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GERUSALEMME LIBERATA, CANTO I

Ottava 1- Dialettica tra Goffredo di Buglione e gli altri crociati: "compagni erranti" che devono essere ricondotti da Goffredo sotto i "santi segni"- Vanità dello sforzo delle forze infernali- Protasi discussa nelle lettere poetiche, proprio per la questione del ruolo di Goffredo e degli altri: presentare G. come protagonista assoluto oppure come nel Gierusalemme posti sullo stesso piano? poema che narra ad una molteplicità di azioni ma che devono essere ricondotte all'unità dall'auctoritas di Goffredo- Acquisto = conquista si parla dell'espugnazione di GerusalemmeLettera poetica XXII a Scipione Gonzaga- Importanza del vero (cronache, cioè il fondamento storico, di Guglielmo di Tiro), ma dal momento che è sembrato meglio dare molto anche ad altri personaggi Tasso riflette se cambiare la proposizione (ottava iniziale), cioè proporre prima i cavalieri e poi il

Formattazione del testo

capitano- Nuova protasi: l'arme pietose e i cavalieri i' canto (inversione soggetto-oggetto) = canto quello che i cavalieri operarono sotto la guida di Goffredo protasi che fa riferimento ad unamolteplicità è lecito a chi intende da cantar di molti- Riferimento ad Apollonio Rodio con le Argonautiche, in cui si narra l'azione di molti sotto la guida di Giasone- Riferimento ossessivo spesso presente nelle lettere di Tasso: folletti e demoni che gli facevano sparire i libri

Ottava 2 Maria Chiara Bergonzi- Invocazione alla musa perché aiuti il poeta: musa che risiede tra i beati cori del cielo e porta in fronte un'aurea corona di stelle mortali (in contrapposizione con caduchi allori, in struttura chiastica) - Ipotesi che questa musa sia riferita alla Madonna, poesia d'ispirazione sacra superamento dell'ambiguità presente nel Gierusalemme, con prima Dio e poi Febo- Ardore dell'ispirazione poetica, ma definito "celeste"

Cioè ispirato dal cielo- La poesia anche se si propone di dare precetti morali non può prescindere dal diletto, che nasce dall'inserimento di episodi nella trama centrale (che però soddisfino le condizioni)- Tema del verisimile: il poeta epico prende a fondamento la storia e la ri-narra nei termini del verisimile, con una forte inserzione della fantasia e dell'invenzione (ottava 6: non sono intercorsi sei anni ma solamente tre, ma Tasso amplia questo periodo perché è autorizzato a variare la storicità del vero sostituendolo con il verisimile)- L'alterazione della storia, che è non solo accettata ma anche richiesta, deve essere effettuata secondo un criterio di buon senso, senza cioè alterare gli elementi noti a tutti (cita un esempio dal Furioso) Ottava 3- Spiegazione con la quale Tasso giustifica agli occhi della Musa di aver adornato le carte di altri diletti- Tema del bifrontismo: le muse pagane che erano state

escluse nell'ottava precedenti rientrano in questa i lettori corrono più volentieri dove la poesia dà loro diletti (Trissino)- Tema del vero-verisimile: per fare poesia fondata sul vero bisogna mescolarlo al verisimile, enarrarlo in versi "molli", dilettevoli, che catturino attraverso il piacere l'attenzione del lettore- V. 5-8: similitudine presa dal De rerum natura di Lucrezio inganno che il poeta tende al suo lettore, ornando con molli versi il messaggio morale della poesia del veroOttava 4- Il poeta è autorizzato a parlare in prima persona durante l'invocazione al protettore, che è una richiesta di aiuto- Peregrino errante: Tasso riferisce a se stesso quel connotato di erranza riferito prima ai paladini, quindi Alfonso II è un nuovo Goffredo- In voto: riferimento di un credente alla divinità (ex voto), tema del voto che ha piena risonanza anche nella storia della crociata- Il poema è un voto,

come il voto di Goffredo nei confronti di Dio- Idea di una poesia che si fa anche profeziaOttava 5- Pacificazione interna del Cristianesimo, ricomposizione di tutte le eresie (religioni riformate)- Sintassi complessa (opposta a quella più essenziale ariostesca), con sospensioni per cui il verbo principale si trova alla fine Maria Chiara BergonziOttava 6-7- Breve flash back di ciò che era accaduto prima→- Fine dell’inverno, quando … inizio della narrazione con questo mirabile sguardo dall’alto di Dio- Iperbole per collocare la sede del trono di Dio: Dio è tanto più in alto rispetto alla parte più alta del cielo quanta è la distanza fra le stelle e il basso inferno (tema della verticalità)- Una – vista: enjambement espressivo che tiene insieme i due versi e marca il significato etimologico di “una”, ad indicare l’unità di DioOttava 8- Rassegna dei paladini cristiani, a cominciare da

Goffredo- Continuo timore di Tasso di incorrere nell'eresia: immagine di Dio che scruta gli affetti umani, vede i diversi stati d'animo dei paladini- Goffredo è infiammato dalla fede e dallo zelo, il suo unico obiettivo è di liberare il santo sepolcro

