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Giovanni Boccaccio

Genesini Pietro, Letteratura italiana 123, Padova, 2020 (1344-46), un poemetto che spiega l'origine dei due fiumi Africo e Mensola; il Decameron (1349-51), una raccolta di 100 novelle; il Corbaccio (1354-55 o 1365-66), una durissima invettiva contro le donne; il Trattatello in lode di Dante (1357), una biografia e logiativa di Dante, a cui si aggiunge il commento dei primi 17 canti dell'Inferno.

La vita. Giovanni Boccaccio nasce a Certaldo nel 1313. Nel 1327 segue a Napoli il padre, che lavora alle dipendenze della Compagnia dei Bardi. Qui contro la volontà paterna trascura la pratica della mercatura e si dedica allo studio del diritto canonico. Frequenta lo Studio napoletano, dove tra il 1330 e il 1331 insegna Cino da Pistoia, il poeta amico di Dante.

La poetica. L'opera di Boccaccio si inserisce nel contesto politico, culturale ed economico di metà Trecento.

Le opere di questo periodo sovrappongono temi to: la borghesia finanziaria e commerciale italiana edclassici a motivi cortesi. Cerca di inserirsi, ma senza europea vede arrestarsi quello sviluppo economicosuccesso, tra la nobiltà della corte angioina. Resta a iniziato dopo il Mille; le epidemie sfociano nella pe-Napoli fino al 1341, quando il fallimento della Com- ste nera del 1348-51; la cultura e la politica conosco-pagnia lo costringe a ritornare a Firenze. Qui svolge no una involuzione e ritornano a posizioni conserva-qualche incarico diplomatico per la città. I tentativi di –trici. Boccaccio si forma alla corte angioina unatrovare una sistemazione economica prima a Ravenna corte legata a valori tradizionali, costantemente in po-(1345-46), poi a Forlì (1347), infine a Napoli (1348), –lemica con la Chiesa e fa suoi gli ideali nobiliari,dove vorrebbe ritornare, falliscono. Nel 1349-51 scri- che poi propone nelle sue opere. Egli si schiera reci-ve il Decameron.

la sua opera maggiore. Nel 1350 samente con la nobiltà e con la monarchia angioina, conosce Petrarca, che gli fa visita, mentre sta andan- che esprimono valori economici e sociali arretrati; non si schiera con la borghesia fiorentina, di cui egli fa pure parte, con i suoi valori di intraprendenza e di opere classiche, e diventa un punto di riferimento per rinnovamento. Nello stesso tempo inizia studi lettera- tutti quegli intellettuali che in quegli anni si orientano ri, che soddisfano i suoi interessi intellettuali ma che ferso interessi di carattere filologico-erudito. Porta lo fanno rimanere in condizioni economiche sempre alla luce gli Annali di Tacito, le Metamorfosi di Apu- precarie. Nelle sue opere, in particolare nel Decame- leio e diversi codici di Cicerone e di Varrone. Pro- ron, emergono alcuni motivi precisi: muove l’introduzione dello studio della lingua

greca a) lo studio ed il recupero del mondo classico, che nell'università di Firenze. Negli ultimi 10 anni di vita fanno dell'autore un anticipatore dell'Umanesimo lo scrittore assume atteggiamenti moralistici ed ha quattrocentesco; scrupoli religiosi, che lo spingono a condannare il b) il proposito di costruire una prosa volgare modella-Decameron. Le opere di questo periodo mostrano una ta sul latino classico; profonda evoluzione nell'autore: si ritira nei suoi stu- c) la produzione di una letteratura che propone valori di eruditi e preferisce l'uso del latino al volgare. Que- nobiliari, come la cortesia, la liberalità, la prodezza, esto nuovo atteggiamento fa di Boccaccio un anticipa- che ha nella nobiltà il suo pubblico privilegiato; tore dell'Umanesimo quattrocentesco. Nel 1363 Pe- d) il rifiuto di qualsiasi valutazione morale della real- trarca lo fa uscire da una crisi religiosa provocata da tà e del comportamento degli

individui.un frate che gli aveva preannunziato la dannazione eterna per le sue opere licenziose. Negli ultimi anni Boccaccio abbandona quindi l'idea dantesca di una letteratura impegnata sul piano politico e religioso, e la sostituisce con quella di una letteratura d'intrattenimento che celebra i valori tradizionali della nobiltà. I temi dominanti quindi non sono più il rapporto tra uomo e Dio, la salvezza dell'anima, e una visione trascendente dell'uomo. Sono invece quelli relativi al variegato mondo terreno e a quanto vi succede: i personaggi sono uomini e donne di tutte

le classi sociali, che vivono avventure amorose, spesso con un tono ironico e satirico. Tra le sue opere più famose ci sono il Decameron (1350-1353), una raccolta di novelle che si svolgono durante la peste nera a Firenze, e il De casibus virorum illustrium (1355-1374), una serie di biografie di personaggi famosi che sono caduti in disgrazia.

Boccaccio è considerato uno dei padri della letteratura italiana e il suo stile vivace e realistico ha influenzato molti scrittori successivi. Nonostante le critiche che ha ricevuto per la sua scrittura "licenziosa", le sue opere sono ancora lette e studiate oggi per la loro rappresentazione della società medievale e per la loro capacità di intrattenere e divertire.

