogno o gli fu caro o già ne ricevette piacere, io sono un di quegli. Per ciò che, dalla mia prima giovanezza infino a questo tempo oltre modo essendo stato acceso d'altissimo e nobile amore, forse più assai che alla mia bassa condizione non parrebbe, narrandolo io, si richiedesse, quantunque appo coloro che discreti erano ed alla cui notizia pervenne io.

ne fossi lodato e da molto più reputato, nondimeno mi fu egli di grandissima fatica a sofferire: certo non per crudeltà della donna amata, ma per soperchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito, il quale, per ciò che a niun convenevole termine mi lasciava contento stare, più di noia che bisogno non m'era spesse volte sentir mi facea. Nella qual noia tanto refrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico e le sue lodevoli consolazioni, che io porto fermissima opinione, per quello essere addivenuto che io non sia morto. Rimandi al sonetto proemiale del canzoniere: Giovanil errore – prima giovanezza Trionfo dell'ipotassi. Ripresa di un passo del de amore di andrea cappellano dove quest'ultimo consiglia di innamorarsi di donne di un ceto sociale superiore perché significherebbe elevarsi attraverso l'amore di una creatura che appartiene ad una posizione sociale superiore. D'altra parte

però altissimo allude anche alladimensione di virtù della donna. La cosiddetta fiammetta che Boccacciotratteggia nell'Elegia di Madonna Fiammetta che possiamo intendere come unasorta di primo romanzo psicologico. Probabilmente questa Fiammetta era figliadel re angioino, quindi apparteneva ad un ceto sociale altissimo.Subordinate nelle subordinate, concessive.Nondimeno – Machiavelli riprenderà la struttura dicendo moltissime volteNondimeno.Termine di evocazione e di paragone – corpo di Dante che cade come morto, ilcorpo di Boccaccio resuscita grazie ai piacevoli ragionamenti degli amici.Lezione 14 del 25 OttobreSempre sul proemioMa sì come a Colui piacque il quale, essendo egli infinito, diede per legge incommutabile atutte le cose mondane aver fine, il mio amore, oltre ad ogni altro fervente ed il quale niunaforza di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente, o pericolo che seguirnepotesse, aveva potuto né

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
86 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cateprati26 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Chines Loredana.