Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La struttura delle novelle nella seconda giornata
X, ragiona, parafrasando la di chi né liberalmente né magnificamente narrasse: tra le due esiste simmetria, in senso ascensionale una certa interpretabile anche come lo schema dellacommedia prevede.
Seconda giornata Fortuna lieto fine, Si raccontano avventure suscitate dalla ma tali da consentire un al quale talvolta concorre una virtù soggettiva: in alcune novelle il lieto fine accade arbitrariamente, senza che il protagonista faccia nulla, e novelle in cui, in una certa misura, il protagonista sfrutta l’occasione presentata dalla Fortuna per far accadere il lieto fine.
Vi è nelle novelle di esemplarità minima ma tutto si concentra sul diletto nel seguire una vicenda avventurosa, per questo motivo sono strutturalmente diverse da quelle della prima giornata: la vicenda ha bisogno di termini di spazio e tempo abbastanza ampi, tanto che, alcune di queste novelle con andamento romanzesco, sono dei veri e propri romanzi compressi in poche pagine (la vicenda).
Della VI novella occupa 14 anni, l'VIII ne occupa una ventina), altre solo una notte ma presentano comunque lo schema del viaggio, composto da alti e bassi.
Lezione 12
II giornata
(Continuo viaggio)
Il è la caratteristica fondamentale delle novelle della II giornata.
Dalle rubriche:
I novella
Martellino riesce a scampare alla morte fuggendo.
II novella
Il mercante viene derubato - la Fortuna lo aggredisce - e, nella seconda parte della novella, passa la notte presso una bella signora vedova e poi riesce a recuperare i suoi beni - la Fortuna lo grazia-. Viaggio da Este a Ferrara e ritorno.
III novella
Una famiglia fiorentina, Agolanti, impoverisce e si trasferisce in Inghilterra; infine uno di loro torna a Roma con un giovane abate che si rivela una principessa e lo sposa. Da Firenze all'Inghilterra e dall'Inghilterra a Roma, da Roma a Firenze e, infine, si ritorna in Inghilterra.
IV novella
La Fortuna provoca l'incontro e il conseguente naufragio ma poi fa sì che
Il naufrago si aggrappò a una cassetta di gioielli e venne salvato da una donna di Corfù; egli è partito da Ravello, dopo Corfù torna in Italia a Trani e poi ritorna a casa.
VI novella
Viaggio: Perugia - Napoli - Perugia.
VII novella
Ci sono due viaggi che si intrecciano:
- Della madonna (madre): Sicilia - Ponza - Lunigiana - Sicilia;
- Del figlio: Ponza - Genova - Lunigiana, dove si ricongiunge alla madre - Sicilia.
VIII novella
Alatiel
Viaggio di che da Babilonia dovrebbe concludersi in Marocco ma, nello spazio di quattro anni, raggiunge diversi luoghi per mano di molti giovani; poi viene restituita al padre.
Viaggio: Babilonia - Isola di Mallorca, poi torna indietro - Morea - Atene - Isola di Chio - Isola di Rodi - Cipro - Babilonia - Marocco.
Al padre racconta un altro itinerario: Babilonia - Provenza, nella quale aveva vissuto in un monastero - Cipro - Babilonia.
VIII novella
Tre viaggi diversi:
- Conte d'Anguersa;
- Figlia, Giannetta;
- Figlio, Perotto.
Francia - Londra -
Galles - Irlanda - Francia, ritorno di tutti e tre per strade diverse.
IX novella
Un uomo scommette sul fatto che sua moglie non lo inganni ma perde, lui ordina di ucciderla ma quella gli scampa. Viaggio: Genova - Parigi, luogo della scommessa - Genova - Alessandria per il marito; per la donna: Acri - Alessandria - Genova, ove vi torna col marito.
X novella
La novella di Paganino e Ricciardo.
Il viaggio ha sempre un ritorno, è circolare.
Le figure sociali della II giornata mercanti,
Sono varie: vi sono elementi marginali della società come Martellino, parecchi caso aristocrazia: particolare quello della famiglia Agolanti, due membri dell’alta madama che appartiene alla corte dei Caracciolo, la principessa Alatien e il conte d’Anguersa.
Tutte le classi sociali sono soggette al caso, più degli altri sicuramente i mercanti, i quali con la Fortuna devono fare i conti continuamente: i carichi che viaggiano sia per terra che per mare sono posti a mille rischi, questo
è anche il periodo nel quale nascono le assicurazioni. I personaggi in questione non possono opporsi alla Fortuna, talvolta quella li soverchia, possono assecondarla con l’esercizio del proprio ingegno: accade, talvolta, che i protagonisti contribuiscano al lieto fine con l’intervento personale.Dante
Per la fortuna non è mera casualità ma la rappresenta come un’intelligenza che, secondo il voler divino, muove le fortune terrene degli uomini, affinché loro stessi comprendano la solidità dei beni spirituali e la caducità di quelli terreni.
La rubriche danno più informazioni: nome in apertura e scheletro referenziale completo.
II novella: il viaggio di Rinaldo d'Asti
I motivi fondamentali non sono stati esposti dalla rubrica poiché è la novella stessa che chiede di essere raccontata: implica beni di religione, di sciagure e di amore - del quale non si era didattica amorosa, esplicitamente parlato -; sembra che sia
Una novella di come se appartenesse all'Ars Amandi: agli innamorati tocca dire il Padre Nostro di San Giuliano, protettore degli dei viaggiatori, pare si tratti di una novelletta che dovrebbe dare esempio dell'efficacia preghiera, con cui il fine del racconto non ha nulla a che fare.
