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Modifiche al testo di Leopardi

SEGNO DI INSERIMENTO Ovale per la V maiuscola che viene corretta come v minuscola.

SEGNO DI RICHIAMO

Vengono cancellati due versi, ne vengono aggiunti due nuovi e vengono parzialmente rivisti i due versi precedenti. Ad uno sguardo di questo genere, un'edizione critica.

Se ci troviamo a leggere il testo in un'edizione commentata vediamo sicuramente questo ultimo testo, se invece io leggo questo stesso testo all'interno di un'edizione critica, essa terrà conto tanto di questo stesso testo, quanto del testo precedente. Quindi le fasi caratteristiche dell'autografo napoletano, di quello vissano, e di tutte le successive testimonianze. Sequenza di modifiche diacroniche che si sono sedimentate nel testo, tanto nella stampa manoscritta quanto in quella stampata per approdare ad un testo ultimo che rappresenti effettivamente l'ultima volontà dell'autore. Queste modifiche che sono state apportate al testo in ultimo da Leopardi non fecero in tempo ad.

approdare all'edizione a stampa perché Leopardi morì precocemente. Motivo per cui la prima apparizione stampata è del 1845. Ma è chiaro che noi non ci rifacciamo all'edizione postuma, ma proprio a questa stampa corretta. Questa è una pagina che riletta nella sua totalità ci va a fissare il testo finale del canto alla luna. Vediamo adesso i tre momenti significativi che vengono fissati per l'infinito invece. Ancora come nel primo caso vediamo l'autografo napoletano, autografo vissano e la stesura corretta. Partiamo in questo caso dall'ultima stesura corretta. Che non apporta alcun tipo di modifica al testo. Quindi il canto nella sua edizione del 1835 napoletana, ha già raggiunto per Leopardi la sua edizione definitiva. Quindi per noi il testo della stesura corretta coincide con il testo della stesura. Vediamo invece adesso i due manoscritti autografi. Vediamo quindi un autografo più antico che è

questoquello napoletano e poi un autografo più recente che èquello vissano. Questo ce lo da il ductus, la mise en page, il fatto che iltesto non sia troppo modificato. Il caso dell’infinito comunque rimane un casoparticolare perché è un testo di cui si conserva già unabella copia nell’auografo napoletano. Non possiamoimmaginare che il testo nasca già così. Quindiimmaginiamo che ci sia stata una redazione precedenteche non viene conservata. Al di là di questo però iltesto fissato sull’autografo napoletano e su quello divisso mostra uno stadio redazionale ancora più recente. Il caso dell’infinito però è un caso particolare.Particolare il fatto che il penultimo verso nel testodell’auografo napoletano, rispetto al penultimo versodell’autografo di Visso, dimostra l’accoglimento in vissodi tutte le modifiche dell’autografo napoletano, fattaeccezione per

L'incipit del verso che è in tutti e due i casi ripensato più volte.

Filologia della letteratura italiana Lunedì 23 novembre 2020

Strumenti per lo studio delle carte

Prima di riprendere il discorso a proposito degli autografi su cui dobbiamo ancora riflettere, quindi prima di tornare a guardare le carte; ci mostrano alcuni strumenti che sono relativi allo studio delle carte manoscritte di Leopardi, che sono interrogabili in rete e possono essere utili a chiarire dubbi e questioni.

Alcuni siti, link che ci potranno essere utili per navigare un po' su quelle che sono le prime forme di edizione digitale e gli strumenti d'ausilio agli studi filologici e non solo:

datazione delle prime pagine dello- Studi bolognesi, team di studiosi che si occupa della Zibaldone, che ha solo una datazione all'inizio e poi alla 100esima pagina, se non luglio agosto 1817 e poi del 1820; quindi si occupano di questo e i primi esiti di questi studi che sono stati applicati anche ad

Altre opere di Leopardi hanno dato i primi frutti, presentati in recenti convegni. Sito di un'agenzia no-profit che si occupa di una strumentazione per i beni culturali, il team bolognese (dottorato) sta utilizzando per tracciare questa datazione in maniera materiale questo strumento, capace di acquisire e lavorare sulla parte piuma materiale e ottica del manoscritto.

Home page del sito, per vedere di cosa si occupano: strumentazioni legate alla tecnica Reflectance Transformation Imaging (RTI) metodo di acquisizione che viene utilizzato su vari metodi e che è stato utilizzato sul manoscritto dell'Infinito.

Come funziona? Su questo sito ci sono degli esempi del meccanismo.

Filologia d'autore.com blog in cui sono inseriti non solo eventi, ma anche novità, glossari, ecc. Qui troviamo un'immagine che ci fa vedere il metodo di acquisizione post produzione del manoscritto che consta di 3 fasi:

