Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 96
Letteratura italiana Pag. 1 Letteratura italiana Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 96.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Pag. 91
1 su 96
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CANTO I

È una protasi introduttiva all'apertura del Canto. Il racconto della storia dell'assalto di Gerusalemme per riconquistare la giusta preda nel mondo cristiano.

Canto l'arme pietose e il capitano... Siamo in una dimensione molto differente da Ariosto, ma restano le armi. L'inizio riecheggia di versi virgiliani. Le armi di Ariosto e Tasso sono diverse, quelle di Tasso sono pietose perché siamo in una prospettiva differente: in Ariosto è mondana, della vita di corte e la sua leggerezza (almeno nel Furioso del '16, che non aveva le armi, solo aggiunte nel '32, segno evidente per entrambi che la presenza delle armi è sempre più minacciosa).

Quelle di Tasso sono armi cristiane, virgiliane, che servono per purificare il mondo. A compiere l'impresa non è un cavaliere, bensì un capitano, alla guida della cristianità di cui si erge a modello. La dimensione cambia completamente da laico a...

Molto religioso, da un'oscenario di corte a uno scenario di responsabilità universale nei confronti della cristianità. Questo è percepito non solo per il tempo di cui parla Tasso, ma anche il suo. È forte la componente della contemporaneità. Molto egli oprò col segno e con la mano... Elogio di Goffredo, che non sarà più il cavaliere mondano, ma il milite. Non siamo di fronte all'abbassamento di Ariosto quando parla delle nuove armi. Qui siamo davanti il milite cristiano. Siamo lontani, ma non assenti, da un contesto erotico pagano, in questo discorso è presente molto l'erotismo. È un'altra prospettiva, ottica che lo valorizza ancora di più, marcando contrasto e desiderio tra ciò che dovrebbe essere dimensione cristiana ed erotica. Risulta ancora più evidente in quanto contrasto. Uno degli scenari più frequenti è il contrasto notte/giorno. La maggior parte dei duelli.

avviene di notte, in cui si scopronocose diverse rispetto a quello che sembravano alla luce del giorno.E invan l'inferno vi si oppose.C'è anche un'opposizione tra forze del bene e del male. Di Dio che entra direttamente ingioco, come nell'inferno. Anche l'archibugio è un utensile proveniente dagli inferi. Lapersonificazione tra dio e il diavolo è più forte che nel passato per via degli anni checorrono, dove è necessaria l'adesione alla fede. Si parla dei soldati di Gesù, i gesuiti, creatida Ignazio di Loyola per contrastare la riforma e portare il discorso della fede cristiana.Anche la figura del soldato di cristo, identificata in Goffredo di buglione ha uncorrispettivo nei gesuiti, ordine militante. La parola vano, molto presentenell'Innamoramento di Orlando, compie una contrapposizione con l'utile, in questo caso,l'infero è vano di fronte al confronto con la fede.O musa tu che di

caduchi allori non circondi la fronte in Eliconaè l’invocazione alla musa e la spiegazione dello stile di tasso che diventerà ancora piùchiara al terzo verso della terza ottava

Il vero condito in molli versi i più schivi ha persuaso.

C’è l’opposizione bello / vero e puntando a quest’ultima, mira a una rappresentazionefedele della realtà. Se io intesso fregi al verÈ il condimento dell’arte che unisce l’utile al bello, che si ritroverà in Parini,nell’illuminismo. La musa deve aiutare e perdonare Tasso qualora arricchisca l’opera dialtri diletti, sviando dall’impresa di Goffredo. Serve per aiutare i lettori in una lettura chesarebbe altrimenti troppo aspra. Ha come una funzione medica

Un’altra delle caratteristiche retoriche è l’encomio, in questo caso ad Alfonso d’Este. Nellostudio di queste opere si vede il cuore dell’opera e una serie di apparati.

Queste ottave ci immettono all'interno della materia e all'interno dell'opera. Risulta staccato in Machiavelli, è importante per tenere coesa l'opera. Tu magnanimo Alfonso, il qual ritogli

I magnanimi erano gli abitanti del limbo nell'etica aristotelica, capaci di compiere grandi imprese. È una citazione dantesca non necessaria, che quando leggiamo siamo rinviati a quel mondo, che vede Alfonso portato a quel livello di saggezza

Porto in me peregrino errante

Altra dimensione metaforica utilizzatissima. Siamo nella corte d'Este, in una dimensione di lettura di accoglienza di lettori, quando scrive questo ha lettori freschi dell'Ariosto, si assimila al suo viaggio. Per Ariosto si trattava di un viaggio mondano e in questo caso il peregrino errante, Tasso stesso, ha bisogno di un aiuto per giungere in porto, ovvero nel concludere l'opera. Tasso viene mandato in manicomio proprio da Alfonso perché era arrivato alla corte di Ferrara e

Voleva dei riconoscimenti negatigli, è la leggenda che aleggia attorno il ricovero a sant'Anna. Sono rapporti drammatici quelli tra Tasso e il suo committente.

Nella 6 ottava, il plot si avvia. L'introduzione illustra il protagonista, Goffredo di buglione, l'esempio e l'emblema del cavaliere cristiano. La parola milite torna molto in voga in quanto presente nel mondo gesuita, c'è un collegamento nel combattimento degli infedeli storici e i nuovi presenti all'interno della cristianità stessa. Presenta le caratteristiche di un poema che ha come fine l'unione del vero e il bello, che deve essere presentato in modo adorno tale da attirare il lettore.