Può essere suddiviso in paragrafi:
4-12: preparazione, incontro del mercante Rinaldo con un gruppo di masnadieri;
13-14: rapina;
15-18: arrivo di Rinaldo a Castel Guglielmo;
41-42: riconquista dei beni perduti e ritorno a casa.
Rinaldo di Asti da Bologna va a Ferrara e, cavalcando verso Verona, si abbatte nei masnadieri: elemento casuale della vicenda, Rinaldo non è imprudente ma non può sottrarsi alla compagnia e non può decifrare gli inganni verbali a lui rivolti; il suo carattere bonario forse gli impedisce di nutrire dei sospetti ma, anche se li nutrisse, i masnadieri sono di più.
Segue una versione popolaresca di dialogo: i masnadieri
chiedono quale sia la preghiera di protezione del mercante, egli risponde di recitare ogni mattina una preghiera a San Giuliano che lo ha sempre servito bene da una notte all'altra. I rapinatori ci scherzano su premeditando già la rapina, la quale si verifica e Rinaldo si rifugia a Castel Guglielmo in cui sembra andare tutto male: punto più basso della vicenda; continuando si manifestano gradualmente segni sempre più favorevoli: si ripara vicino un uscio e, San Giuliano, venendo incontro alle preghiere del mercante, dà inizio all'ascesa verso il recupero della sua posizione; infatti qui entra in scena la donna che viene incontro al mercante: una giovane e bella vedova, amante del marchese d'Este e, avendone un appuntamento, ha preparato una bella serata, alla quale il marchese non si presenta per un imprevisto. La donna fa raccogliere Rinaldo da una serva impietosita di lui ma, successivamente, è Rinaldo che, confortando la mostrando la sua.Vera personalità, ne viene attratta: adesso donna, si mostra come un bene mandato per lei dalla Fortuna. Desiderio passionale saggezza. Accanto a lei si trova la capacità di mantenere entro un ordine, così che questa cosa non si potesse presumere per alcuno positivo gli istinti: e fa uscire il mercante dalla porta sul retro. Supplemento di realtà. La Fortuna restituisce, ma qui vi è un'in cui si incontrano le qualità personali sia di Rinaldo che della donna, sulle quali prevale la ragione: l'appagamento amoroso rimane collocato nella sua dimensione di breve durata. Il Padre Nostro di San Giuliano nel mondo decameroniano serve, ma va in un'altra direzione rispetto alle altre preghiere dei santi: impianto esemplaristico ma svolgimento ironico.
V novella: Andreuccio da Perugia. Andreuccio da Perugia tre disgrazie in una notte viene colpito da mentre si trova a Napoli per comprare cavalli. Racconta Fiammetta, la novella può suddividersi in:
Presentazione anche caratteriale di Andreuccio:
- 4-54: primo accidente da parte di una giovane e bella donna siciliana
- 55-78: secondo accidente con un branco di ladri: disseppellimento di un arcivescovo
- 79-83: terzo accidente, come Andreuccio sia riuscito ad uscire dal sepolcro con un anello d'oro.
Andreuccio si presenta come un inesperto della vita al di fuori da Perugia; domenica sera in sul vespro, dall'oste suo informato la seguente mattina fu in sul Mercato: dovizia di particolari di Boccaccio. Andreuccio mostra la spacchetta di splendenti fiorini d'oro che aveva per comprare i cavalli e attira lo sguardo della giovane e bella siciliana che, però, non potrebbe farsi scattare la sua trappola se non si presentasse un caso straordinario: la fantesca di lei conosce Andreuccio. Sfruttando la conoscenza che quella aveva di Andreuccio e della sua famiglia, donna si finge sua sorella, nata da un amore extraconiugale del padre.
Dell'uomo che aveva mentre dimorava a Palermo; facendolo cadere in un sotterraneo e lasciandolo poi fuori casa, riesce a derubarlo. Tornando in albergo, Andreuccio incontra due malviventi, i quali, approfittando della sua disperazione, lo ingaggiano per un bel furto, dicendogli che avrebbe potuto recuperare molti più fiorini di quelli persi: volevano saccheggiare la tomba dell'arcivescovo di Napoli, Filippo Minutolo. Arrivati sulla tomba i due insistono affinché vi scenda Andreuccio mal'inganno imparando (sta dai suoi errori); trova l'anello col rubino ma non vuole consegnarlo ai ladri, quindi finge di non trovarlo, i due se ne accorgono e lo chiudono nella tomba. Il giovane non sa se per lui è meglio morire mangiato dai vermi dell'avello o uscirne vivo da ladro; ma trova l'occasione di uscire quando il prete, facendo visitare il luogo ai fedeli, si spaventa della sua presenza e fugge con gli altri lasciando il passaggio aperto.
Andreuccio vende l'anello e torna a Perugia.
Lezione 13X Novella della II giornata conforto(Dal paragrafo 15) Il viene successivamente descritto con un fuoco d'artificio di metafore licenziose. Condizione concreta e psicologica pienamente positiva della donna che è felice con Paganino, Ricciardo è invece molto infelice: viene a sapere dov'è la moglie, si reca a Monaco e viene riconosciuto dalla donna, la quale riferisce la visione a Paganino e lo informa di non voler tornare col marito. Ricciardo si mostra a a Paganino come amico e, infine, gli chiede di restituire la donna, cosa che il pirata acconsente perché sa che la donna ha già deciso. Incontro tra marito e moglie in casa di Paganino: Ricciardo rivolge parole amorose alla moglie, alle quali lei non finge di non riconoscerlo; risponde e fa addirittura sta così innescando una battuta c