DISCORSI DELL'ARTE POETICA- Scritto poetico steso negli anni 59-60 e 61-62 (elaborazione del Rinaldo)- Opera incompiuta della quale rimangono 3 discorsi: INVENTIO, DISPOSITIO, ELOCUTIO (lingua e figure retoriche)- Tasso pubblica l'opera rivista ed ampliata quando a Napoli pubblica nel 1594 i 6 libri dei Discorsi del poema eroico- Discorsi dell'arte poetica: 3 discorsi giovanili- 6 libri dei Discorsi del poema eroico: opera della maturità, che guarda indietro a tutto il lavoro della Liberata e anche della Conquistata- Momento di confronto con se stesso dal punto di vista teorico in vista della ripresa del lavoro alla materia epica già iniziata con il Gierusalemme- Pubblicati nel 1587

insieme alle lettere poetiche, probabilmente senza l'approvazione dell'autore

Cronologia dell'opera (studi di Poma)- Poma cerca di proporre una cronologia per quest'opera, a cui anche Russo aderisce- I discorsi probabilmente sono stati scritti nel periodo del primo soggiorno padovano (Tasso era studente a Padova di diritto, anche se andava ad ascoltare le lezioni su Aristotele)- In questo periodo Tasso seguì un corso di Sigonio sulla Poetica di Aristotele, su cui molto si basano i discorsi, che in certi punti non fanno altro che tradurre la Poetica- Contemporaneamente Tasso lavora sulla stesura del Rinaldo- Stimoli ambientali e concreto travaglio creativo: stimoli che derivavano dal clima padovano ed al trovarsi in prima persona a lavorare su temi che lo portano a confrontarsi con le impostazioni teoriche della Poetica Maria Chiara Bergonzi- Mediazioni tra istanze diverse che spiega come mai Tasso abbia deciso di ripiegare su un'opera più semplice

Come il Rinaldo, non essendosi sentito in grado di completare l'opera sulla prima crociata- I discorsi, quindi, furono scritti a conclusione dell'esperienza padovana, dopo che aveva concluso il Rinaldo e con la volontà di ritornare al poema epico

Polemica scatenata dalla pubblicazione di Camillo Pellegrino del Carrafa o della poetica poesia (difesa del modello ariostesco) a Firenze nel 1884, poco dopo la nascita dell'accademia della Crusca

Orazio Ariosto (o Ariosti), discendente di Ludovico, che interviene a difesa del suo avo, ma senza attaccare Tasso

In risposta allo scritto di Orazio Ariosto, Tasso scrive un saggio intitolato Delle differenze poetiche per risposta al signor Orazio Ariosto- Afferma di non aver mai voluto attaccare Ludovico Ariosto, ma di aver voluto difendere innanzitutto l'operato del padre e poi il suo stesso operato

Moderni poeti: dialettica tra antico e moderno

Immagine del pellegrino che si trova ad un bivio e non sa quale strada imboccare

Si ferma a riflettere per decidere quale sarà la migliore. Tasso cambia opinione, tuttavia la sua direzione è sempre stata quella che si avvicinava agli antichi (Aristotele, Omero e Virgilio). Constatando che molte persone criticavano queste opinioni che per lui erano vere, ha voluto difenderle situazione paradossale: deve difendere le sue opinioni, nonostante siano quelle più in linea alla Poetica di Aristotele e ai modelli di Virgilio e Omero (che, quindi, dovrebbero essere condivise da tutti) Incipit dei discorsi dell'arte poetica- Scritti di Aristotele e Ars Poetica di Orazio (cercare un argomento adatto alle proprie forze)- Oratore: occasione per scrivere offerta dagli eventi- Poeta: può scegliere liberamente il proprio argomento

1. Inventio: trovare una materia che già di per sé in qualche misura segnata fin dall'inizio e capace di ricevere in sé la più eccellente forma che l'artificio del poeta

cercherà di introdurvi2. Dispositio: la disposizione di tale materia→3. Elocutio: aspetto linguistico e stilistico risorse stilistiche convenevoli alla materia (tema della coincidenza tra res e verba, secondo la dottrina classica, con la distinzione dei tria genera: alto, mediano, umile)- Il poeta deve valutare la sua materia e sceglierla in maniera tale che sia in grado di ricevere in sé tutta la perfezione che il poeta deve inserire nella sua poesia- L'argomento può essere inventato o se invece deve essere ricavato dalla realtà/storia: per Tasso l'opzione migliore è la secondaScelta dell'argomento storico (Pag. 4) Maria Chiara Bergonzi- Modalità espositiva tipica del sillogismo: fissa alcune verità generali/assiomi (cercare il verisimile), da cui si traggono conseguenze (è necessario fondare il proprio poema sulla storia)→ i successi grandi non possono essere incogniti- Il poeta epico deve scegliere unargomento storico perché se il lettore ha qualche dubbio che l'argomento che sta leggendo non sia fondato nella storia, il lettore non proverebbe tutti quegli stati d'animo (terrore, pietà, sospensione) che invece si provano di fronte a una vicenda storicamente accaduta. Intreccio che il poeta epico fa tra eventi sicuramente storici ed eventi fittizi. Il poeta deve, con la sembianza della verità, ingannare il lettore e non solo convincerlo che le cose trattate siano vere, ma sottoporle ai sensi così che creda di udirle e vederle (enargìa, evidenza) fondamento della scrittura di Tasso che fa spesso riferimento alla risorsa retorica dell'ipotiposi (mettere sotto gli occhi del lettore l'evento descritto). Anche se le favole (storie interamente inventate) piacciono al popolo perché sono nuove (favole di Boiardo e di Ariosto), tuttavia non bisogna pensare che una favola fi
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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariachiarabe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Pestarino Rossano.