1. Acquisizione fotografica dell'immagine che richiede però particolari

Accortezze:
  • Camera buia;
  • Affiancare il manoscritto a questa specie di palla riflettente, che riflette un fascio di luce che lo studioso proiettera compiendo un giro di 360 gradi attorno al manoscritto, facendo questo giro noi dovremmo fare circa 36 fotografie con queste luci secondo 3 tipi di luci:
    • Radente;
    • Bassa;
    • Alta.
  • Queste foto verranno utilizzati da due software, il primo è RTA e-builder che permette di caricare le immagini e processarle, quindi sovrapposizione di immagini che contengono le varie luci riflesse e le fonte luminose a cui sono state esposte; RTA e-wiever che si occuperà della visualizzazione del risultato. Noi vedremo diversi rendering mode, cioè i modi diversi di vedere graficamente una stessa immagine, e rendering questo ci darà la possibilità di vedere i vari a seconda dello spostamento della luce, quindi vedremo solchi e differenza degli inchiostri.
  • Ci sono dei video sui siti: celeste secondo 0:25 del video, vediamo la differenza fra penna A e penna B.
B;o confine ultimo orizzonte;e sopra ci sarebbe la 3° penna, che però il limite di RTI è che non distingue il colore degli inchiostri. immensità infinitaSecondo 0:35 notiamo leggermente il solco. Fra eoQuindi la tecnica ci fa luce sulle differenze della penna e il solco.limitiCi sono dei di questo strumento:
Problema della penna D, di colore rosso;o Differenze millimetriche nello scatto delle immagini e questo fa si che lao ricomposizione non sia perfettamente nitida e perfetta.In quali direzioni verso cui, questo team guidato da Paola Italia, si sta muovendo?Acquisizione immagine tramite una specie di tendina che ha dei punti luce giao predisposti cosi da ridurre il margine dell'errore millimetrico e lavorare in manierameccanica;Quindi questa tecnica sarebbe utile per indicare una correzione successiva grazie alla differenzad'inchiostro utilizzato? Ad esempio, se ci fosse stata una correzione simultanea al momento discrittura, non evidenzierebbe il solco dell'inchiostro.giusto? Se viene effettuata una correzione interscribendum è evidente che ci troviamo di fronte a una penna e un solco simili ai precedenti, e quindi il sistema non coglie l'estemporaneità della correzione mentre coglie la differenza rispetto a una penna diversa o un solco diverso che chiaramente è legato a un momento ulteriore, quindi chiaro che ci consente di distinguere una variazione immediata da quella tardiva. Utilizzo di uno scanner preso in prestito dagli archeologi, che ha una risoluzione o però troppo ampia; perché chiaramente i beni archeologici hanno una grandezza diversa dei dettagli che cerca un filologo → alternativa è il noleggio di uno scanner 3D da portare a Napoli e con il supporto di FrameLab, di Ravenna; questo permetterebbe di mappare le virgole della penna rossa dal punto di vista chimico. Studio chimico dell'inchiostro, altra parentesi. Quindi tutte idee, proposte e soluzioni che vanno sperimentate. Questo è uno degli.

strumenti che è in fase di studio, elaborazione, progettazione ecc. Strumenti di edizione critica digitale- Spostiamoci su esempi di edizione critica digitale, quindi sul testo vero e proprio. Uso della Wiki Leopardi, piattaforma di studi che accoglie alcuni progetti di lavoro che sono partiti dall'équipe sempre della professoressa Paola Italia quando era alla Sapienza di Roma e da tanti studenti e dottorandi. Questi sono grossi portali e banche dati che si costruiscono nel tempo, dietro c'è sempre un lavoro di team che pian piano procede e prosegue il lavoro. Questa piattaforma ha le fattezze di wikipedia, si tratta di un enciclopedia critica di Leopardi, c'è infatti un menu di navigazione molto ricco: dai Canti, con l'edizione critica digitale; guida all'edizione, una specie di nota al testo. Edizione critica digitale che ci permette di dar vita a dei collegamenti ipertestuali numerosi e facilmente percorribili, per i Canti di Leopardi diretta da Gavazzeni.

Naturalmente l'edizione riporta le varianti della Starita corretta (edizione fotografica della N35 c su questo sito), poi se entriamo negli specifici canti vediamo la trascrizione e la fotografia → parlando di Leopardi parliamo di forte diacronia compositiva e anche ampia documentazione e questo gioca a nostro favore in un lavoro di questo genere che abbraccia l'interattività del testo digitale. (vedi 17:48) In alto abbiamo i vari testimoni con i vari critici, e cliccando su le cose evidenziate vediamo le varianti in diacronia, quindi parte più interessante del lavoro perché permette di vedere in maniera lineare una doppia visualizzazione e ci permette di navigare nella trascrizione in XML takemaniera immediata. Testo prodotto con marcatura che permette di interagire con dei limiti ma creare ipertesti e interagire, interrogare il testo e quindi avere nozioni in più rispetto a quelle che leggiamo in maniera immediata. Questo sito, wiki Leopardi è molto utilizzato.aggiungerei i tag html per formattare il testo:

dagli studenti, perché è economico come strumento e permette di vedere diversi aspetti critici all'interno della stessa pagina, navigazione; oltre a vedere i semplici testimoni.

TROVIAMO STAMPE NON MANOSCRITTI QUI.

Ecdosys Leopardi, - utilizza una marcatura diversa esterna, HTML ed è stata sperimentata sul quaderno degli Idili che per sua natura permette di studiare le stratigrafie e gli strati di correzione. Questo strumento ci permette di comparare, dopo aver individuato le penne, i vari strati di scrittura e individuare una corrispondenza fra le fasi di scrittura e le penne, creare quindi una progressione in senso di scrittura. Ha lo scopo di rappresentare in modo semplice la variabilità del testo, creando uno strumento che lavora sulle varianti. L'elemento innovativo è che non c'è distinzione fra testo e apparato, perché l'apparato è nel testo, diviso per strato. Lo svantaggi

Dettagli
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A.A. 2020-2021
100 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/13 Filologia della letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cateprati26 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia della letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Florimbii Francesca.