Matteo Residori commenta Tasso, in un'opera pubblicata dal Mulino. La sua è una collana utile, in quanto in testi sintetici ricostruisce la figura dell'autore e la sua cronologia. Nei Dialoghi in prosa si palesa la biblioteca di Tasso, argomenti saggistici, quindi Castiglione.

c'è una riflessione sulla politica, compreso anche Machiavelli. Da quando il Principe viene stampato diventa una lettura piuttosto diffusa. Un altro testo lucreziano sarà il Mondo creato, della fine, della conclusione della biografia di Tasso. Ci sono le Rime, caratterizzati da problemi filologici. Tra i maggiori studiosi di Tasso ci sono Ezio Raimondi, Franco Tomasi, Guido Baldassarri ed Elisabetta Selmi (specialmente l'università di Padova). Il mescolamento tra tradizione pagana e cristiana avviene nei primi concili nel 300 con l'adozione di Platone all'interno della dottrina. È quello che avviene in particolare con una parte del mondo pagano. Le idee diventano una sorta di risposta al "vengo presto" che aveva chiuso il libro dell'apocalisse nella bibbia. Si ricerca una dimensione di concretezza, di un altro mondo in cui ci sarebbe stata la mediazione tra mondo cristiano e pagano (P 61, Residori). Parla della trama del poema.

Gerusalemme liberata racconta la fase finale della prima crociata. L'esercito cristiano guidato da Goffredo giunge sotto le mura di Gerusalemme, la cinge d'assedio e dopo alcuni mesi di battaglie sconfigge le truppe musulmane e conquista la città. Un riassunto del genere, fedele alla sostanza storica del racconto, non dice nulla della ricchezza tematica e la complessità narrativa di questo poema in venti canti, inferiore rispetto alla dimensione dell'Orlando furioso (46 canti).

La Gerusalemme liberata rappresenterebbe la metà dei canti dell'Orlando innamorato. Il numero si riferisce alla grandezza dei grandi modelli epici dell'antichità, si colloca a metà strada tra l'Eneide, di 12 libri, e l'Odissea, di 24.

La prima ottava del poema ha funzione di protasi, di annuncio della materia narrativa. Il poeta procede a ritroso, cominciando dalla fine della storia. Residori mette in rilievo il termine "capitano"Capitano di un esercito.

animato da fervore religioso, come nell'epica classica, non è la conclusione che conta, tanto più l'esito vittorioso della prima crociata è un fatto storico evidente a tutti. Conta invece l'azione del personaggio di Goffredo di Buglione. Se è ovvio vedersi citati i guerrieri musulmani di Asia e Libia, può far strano vederle accostate dal lato dell'inferno. La menzione dei compagni complica inaspettatamente le cose, che non sono compagni di Goffredo, ma vittime di una erranza. È questo quello che rende mobile il poema, altrimenti vedremmo la linea diretta che porta alla conquista della città. Ci sono imprevisti causati dai cavalieri che "errano". Lo stesso Tasso parla di un'erranza: "me peregrino errante". Quello che alletta sono le varianti alla storia, le introduzioni invettive di Tasso. È la storia degli errori, degli erranti. Di per sé le storie sono già note, ma adattirare è il gioco delle varianti. I cavalieri erranti, che vagano in errore, sono coloro che danno sale al romanzo. In Tasso restano dubbi, lampadine accese che portano a fargli lavorare sul testo, fino a giungere a un'edizione molto più aderente alla Gerusalemme conquistata, dove il rapporto tra obiettivi ed errori intermedi è più appiattito. Si sa già dall'inizio dell'obiettivo e gli errori risultano marginali. Ds dedica 30 pagine a Tasso e la Gerusalemme liberata, in un capitolo dedicato apertamente. È un autore che de Sanctis ama, ma che come Petrarca, considera di transizione. Tasso vive una lacerazione interiore nel dover rispettare le forme e tenere fede alla sua interiorità. Ds fa un paragone con la letteratura europea contemporanea. Rimangono stizze e passioncelle, denunce calure errori grammaticali. È come se la letteratura italiana si sgonfiasse a causa della controriforma. In europa invece in quel

Tempo l'Inghilterra aveva il suo Shakespeare, Rablè (Gargantua e Pantagruel due giganti incontrati anche in Pulci) e Montaigne, pieni delle reminiscenze italiane preludevano al gran secolo. Una cosa importante di questo periodo è che questi poemi sono anche romanzicavallereschi, prelude allo sviluppo europeo del romanzo. I poemi continuano in Italia e in Europa. Tra '500 e '600 in Europa queste narrazioni passano dalla poesia alla prosa. Allora abbiamo i primi accenni di quello che chiamiamo il romanzo. Quando parliamo della nascita dei possibili esempi di romanzo parliamo di Rablè e Cervantes. L'altro nome che DS fa è Montaigne, rappresenta la tradizione del pensiero. I nomi sono diversi, Erasmo da Rotterdam, Machiavelli, Guicciardini... è la tradizione del moralista di razza, non del bigotto, ma di colui che si interroga davanti al proprio destino. È solo, messo davanti a sé stesso, di qui la preponderanza dell'io.

Sono due linee (oltre quella del teatro, antica e nuova. Shakespeare, qui citato come romantico, è considerato troppo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
96 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher caynee di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Ruozzi Gino.