Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 32
Letteratura Italiana Pag. 1 Letteratura Italiana Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura Italiana Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura Italiana Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura Italiana Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura Italiana Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura Italiana Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura Italiana Pag. 31
1 su 32
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L'isola (402)

Ha un significato inquietante. Costruzione misteriosa.

Omissione del soggetto: vengono descritte azioni in terza persona, ma non sappiamo da chi vengono compiute.

Errando: non sappiamo se si riferisce al soggetto che agisce nella prima strofa, o a un altro.

Distillavano... di dardi: arrivano dei dardi che filtrano tra i rami.

Pigra: aggettivo dal richiamo virgiliano.

Appisolate: verbo ungarettiano.

Pastore: è il soggetto di tutto il componimento? Non possiamo saperlo.

Poesia piena di situazioni intermedie: l'ora è quella tra il giorno e la sera, le pecore appisolate ma non addormentate, pastore con fioca febbre.

Situazione bucolica, virgiliana. Pigro richiama la peregrinazione di Enea.

Anziane selve: sono molto rigogliose, fanno molta ombra, e per questo sembra che sia sempre sera (sera perenne).

A una proda: il soggetto approda sull'isola, come Enea.

Il mistero della poesia è il continuo andare dal concreto verso l'astratto, una percezione

concretache finisce nell'astratto.

Fioca febbre: percezione lievemente febbrile dell'esistenza.

Vincenzo Cardarelli

Recupero della classicità. Per questa riscoperta, Cardarelli si rifà a Leopardi, assumendolo come maestro di stile.

Alla Morte (380)

Serenità di fronte all'argomento = risoluzione in poesia di quello stile classico che Cardarelli riprende.

Chiarezza espositiva, che per Cardarelli è una delle caratteristiche che devono contraddistinguere la poesia: chiarezza e univocità dei significati.

Poesia atemporale: dal punto di vista tematico, una poesia del genere sarebbe stata possibile in qualsiasi epoca.

Prende un tema antichissimo della poesia e lo rende con rassegnata saggezza: la morte è inevitabile.

Annuncia il tema già dal primo verso.

Siffatto viaggio: morte come viaggio, una similitudine universale.

Poi che: arcaismo; non significa "perché", ma "dal momento che".

L'amante traditrice:

la vita. La morte e la sposa fedele che subentra all'amante traditrice: la vita è amante traditrice perché alla fine ci lascia, mentre la morte è in eterno. Partimmo senza commiato: riprende l'immagine della stazione.

Adolescente (370)

Inno alla giovinezza, all'adolescenza.

Tratti stilistici di Cardarelli che conferiscono alla poesia atemporalità (in ciò consiste il suo ritorno alla classicità):

  • lessico che fa riferimento a scelte non contemporanee, proprio perché deve togliere importanza al tempo, rendendo la poesia universale.
  • interferenza, durante lo svolgimento della poesia, di considerazioni moralistiche, come se nel componimento fossero inseriti dei proverbi, che rendono la poesia universale e atemporale.
  • allusività religiosa, rimando a fatti religiosi, anche se non propriamente cristiani, ma sembrano più delle invocazioni agli dei pagani.

Carne spogliata: percezione carnale dell'adolescenza, in cui

è assente il sentimento del peccato. Questa assenza del peccato è un sentimento pre-cristiano. Grazia: se c'è grazia c'è assenza di peccato. La carne nuda e la grazia sono indici di naturalezza. Ti recludi nell'attenta veste: si copre con una veste che è quasi un'armatura. Non sai: inconsapevolezza, che è un tratto di naturalezza. Ti veggo: arcaismo, che produce un clima classico. Riferimento alla tradizione poetica, segnale di classicità. La vertigine mi si porta via: non c'è assenza di emozione, solo che l'oggetto che causa questa emozione è distante, una distante incolmabile. Sei... pienezza: descrizione della fisicità dell'adolescenza. Carne che appena sopporta la tua pienezza: si sta compiendo la maturità fisica. Chiara descrizione della fisicità, ma linguaggio poetico controllato, misurato. Come... rondine: similitudine, ma il campo semantico del comparato è.

Lontano da quello del testo.

Letteralità: tratto della poesia classica, per cui tutto viene esplicato attraverso il testo. Per questa una similitudine del genere risalta nella poesia, poiché è rara. Questa similitudine permette di percepire uno stacco lirico.

La tua pupilla: l'immagine dell'occhio della rondine era un'allusione alla pupilla di lei.

Nel corso della poesia, il poeta indugia sulle caratteristiche singole di lei: prima i capelli, poi gli occhi, poi le labbra → fa riferimento alla tradizione poetica (ad esempio, in Petrarca, Laura non appare mai nella sua interezza, ma sempre a pezzi).

Mani bianche: in poesia, le mani delle donne sono sempre bianche. Allusione al candore e all'innocenza. Fa parte di una serie di cose codificate in poesia che non ha nessun riferimento all'esperienza diretta.

Non sanno le mani.... dei contatti: la mano è bianca perché non conosce peccato.

E vago: in senso leopardiano, cioè

bello.

Nel cuor dell'uomo: astrazione, generalità.

Bocca di sorgiva: fonte → acqua pura → purezza.

Un pescatore di spugne: uno che cerca cose ordinarie.

In questa parte il poeta inizia ad attingere allo stesso campo semantico, quello dell'acqua (sorgiva, spugne, perla), e il linguaggio si addensa.

Grazia e fortuna: la grazia è un concetto legato al campo religioso, la fortuna no, è legato al campo laico.

