Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Letteratura italiana Cabrini Modulo D Boccaccio - Decameron Pag. 1 Letteratura italiana Cabrini Modulo D Boccaccio - Decameron Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Cabrini Modulo D Boccaccio - Decameron Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Cabrini Modulo D Boccaccio - Decameron Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Cabrini Modulo D Boccaccio - Decameron Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Cabrini Modulo D Boccaccio - Decameron Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana Cabrini Modulo D Boccaccio - Decameron Pag. 26
1 su 30
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

NONA NOVELLA (FILOSTRATO)

Messer Guiglielmo Rossiglione e messer Guiglielmo Guardastagno erano due nobili cavalieri di Provenza. A entrambi

piacevano le armi e amavano molto sfidarsi in gare o tornei. Nonostante abitassero molto distanti l’uno dall’altro,

Guardastagno si innamorò della moglie di Rossiglione e dopo diversi incontri fece in modo che questa se ne accorgesse. Lei,

conoscendolo, cominciò ad innamorarsene, e quando il marito se ne accorse, pensò ad una maniera per vendicarsi e

uccidere il rivale. L’occasione si presentò con un torneo in Francia. Rossiglione invitò Guardastagno ad andarci insieme.

Mentre Guardastagno si stava avvicinando al castello, disarmato ma accompagnato da due servitori, l’altro cavaliere sbucò

all’improvviso da un cespuglio, lo uccise e gli strappò il cuore. La sera, lo dette al cuoco affinché lo cucinasse e una volta

pronto la moglie lo mangiò di gran gusto. A quel punto il marito confessò alla moglie che quello che aveva appena mangiato

era il cuore del suo amato Guardastagno. La donna, in preda al disgusto e alla disperazione, si gettò dalla finestra e morì. Il

giorno dopo la cosa si seppe per tutto il paese e i due furono seppelliti insieme nel castello di Rossiglione.

Tema molto diffuso, presumibilmente di origine celtica, diffuso trafine 1100 inizio 1200 poi ripreso.

Tema legato a ragioni folkloriche ed antropologiche – Mangiare cuore del nemico per approfittare

della sua forza o mangiare cuore di chi è virtuoso per approfittare della sua forza.

Qui tema diverso, legato a tradizione poetica: che si riporta a rappresentazione nella concretezza

della cardiofagia sia a livello metaforico (cfr Dante cuore mangiato, offerta del proprio cuore a

Beatrice).

Stretto legame con tradizione cortese cavalleresca, perché spunto preso da "Vidas" e "Ragiò" di

Guglielmo Guardastagno. Rispetto alle "vidas" il racconto che Boccaccio fa svolgere a Filostarto

contiene delle differenze significative a partire dal fatto che Guardastagno non è rappresentato come

un poeta.

Alcuni particolari esrimono come Boccaccio volesse rendere questa narrazione in termini

problematici per quanto riguarda aspette del codice cortese cavalleresco.

In una redazione più ampia delle "Vidas", Guardastagno che viene ucciso dal marito della donna

amata, (Raimondo Rossiglioni nella tradizione, mentre qui tutti e due Guglielmo, come se ci fosse

una relazione a specchio), a cui viene tratto il cuore dal petto ed il petto viene fatto mangiare alla

donna amata che poi si suicida. Guardastagno e la donna vengono poi celebrati come perfetti

amanti, martiri dell'amore perfetto. Il sovrano d'Aragona ogni anno celebra una festa per i due

amanti posti nella stessa tomba. Nella novella di Boccaccio i due amanti sono posti nella stessa

tomba ma non c'è punizione dle marito assassino che scappa → elemento di differenza. Discorso

aperto per quanto riguarda torti e ragioni.

Tema nuovo: condizione del Rossiglioni rispetto alle fonti. Nelle fonti era un uomo prepotente al

contrario del Guardastagno e i due non erano sullo stesso piano ma Guardastagno era in rapporto di

vassallaggio nei confronti di Rossiglioni mentre qui sono amici.

