vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
GALILEO GALILEI (1564 Pisa – 1642 Firenze)
VITA
Nacque in una famiglia fiorentina nobile e studiò prima in convento, poi all’Università
di Pisa. In questo periodo Galilei scrisse opere di critica letteraria, in cui partecipava
alla polemica tra i sostenitori del poema cavalleresco di Ariosto e quelli del poema
eroico di Tasso. Ma ciò che lo occupò maggiormente furono i suoi studi scientifici di
medicina, matematica e filosofia. Nel 1585 lasciò l’università e ci tornò solo qualche
anno dopo come docente. Si spostò poi a Padova, dove conobbe Sarpi e Sagredo e
scambiò lettere con personalità straniere. Nel 1610 andò a Firenze e ottenne una
carica presso il Granducato toscano, che gli permise di dedicarsi solo alla ricerca
scientifica. Galilei entrò in conflitto con la Chiesa a causa delle sue scoperte in ambito
teologico; quindi decise di scrivere le sue opere in volgare, per estenderle a un
pubblico più vasto. Nel 1615 Galilei fu denunciato dai Domenicani all’Inquisizione e
l’anno successivo la teoria eliocentrica fu condannata perché incompatibile con la fede
cristiana. Comunque Galilei non rinunciò mai a cercare di far credere alla sua nuova
visione dell’universo. Nel 1633 fu costretto ad abiurare le proprie tesi e fu condannato
agli arresti domiciliari. Passò gli ultimi anni della sua vita chiuso nella sua dimora,
prima a Roma poi a Firenze. Nonostante la debolezza dovuta alla vecchiaia e alla
cecità e anche la morte prematura della figlia, proseguì le sue ricerche. Prima di
morire, riuscì a far arrivare in Olanda il frutto delle sue ricerche. Galilei lesse i poeti
classici, ma il suo stile non proviene da nessun modello particolare. La sua innovazione
è l’uso del volgare. Era un uomo di fede: in alcune opere mostra la sua fede sincera.
OPERE
• LETTERE COPERNICANE o TEOLOGICHE si ricordano le lettere a Castelli, Dini e
a Cristina di Lorena. Galilei non percepisce queste lettere come una
corrispondenza privata, ma come un’occasione per una pubblica difesa delle
sue teorie. Anche alcuni di questi scritti vennero impugnati dall’Inquisizione.
• SIDEREUS NUNCIUS o AVVISO ASTRONOMICO fu redatto in latino nel 1610 e
annuncia le scoperte di Galilei, fatte con il telescopio o il cannocchiale. L’opera
minacciava le basi del sistema tolemaico, poiché quest’ultimo non sarebbe
riuscito a spiegare le nuove realtà rivelate dall’osservazione.
• SAGGIATORE è un’epistola scientifica, indirizzata a un amico sacerdote per
rispondere al padre gesuita Grassi, che voleva confutare le teorie di Galilei sulle
comete. L’autore sostiene che lo scienziato nelle sue indagini debba attenersi
all’esperienza derivata da dati sperimentali; inoltre distingue tra qualità
oggettive (misurabili) e soggettive (non misurabili) di un fenomeno. Nell’opera
viene inserita una Favola per rendere più gradevole e convincente l’esposizione
del nuovo metodo scientifico, e anche la citazione letterale di molti passi della
Libra del padre gesuita Grassi. Quest’ultima inserzione permise a Galilei di
creare un dialogo di 2 voci contrapposte e di dimostrare l’inattendibilità
scientifica tramite l’indicazione di errori e contraddizioni.
• DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO è un dialogo in 4
giornate ambientato a Venezia, considerata il centro della vivacità culturale e
della libertà di pensiero. Tutto il dialogo è attraversato da una vena di ironia. Ci
sono 3 interlocutori, delineati come veri e propri personaggi, ognuno con la