Il geloso Iddio: le ire degli idei. Passaggio pagano. Avrebbe dovuto dire "un" geloso dio, ma dice "il", e questo lo rende ancora più misterioso. Così l'articolo determinativo diventa più generico dell'articolo indeterminativo.

E tutto è così: semplifica ciò che c'è da dire, lo riduce al minimo, lo elementarizza.

Fiamma: riprende la fiamma nel volto di lei.

Come fiamma si perde nella luce: sembra un verso del Paradiso di Dante, che è tutto costruito

sulle presenze della luce. Allusività tematica al Paradiso dantesco, che cogliamo grazie alla scelta dell'endecasillabo. I misteri... nulla: non c'è niente di davvero misterioso, dopo che lo si conosce. Il capriccio: il dio capriccio, una nuova divinità. Così la fanciullezza... essere cresciuto: presa di distanza da parte del poeta. Tratto classico e neo-pagano. La poesia di è costruita sull'inconsapevolezza dell'adolescente. L'Antinovecentismo

Nella poesia novecentesca possiamo distinguere due zone in conflitto tra loro:

  1. da una parte: una produzione dichiaratamente sperimentale, le avanguardie, il cui tratto stilistico è la sperimentazione. Avanguardia e sperimentazione, però, non vanno di pari passo: le avanguardie sono gruppi di artisti, mentre il tratto sperimentale può essere esercitato anche in maniera individuale. In Dante, ad esempio, si riscontra una sperimentazione nel linguaggio.

Sperimentazione:

qualcosa che va improvvisamente aldilà dello standard linguistico fino a quel momento codificato. Quindi Dante non è un poeta d'avanguardia, ma è un poeta sperimentale. Nella poesia del novecento riconosciamo un tratto sperimentale, che a volte coincide con l'avanguardia, a volte no. Tratti sperimentali in Ungaretti e Palazzeschi.

l'altro tratto della poesia del '900 si può definire classico (Cardarelli), o, come dice Saba, una "poesia onesta", senza trucchi linguistici, che non sia troppo misteriosa. Poeti antinovecenteschi: chiarezza poetica. Caratteristica essenziale della poesia chiara è che parole usate da sempre in poesia acquistano un valore nuovo, una forza nuova, come ce l'avevano all'origine. Un rimessa in evidenza di parole consumate. Caproni, ad esempio usa rime elementari, fondative. La pratica dell'antinovecentismo non è una prerogativa esclusiva della poesia, vale anche per la prosa.

(il riferimento assoluto di questa poetica elementare è Sillabari di Goffredo Parise).

Giorgio Caproni

Ultima preghiera (720)

Antinovecentista → rime semplici.

Moderno, ma richiami alla poesia del ‘200: componimento ispirato da Cavalcanti.

Poesia sulla madre morta. Per ricordarla ha scelto questo tono che avvicina: per comunicare con chi non c’è più si usa un linguaggio semplice.

Anima mia: linguaggio lontano → riporta le parole al loro significato d’origine.

Congedo: l’ultima strofa della ballata antica si chiama congedo. Lui però qui usa la parola in una maniera nuova.

Immagini quotidiane, che avvicinano il lettore alla poesia.

Fidanzato: parola démodé.

Umberto Saba

La prima edizione del Canzoniere è del 1921, a cui segue una seconda edizione nel 1945.

L’idea del Canzoniere è quella di un organismo poetico: non una semplice raccolta di poesie, ma un organismo con delle leggi interiori e con dei

rapporti fra le varie parti. Pare che l'idea del titolo sia derivata non da Petrarca, ma da Heine, quindi Canzoniere è inteso in un'accezione moderna. Maggiore condensazione dei significati nelle ultime parti dell'opera. Saba è uno dei riferimenti della tradizione antinovecentista. Chiarezza nella poesia. Idea ricorrente: anche nel momento di più assoluta perdizione è indicata la via del riscatto, della salvezza. Idea che si può definire religiosa. Alcune sue poesie posso essere lette come francescane. Saba usa spesso la parola grazia. → permanenza del sentimento religioso nelle sue poesie. Pratica delle trite parole: il vocabolario di Saba è costituito di semplicità. Senso di religiosità laica che è comunione del sentire tutte le cose del mondo. Preghiera alla madre (221) Ieri in tomba... presenza: ti avevo dimenticata, oggi ti ripenso. Due momenti della vita, ricostruiti attraverso questo semplice contrasto. Abileo incauta: rapidità di esecuzione.
Pacificata in me: ambiguo.
Ove... l'anima fanciulla: costrutto latinizzante, classicheggiante.
Sì che l'ali: ha materializzato l'immagine dell'anima. (La mia anima perde le ali come una farfalla vicino a un lume).
Mesto: il sogno ha lo stesso aggettivo del viso della madre, quindi il sogno coincide con il viso della madre.
Vorrei regge farmi.
Come una macchia... annulla: vuole tornare a uno stato di naturalità, come la madre che era stata dimentica a lungo.
Prima fuga (222) - Cucina economica (223)
Nell'incipit di entrambe le poesie compare la parola vita.
Cucina economica (223)
Poesia chiara, ma in cui persistono delle ambiguità sintattiche.
Immensa gratitudine alla vita: religiosità, canto di ringraziamento.
Anima mia: nella tradizione poetica è un vocativo, e la tradizione moderna accentua questo tratto.
Questo però non è
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
32 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher effe_11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Manica Raffaele.