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WILLIAM GODWIN "Romanzi giacobini"

L'idea che un romanzo ha il dovere di informare e illuminare, facendosi veicolo per realizzare le ragioni della verità e della filosofia, è in modo più o meno esplicito, il convincimento di Thomas Holcroft e William Godwin e di tutti quegli scrittori degli anni 90 del 700, che i loro antagonisti conservatori, anch'essi scrittori professionisti, del ceto medio, definiscono "giacobini". Anche se essi sono sostanzialmente pacifisti, sostenitori, in forme diverse, di una "rivoluzione delle idee", per lo più moderati e vicini in effetti alle posizioni dei Girondini francesi, che erano stati sconfitti dai giacobini. I loro scritti hanno origine da un atteggiamento ambivalente nei confronti della Rivoluzione francese e in parte anche di quella americana, comune a tutti: un atteggiamento che prevede di discutere e auspicare un cambiamento radicale della società, ma allo stesso tempo di affidare.

di volta in volta, all'individuo, piuttosto che a una profonda trasformazione del sistema e delle istituzioni, la realizzazione delle ragioni della giustizia. La personalità maggiore è quella di William Godwin (1756-1836). Filosofo e romanziere, è la figura che meglio di qualsiasi altra, testimonia l'evoluzione veloce delle idee e costumi in quel mezzo secolo di storia che va dal 1780 al 1830 circa. Nel 1793 esce la prima edizione di Enquiry Concerning Political Justice and Its Influence on Modern Morals and Happiness. L'opera ha un successo travolgente e, nonostante l'alto costo e la gran mole del volume, circola tra gli operai come pure negli ambienti intellettuali e letterari a Londra e in Irlanda. Nella Prefazione alla prima edizione Godwin attribuisce l'origine di molte sue intuizioni ai fatti recenti d'America e di Francia. La Rivoluzione francese l'ha convinto di quanto fosse auspicabile un governo più semplice. E proprio quella Rivoluzione,più di qualsiasi altra cosa, l'ha persuaso a scrivere la Enquiry, che è quindi un prodotto del dibattito morale e politico apertosi fra gli intellettuali inglesi in quegli ultimi anni. Anche secondo G, l'uomo è benevolo erazionale per natura, ma destinato a essere traviato dai governi e in genere dalle istituzioni politiche e sociali. Compito quindi del filosofo deve essere quello di promuovere la semplificazione e l'abolizione di ogni forma di governo e di ogni condizionamento sull'individuo, a eccezione dell'esercizio pedagogico della persuasione individuale. La tirannide delle nazioni avrà fine quando le nazioni stesse si scioglieranno per permettere la libera aggregazione di unità autonome, quelle "parrocchie" nelle quali non sarà più necessaria nessuna forma di istituzione politica. È una filosofia dell'ottimismo che trova consenso presso molti intellettuali, che credono di trovarenobile proprietario terriero. La trama ruota attorno alla scoperta da parte di Caleb di un oscuro segreto di Falkland, che lo porta a diventare vittima delle sue persecuzioni. Il romanzo mette in evidenza la corruzione e l'abuso di potere presenti nella società dell'epoca, sottolineando l'importanza della verità e della giustizia.Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html. ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1; Il testo formattato con i tag html è il seguente:

suo antagonista. Rappresenta l'uomonuovo, l'uomo medio, che vive nel proprio tempo e afferma le ragioni della virtù, del merito, della verità: lacuriosità, la qualità iniziale positiva che è all'origine di ogni ricerca e di ogni conoscenza, lo rende partipe di unaverità terribile che lo danna.

Nella trama, G attinge anche a tutti i temi ricorrenti nel romanzo gotico e in quello sentimentale, rimescolandolialla luce della propria meditazione filosofica, tanto che questa narrazione di "fuga e inseguimento" diventa alloraun grande contenitore di altri racconti:il Grand Tour italiano, l'incontro e la vita con i banditi, Emily, eroina sentimentale e il suo salvataggio dalle fiamme,il matrimonio forzato, il viaggio della speranza dalla campagna verso la città con l'immediata delusione, i processicon i tribunali e le carceri, i mascheramenti di Caleb a Londra e in Galles, la sua attività di scrittore.Caleb,

ebreo errante e testimone involontario, perseguitato dal sistema del privilegio sociale perché colpevole di aver inavvertitamente colto un terribile segreto, combatte instancabilmente la sua battaglia, non solo di individuo, per affermare pubblicamente, nella società, la verità. E il finale, pur nelle sue due varianti, conferma la consapevolezza acquisita da Caleb, che saprà di aver mancato il proprio obiettivo e comunque di essere venuto meno all'impegno della sua persuasione, per non essere riuscito a parlare davvero al suo antagonista, vittima del proprio giudizio.

JANE AUSTEN

Una delle figure di maggiore spicco nel contesto letterario inglese a cavallo dei due secoli è sicuramente Jane Austen (1775-1817).

Il suo esordio si ebbe con Northanger Abbey (iniziato nel 1798 ma pubblicato nel 1818).