Le classi sociali, rielabora la leggenda di Florio e di Biancofiore, due presentati realisticamente come sono, mentre cercano giovani che dopo varie peripezie coronano il loro sogno di soddisfare i loro desideri naturali o sociali e mentregno d'amore; il Filostrato (1336), ambientato durante vivono i loro valori di classe. L'autore scopre la vita terrena nella sua autonomia, e tale vita ai suoi occhi risulta completamente separata da ogni tensione ultra-terrena. Egli racconta la vita terrena e la varietà umanità che presenta: i nobili, verso cui vanno costantemente le sue simpatie, il clero, criticato non per i suoi comportamenti immorali ma come

concorrenteDante; l'Amorosa visione, che cerca di imitare la Divina Commedia; l'Elegia di madonna Fiammetta (1343-44), un romanzo in cui la protagonista racconta in prima persona la sua storia; il Ninfale fiesolano.

Oltre alle classi sociali, che già caratterizzano gli individui, ci sono gli individui nella loro concreta realtà: quello che si è formato a contatto con l'esperienza e quello che si è formato a contatto con i libri.

Nell'Introduzione alla quarta giornata lo scrittore giustifica la sua opera e il suo amore per le donne. Si dimentica però di dire che con le donne gli andava sempre male e che persino una vedova lo ha respinto.

Ser Ciappelletto, I, 1

L'ideologia filonobiliare dell'autore si stempera quindi nell'attenzione disincantata che egli dimostra verso la realtà. In sintonia con la scoperta della realtà, Riassunto. Musciatto Franzesi, un ricchissimo mercante, deve lasciare la Francia e ritornare in Toscana per desiderio di papa Bonifacio VIII. Prima della partenza pensa quindi di sistemare i suoi affari. A tutti trova una persona a cui affidarli, tranne che per uno: la riscossione di crediti fatti a dei borgognoni, gente litigiosa e sleale. Alla fine si ricorda di ser Ciappelletto, un uomo che poteva essere all'altezza della malavita.

Il Decameron. Boccaccio scrive il Decameron nel 1349-51, quando a Firenze infuria la peste. Egli immagina che dieci giovani (3 uomini e 7 donne) si ritirino in una villa fuori della città e si

raccontino 10 vagità dei debitori. Lo fa venire e prende accordi con novelle ogni giorno per 10 giorni. Le novelle quindi lui. Ser Ciappelletto era da Prato e faceva il notaio. Si sono cento. Ogni giorno è eletto un re o una regina, preoccupava con la massima cura di fare atti notarili che stabilisce l'argomento delle novelle. L'ultima novella di ogni giornata è di argomento libero; sono pur di argomento libero le novelle della prima e della nona giornata. Le novelle sono collegate fra loro dalla cornice costituita dai 10 giorni durante i quali i giovani si intrattengono piacevolmente per sfuggire e per dimenticare la peste, per

Vivere nobilmente nonostante le donne come i cani amano il bastone. Avrebbe rubate la presenza della peste. Gli argomenti delle novelle sono vari: la beffa, la battuta di spirito, l'intelligenza, le elemosine. Era golosissimo, grande bevitore ed an-l'avventura, l'amore a lieto fine, l'amore tragico, che baro. Insomma era il peggiore individuo che mai l'astuzia ecc. Il pubblico a cui lo scrittore si rivolge è quello borghese di Firenze, ma idealmente è un pubblico nobile, che è profondamente legato ai valori nobiliari del passato e allo stile di vita praticato alla corte. Lo scrittore è di estrazione borghese; tuttavia fa nulla valgono gli usurai fiorentini. Qui incomincia a riscuotere i crediti con le buone maniere, quasi si riservasse in seguito il ricorso alle cattive. All'improvviso però si ammala. Ate.

interventi dei medici fatti venire daiinteramente sua l'ideologia nobiliare e abbraccia sen- due fratelli, perché ormai è vecchio ed ha il fisico mi-za incertezze questa classe sociale. Egli usa un lin- nato da una vita dissoluta. I due usurai perciò si pre-guaggio concreto e realistico, e pone le basi per la occupano: non possono allontanarlo di casa dopo a-prosa italiana. Oltre all'ideologia nobiliare nell'opera verlo fatto curare con sollecitudine, perché i borgo-compaiono anche un grande amore per le donne e la gnoni li avrebbero biasimati. Tuttavia, se restava, erapolemica contro i costumi corrotti del clero. Per il re- vissuto così malvagiamente che non si sarebbe volutosto l'autore non dà mai alcuna valutazione morale, né confessare; e, anche se si fosse confessato, per i suoipositiva né negativa, dei suoi personaggi. Ser Ciap- gravissimi peccati nessuno l'avrebbe assolto. Così sa-pelletto,l'uomo più malvagio che forse è mai esistito, rebbe stato sepolto in terra sconsacrata. I borgognoniè apprezzato perché in uno scontro d'intelligenza vin- li avrebbero accusati di ospitare gente non di
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Publisher
A.A. 2020-2021
747 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Appuntomaster di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ficara Giorgio.