La rappresentazione dell'ambiente cortese cavalleresco: stilizzato, come tipico di queste

rappresentazioni.

Parti di larga narrazione + parti dialogiche

Maggior parte delle novelle di questa giornata: finale tragico per uno o entrambi gli amanti. Non

sempre morte violenta.

[Nella cornice finale della scorsa giornata quando Filostrato ("abbattuto da amore") viene

incoronato fa un riferimento a Boccaccio autore che così l'ha chiamato "altrove".]

Cenno che fa presente al lettore da dove sono tratti i fatti racconati: comunicazione Boccaccio –

lettori intendenti, chiamati a ricordare vita di Guardastagno e farne un confronto col suo racconto.

Uomo valente e coraggioso → "Produomo"

Guardastagno infrange vincolo d'amicizia con Rossignori.

Ma per il resto codice cortese pienamente rispettato: Donna si accorge dell'amore dell'uomo, aspetta

di essere richiesa, alla richiesta segue la sua accettazione.

Excessus amoris che colpisce Guardastagno.

Svolta tragica in seguito all'operare "meno discretamente" → vengono meno al codice dell'amor

cortese che contempa il celare l'amore.

>> gelosia del Rossiglione > rappresentazione di sentimenti nella loro elementarità

Capovolgimento: da amicizia ad odio. Tanto era forte l'amicizia tanto è forte poi l'uomo.

Ma Rossiglione nasconde il suo odio.

Prima parte: narrazione essenziale e stilizzata.

Poi: narrazione più analitica.

Decisione di Rossiglione di uccidere Guardastagno. Prepara agguato nel bosco. Lo vede passare

disarmato insieme a parenti disarmati. >> atto gravissimo di sleatà; un cavaliere non può combattere

contro nemico disarmato, tanto meno può fargli un agguato → fellone

Cuore trasformato come "vivandetta", "manicaretto", preparato in una scodella di argento.

Tratti psicologici: Rossiglione non riesce a mangaire, donna fa una pausa dopo aver capito

Atto di accusa nei confronti del marito: avrebbe dovuto punire lei, non Guardastagno, perché non le

ha fatto forza, ha scelto liberamente.

Messer Gugliemo Guardastagno >> nome usato con disprezzo e rabbia da Rossiglione; con orgoglio

e celebrazione dalla donna

Suicidio: descrizione non solo dell'atto, ma anche del corpo sfracellato.

Non c'è commento alla novella → si lascia il lettore ad interrogarsi sui motivi dell'agire die

personaggi ed i punti critici: tradimento dell'amicizia e dell'amore.

Altro spunto per terribile paasto: Seneca, Tieste. Tragico pasto consumato all'insaputa.

Cuore rappresenta in sintesi l'amato, la parte più preziosa.

Filone parodico >> ribaltamento parodico del tema del cuore mangiato

Racconto 62 del Novellino, scritto prima del Decameron e facendo riferimento a fonti analoghe.

Ambientato in Borgogna. Messer Roberto, la sua contessa e le cameriere avevano un portiere

balordo, Baliante. Tutte le donne hanno una relazione con lui. Messere Roberto lo scopre, lo uccide

e fa fare una torta del suo cuore. Quando le donne lo scoprono, si vergognano e decidono di fondare

un monastero con un servizio particolare.

Dioneo: ha ascoltato i racconti di infelicità e vuole dare una svolta, che prelude la giornata

successiva. → racconto coico che mette insieme tutti gli elementi che erano stati usati a fine tragico

nelle altre novelle >> ribaltamento di questi elementi.

