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IL SONETTO

Componimento il 14 versi endecasillabi, due quartine seguite da due terzine.

Inventato probabilmente da Giacomo da Lentini (caposcuola siciliano).

Inteso da Giacomo da Lentini come mezzo di scambio di idee e riflessioni.

L’Io lirico assume centralità. Viene usato per le tenzoni tra poeti.

La struttura delle rime può cambiare (GdL usa la rima alternata ABAB).

Amore è un(o) disio che ven da coreografia

Uno dei primi esempi di sonetto della letteratura italiana.

Sonetto in risposta su cosa sia l’amore: segue le indicazioni di Andrea

Cappellano; particolare enfasi sull’importanza degli occhi.

Essendo un tenzone, riprende le rime del sonetto a cui risponde (-ore).

Tenzone a tre:

Questione posta da Iacopo Mostacci (falconiere di Federico II): l’amore è

una qualità

Risposta di Pier delle Vigne e Giacomo da Lentini: l’amore è un ente

ontologico, accidente in sostanza (definizione di carattere aristotelico

impiegata anche da Dante).

Cielo d’Alcamo – Rosa fresca aulentissima

Rimatore i cui legami con la scuola siciliana sono stati a lungo discussi.

13

Rosa fresca aulentissima (Il Contrasto): sorta di parodia dei temi cortesi,

conservata solo nel codice vaticano latino 3793. Contrapposizione di forme

auliche e illustri della poesia siciliana a ambientazione comica.

Dialogo tra giullare e fanciulla, che infine cede alla corte del primo.

Fondo linguistico siciliano con alcune singolari introduzioni campane.

Forse destinato ad essere cantato con accompagnamento musicale.

Eccezionale dominio delle forme linguistiche e retoriche cortesia

Continue asimmetrie, mimica equivoca ed allusiva, sottile gioco di

esagerazioni, studiate riprese e ripetizioni, elementi del linguaggio basso.

Fine della lirica siciliana

Morte di Federico II nel 1250 → Seconda fase con Manfredi, che muore nel

1266 (battaglia di Benevento: sconfitta del versante ghibellimo, vittoria dei

guefi e Carlo d’Angiò, alleato del papa).

Stefano Protonotaro è l’ultimo esponente, scrive fino alla fine del 1300, ma

viene comunque a mancare il fulcro della scuola.

Età comunale – 1250-1390

Italia centro-settentrionale

Fattori di nascita dei comuni

Fattore politico: Imperatore abbandona progressivamente il controllo

• sull’Italia settentrionale a favore di zone più a nord → autonomia

Fattore economico: ripresa circolazione moneta → nascita di figura del

• mercante; → altra fonte di ricchezza oltre alla proprietà terriera –

scambi di merci nelle città

La città non è più mantenuta dalla campagna. Fenomeno dell’inurbamento.

Importanza del lavoro → nascita delle artes (maggiori e minori)

Il comune è politicamente autonomo, da impero e chiesa (detti gli universali).

14

La chiesa tenta di inserirsi nella dinamica tra comune e comune per avere

controllo dell’Italia centro-settentrionale → nascita fazioni Guelfi (fautori del

papa) e Ghibellini (fautori dell’imperatore).

Centri di diffusione della cultura:

- Monasteri → ordine domenicano, scuole conventuali

- Scuole laiche: il ceto sente il bisogno di acculturarsi per bisogno pratico

(stendere contratti, scrivere ricevute), per motivazioni politiche (i cittadini

governano), per motivi sociali (legittimazione del loro ruolo nella società, per

uguagliare i nobili al meno dal punto di vista culturale).

Nascita di un ideale comunale

Cortesia

Masserizia (capacità di gestire in modo oculato il proprio patrimonio)

Università (nate tra XI-XII sec) associazioni di studenti e docenti → danno

prestigio al comune

4 facoltà: arti, diritto canonico, medicina, teologia

Percorso di studi completato con la laurea (lauro simbolo della cultura)

Università più prestigiose:

Bologna – diritto e filosofia

Padova – filosofia

Napoli

Salerno – medicina

Parigi – Filosofia: testi di Aristotele mediati dall’interpretazione dell’arabo

Averroè; maestri: Alberto Magno, Tommaso d’Aquino che scrisse la

Scolastica (tutto è riconducibile a Dio; ragione = fondamento della fede)

Oxford – filosofia

Lingua: Latino: chiese ed università; volgare: scuole conventuali e scuole

laiche cittadine I poeti siculo-toscani (Poeti cortesi toscani)*

*Etichetta “siculo-toscani” piuttosto inesatta, meglio “poeti cortesi toscani”.

Toscana: violenti scontri guelfi-ghibellini portano a frequenti contatti con la

corte sveva → 1250-60s “trapianto” della lirica volgare siciliana in Toscana.

15

→ nuovo pubblico: pubblico comunale, aristocratico, legato ai gruppi dei

funzionari amministrativi → tematica municipale

Tematiche al di là di quella amorosa → nuovi contatti con poesia provenzale

Lingua: forme dialettali toscane, provenzali e latine – in modo spesso

confuso: no spirito programmatico della scuola siciliana.

Centri di questa poesia: singoli comuni, Siena, Lucca, Pisa, ma soprattutto

Bologna

Battaglia di Fossalta, Re Enzo, figlio di Federico II, imprigionato a Bologna.

Essendo un rimatore, si interessa alla poesia → momento di contatto tra

ambiente poetico siciliano e bolognese.

Trasmissione in forma scritta, ma sono giunti a noi solo i canzonieri.

