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Al siciliano si attribuisce un merito maggiore rispetto agli altri dialetti, ma dal 1200
avevano scritto anche poeti bolognesi, umbri e toscani, che lo stesso Dante aveva citato
e cita. Ci sono due spiegazioni:
- Dante leggeva i poeti siciliani nei canzonieri toscani che circolavano: riportavano testi
di poeti siciliani e toscani. Le poesie siciliane sono smussate e rimodellate sul piano
fonosintattico del toscano. Dante non vede molta differenza fra il siciliano e la sua
lingua.
- Dante intende marcare la differenza fra la poesiaprecedente alla sua e la sua,
affermando che la precedente era marcata in modo più dialettale.
Il discorso linguistico letterario si fonde con quello politico: il trattato si basa
essenzialmente su questo.
La grandezza del siciliano è dovuta all'imperatore Federico II di Svevia e al figlio
Manfredi: sono stati regnanti di qualità che hanno riunito sotto di sé intellettuali di qualità.
Questo è storicamente vero, soprattutto per Federico II, uomo studioso e di lettere,
promotore della cultura e del sapere. Si contrappone un giudizio totalmente negativo sui
regnanti del tempo di Dante.
Ha appena affermato che il siciliano è superiore agli altri volgari, ma poi precisa che sta
parlando della lingua poetica: il siciliano quotidiano è una lingua di basso livello.
=> polemica nei confronti dei siciliani
=> superamento della dimensione locale, municipale
Nell'elenco dei poeti di Firenze mette Cino da Pistoia per ultimo, ma subito si affretta a
precisare che si trova in quella posizione non per il suo valore artistico. Se l'ultimo non è
l'ultimo, anche il primo non è il primo? Traspare già il dissapore con Cavalcanti?
Il modo di ragionare è tipicamente razionalistico, ovviamente nel suo genere e nel suo
tempo.
Rationabilius = maniera più razionale, più astratta, più teorica. Ciò che Dante non ha
trovato per via empirica, si propone ora di cercarlo per via empirica.
=> punto di rifermiento = elemento più semplice.
Il compito dei sapienti non era solo sapere, ma distribuire il sapere.
La lingua dei poeti commove, muove gli animi.
Dante utilizza la metafora dell'agricoltura: contadini = doctores eloquentes: estirpano le
cose che non vanno bene della lingua ed innestano e trapiantano dalle altre lingue.