>> ribaltamento anche nel comportamento del personaggio femminile

QUINTA GIORNATA

Fiammetta incoronata sceglie come tema: Amori dall'esito felice

Contrapposizione a giornata precedente

# 9 Novella di Nastagio degli Onesti

OTTAVA NOVELLA (FILOMENA)

Un nobile ravennate, Nastagio degli Onesti, nonostante fosse ancora molto giovane, si ritrovò ricchissimo in seguito alla morte

del padre e dello zio; presto s'innamorò di una ragazza di un'ancora più nobile famiglia, quella dei Traversa, e per attirare la

sua attenzione, cominciò a spendere smisuratamente in banchetti e feste. La giovane però non si mostrò mai interessata

all'amore del ragazzo, e per questo lui più volte si propose di suicidarsi, di odiarla o di lasciarla stare, ma mai riuscì nei suoi

propositi. Vedendo che, seguendo questo suo sogno, Nastagio si stava consumando nella persona e nel patrimonio, i suoi

amici e parenti gli consigliarono allora di andarsene da Ravenna, in modo che riuscisse poi a dimenticare il suo amore

inappagato; il ragazzo, non potendo continuare ad ignorare questo consiglio, si trasferì a Classe, poco lontano dalla sua città.

Un venerdì all'inizio di Maggio, Nastagio, addentratosi nella pineta, vide una ragazza correre nuda e in lacrime, inseguita da

due cani che la mordevano e da un cavaliere nero che la minacciava di morte: lui si schierò a difesa della fanciulla ma l'uomo

a cavallo, dopo essersi presentato come Guido degli Anastagi, disse a Nastagio di lasciarlo fare in quanto, essendo in realtà

già morto per essersi suicidato, stava solo scontando la propria pena infernale, accanendosi su colei che disprezzando il suo

amore lo aveva portato a togliersi la vita. Rassegnatosi al volere divino, assisté allo strazio del corpo della giovane da parte

del cavaliere, al termine del quale i due furono costretti a ricominciare da capo il loro inseguimento, fino a fuggire dalla vista di

Nastagio. Il ragazzo decise allora di approfittare di questa situazione, e perciò invitò i propri parenti e la sua amata con i suoi

genitori a banchettare in quel luogo il venerdì seguente. Come Nastagio aveva previsto, alla fine del pranzo si ripeté la scena

straziante alla quale lui aveva assistito una settimana prima, e questa ebbe l'effetto sperato, infatti, la giovane Traversa,

ricordandosi di come aveva sempre calpestato l'amore che il padrone di casa provava nei suoi confronti, per paura di subire la

stessa condanna acconsentì immediatamente a sposare Nastagio, tramutando il proprio odio in amore.

Ambito cortese cavalleresco

Interessante anche per richiami danteschi

Lettore attento coglie che ci si trova in atmosfera dantesca per wquanto riguarda i nomi: Onesti e

Traversali; Guido degli Anastagi

Ravenna, antica città di Romagna

Tempo passato

Famiglia Traversari, nobile famiglia della Romagna del 1200, ricordata da Dante come anche

famiglia degli Anastagi (chi parla è Guido del Duca, famiglia degli Onesti); Purgatorio XIV le

famiglie nobili e cortesi della Romagna del tempo.

Ravenna: Paolo e Francesca (Inferno V)

Colpa: lussuria → <=> In Boccaccio la fanciulla dei Traversari non ricambia amore di Nastagio

perché si riteneva più nobile

Rischia di diventare uno "scialacquatore" in termini danteschi.

Gli amici gli suggeriscono di andarsene: fuga dall'amore, tema ricorrente.

Va a Chiassi, a pochi km da Ravenna, in una pineta.

Pineta di Classe per Dante è paragone dell'armonia del canto degli uccelli nell'Eden.

>> luogo con connotazioni edeniche

Alberi di Pruni >> eravamo in una pineta, il luogo si è trasformato

Cfr anima di Pier delle Vigne trasformata in Pruno.

Girone dei suicidi e degli scialacquatori

Gli scialacquatori corrono inseguiti da cagne.

>> da Eden a visione infernale

Metasomiglianza tra le due vicende.

Il rischio corso da Nastagio è riflesso nella vicenda di Guido degli Anastagi.

Questa pena infernale ha una durata fissa (non è eterna) >> ripreso da Jacopo Passavanti

Seminatori di discodia: dilaniati

Battuta maliziosa finale

Più rilevante se si pensa ad una delle matrici

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
30 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale_tvb_97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cabrini Anna Maria.