Tre esponenti importanti a Bologna:

- Buonaggiunta Orbicciani da Lucca (1220-1290)

- Guittone d’Arezzo (n.1235)

- Guido Guinizzelli (+.1276)

Bonaggiunta Orbicciani da Lucca

Ambiente notarile bolognese. Contini lo definisce “trapiantatore dei modi

siciliani” → fu probabilmente uno dei primi ad adottare e rivisitare le tecniche

dei siciliani.

Tematica amorosa-morale → cantore della gioia amorosa → trobar leu

Per la prima volta utilizzata la forma della ballata (ripresa o ritornello).

Guittone d’Arezzo 1235-1294

Caposcuola (non riconosciuto da Dante e Cavalcanti), anche dal punto di

vista morale e religioso. 16

Poeta della leggiadria. Particolare rinnovamento artificioso dello stile,

aperto a tematiche nuove.

Poesia amorosa, civile e morale.

Poesia amorosa

Molto varia. Descrive l’alternarsi di gioia e dolore, esaltazione della donna

come fonte di ogni dolore ed ogni valore, capace di infondere nell’uomo tutte

le virtù.

Poesia civile

Padre camerlengo del comune di Arezzo → riflessioni sulla crisi della

borghesia e sugli scontri guelfi-ghibellini.

Lasciò Arezzo in volontario esilio prima della sconfitta guelfa (sua fazione) a

Montaperti → Ahi lasso, or è stagion di doler tanto: linguaggio solenne, forte

risentimento morale

→ lettere in prosa – prima manifestazione di una prosa d’arte volgare –

prediche scritte con scopi di edificazione morale e civile

Mutatio animi: Entra nell’ordine dei frati gaudienti, milites della fede. →

poesia religiosa

Circa 300 componimenti poetici, molti nel codice Laurenziano:

Parte di frate Guittone posta per prima; centralmente canzoni d’amore

cortese (86 sonetti); in conclusione ancora componimenti religiosi. Struttura

circolare.

Presenza del nome senhal della donna: Gioia

Descrizione dell’esperienza amorosa che termina con rottura

dell’innamoramento → donna considerata villana

Dante e Cavalcanti lo considerano ignorante, soprattutto filosoficamente

Tuttor ch’eo dirò “gioi” gioiva cosa

Continua replicatio, gusto della figura etimologica e dell’annominatio.

Gusto per l’artificiosità retorica NON è ricerca oscura o enigmatica: la

complicatezza è solo da un punto di vista espressivo.

Non c’è volontà di complicanza sintattica.

17

Componimento permeato dal senhal della donna (non c’è solo nel secondo

verso).

Or parrà s’eo saverò cantare

Testo che apre la sezione delle canzoni di frate Guittone.

Uno frequente della rima al mezzo e delle rime particolari (equivoche,

etimologiche, ricche etc)

L’amore NON è nobiltà d’animo, amore = follia, da respingere e fuggire.

Poeta non è chi canta d’amore, ma chi vuol cantare e valer bene.

Espressività lessicale, retorica artificiosa.

Ricerca anche nella sintassi.

NO sottigliezza e complessità d’ambito filosofico (eccesso opposto in

Guinizzelli)

Guido Guinizzelli (1240-1276)

Bologna, ambiente notarile ed universitario. Fu giudice. Muore in esilio a

Monselice.

Padre della poesia stilnovistica.

Inizia con stile guittoniano, approda poi in uno stile dolce e nuovo, ma ricco

di tensione intellettuale.

Bonaggiunta Orbicciani a Guido Guinizzelli

Cambiamento di stile e di maniera criticato da Bonaggiunta con ironia sulla

sapienza dell’ambiente bolognese (espressioni aristoteliche parodiate).

Accusa di rendere oscuro il dettato poetico (accura pesante per un giudice).

Guido Guinizzelli a Bonaggiunta Orbicciani

Risponde all’accusa.

Si apre con considerazione di carattere generale: l’uomo saggio misura i

propri passi e il prorpio atteggiamento.

18

All’accusa di presunzione: metafora uccelli: alcuni volano più in alto di altri,

Bonaggiunta non sa volare molto in alto.

La donna salutifera

Valore della donna e stupore per il suo manifestarsi.

Apparizione = forza benefica che elimina ogni pensiero negativo

Il suo splendore immobilizza l’amante.

Sguardo e saluto (saluto-salute) sono i due modi con cui la donna si rivolge

all’esterno.

La più alta espressione d’amore del poeta: la lode che egli fa di lei.

Al cor gentil rempaira sempre amore

Quasi manifesto dell’amore stilnovista.

Disputa sulla nobiltà (già in poesia trobadorica e Andrea Cappellano):

afferma stretta solidarietà tra Amore e gentilezza.

Amore e cuore gentile sono come due qualità della stessa sostanza e si

legano ad alcune qualità naturali, determinate dalle influenze che le forze

celesti esercitano sulla terra.

Autentico amore – riservato ai cuori gentili predestinati dagli influssi

celesti.

Gentilezza =/= nobiltà di sangue

La canzone ha una struttura solida fondata su ragionamento rigoroso →

connessione necessaria amore – cuore gentile.

Procedimento analogico tra elementi naturali con correlazioni stringenti dal

punto di vista concettuale.

Concetti della filosofia aristotelica (→ finezza filosofia ed intellettuale) e

termini metafisici della metafisica della luce (es Riccardo da San Vittore).

Stile piano, dolcezza, parole chiave ripetute in immagini legate alla gentilezza

e alla luce. 19

Argomenti strofe:

- corrispondenza amore – cor gentilezza

- fenomenologia innamoramento

- perché l’amore sta

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
53 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale_tvb_97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cabrini Anna Maria.