La chiave metanarrativa costituisce una delle lenti privilegiate attraverso cui leggere l'opera di questa autrice, nella quale confluiscono e trovano una

Originaria e personale sintesi delle principali tendenze del romanzo settecentesco. Vissuta in piena epoca romantica, Austen è in realtà profondamente antiromantica nei temi e soprattutto nei modi, e decisamente più augustea nello spirito. Trascorre la sua esistenza tutta nel contesto di quella provincia inglese che proprio grazie alla sua scrittura conoscerà la propria definitiva consacrazione come spazio eminentemente letterario. Lei infatti deliberatamente sceglie di limitare il proprio orizzonte narrativo all'universo sociale da cui lei stessa proveniva, quello della gentry, la piccola nobiltà terriera. Privilegia la dimensione del quotidiano, fatta di situazioni minute, a prima vista insignificanti (un ballo, un invito per il tè), ma attraverso di esse ricostruisce la trama dei rapporti di classe e delle relazioni sociali che intercorrono fra gentry e grande aristocrazia terriera e nuovi ceti borghesi, in un contesto sociale dominato dalla

presenza ossessiva del denaro. Le sue comedies of manners sono autentici spaccati della vita morale del suo tempo.

Scritti negli anni in cui la rivoluzione industriale stava modificando per sempre il volto dell'Inghilterra e il paese era impegnato nelle guerre napoleoniche, i romanzi di Jane Austen apparentemente ignorano i grandi movimenti storici, ma in realtà della loro epoca rivelano contraddizioni e conflitti.

A segnare l'esordio "effettivo" della scrittrice nel 1811 fu Sense and Sensibility, frutto della revisione di Elinor and Marianne composto nel 1797. Dello stesso anno risale anche la stesura di First Impressions che verrà pubblicato nel 1813 con il titolo Pride and Prejudice. L'anno successivo pubblica Mansfield Park e nel 1816 Emma.

A un anno dalla morte usciranno Persuasion e Northanger Abbey (primo in ordine di composizione). Va aggiunto infine Sanditon, pubblicato anch'esso postumo, ma incompiuto.

Northanger Abbey rivela

immediatamente il carattere metanarrativo della scrittura austeniana, ponendosi come parodia di due dei generi di maggior successo della letteratura settecentesca: il romanzo sentimentale e il romanzo gotico. Del primo vengono fatti oggetto di parodia gli eccessi legati alla sensibility, contro cui alla fine del Settecento aveva rivolto le sue critiche la proto-femminista Mary Wollstonecraft, ma anche il "razionalista" Samuel Johnson, nella linea del quale sembra porsi Austen. Del secondo, invece, l'autrice segnala, mettendoli in ridicolo, i pericoli legati allo scatenarsi di fantasie morbose nella mente dei lettori e soprattutto delle lettrici. Sono queste fantasie a indurre la protagonista, Catherine Moreland, una volta giunta nell'abbazia restaurata in cui risiede la famiglia di Henry Tilney, il giovane di cui è innamorata, a percepire come ammantati di mistero gli avvenimenti comuni che vi hanno luogo e a spingerla a credere che addirittura vi possa essere.stato consumato un delitto.
Northanger Abbey è dunque un'indagine sul romanzo, sul rapporto fra autore, testo e destinatario, ma anche sul rapporto fra mondo fittizio e mondo reale.
Costruita su una serie di referenti ben riconoscibili, è un'opera che evidenzia gli echi letterari che la compongono e gli elementi extraletterari che vi sono impliciti.
Questa duplicità del testo, allo stesso tempo racconto e riflessione sul racconto, è resa possibile dall'uso della forma parodica, che consente la messa a nudo di convenzioni e artifici e contemporaneamente la creazione di un mondo romanzesco che viene analizzato nel suo farsi, permettendo, in questo modo, di porre in risalto lo scarto fra il mondo finzionale e quello reale.
Partendo dagli eccessi sentimentali e gotici, Northanger Abbey traccia un modello di Bildungsroman al femminile, disegnando un percorso interiore in cui vengono respinti illusioni e errori giovanili fino a conoscere e accettare la realtà.

realtà e in cui i drammi privati entrano in rapporto con il contesto sociale e culturale.

Il nucleo narrativo fondamentale del Bildungsroman è rappresentato dal racconto della storia di un personaggio lungo il complesso arco della sua formazione intellettuale, morale e sentimentale fra giovinezza e maturità.

Se nelle società pre-capitalistiche la giovinezza introduce l’individuo a un ruolo sociale che gli pre-esiste e che gli sopravvivrà, alla fine del Settecento le nuove regole del mondo capitalistico rendono aleatoria la continuità fra le generazioni e impongono una mobilità sociale prima sconosciuta.

La giovinezza viene così sottratta alla propria insignificanza per divenire l’età in cui l’individuo definisce la propria identità all’interno di un universo sociale mobile e in divenire, il Bildungsroman riflette questa nuova realtà e inaugura un nuovo paradigma che fissa nella gioventù.

la dei suoi protagonisti. In particolare, il romanzo "Orgoglio e pregiudizio" rappresenta un esempio emblematico di questo genere letterario. Nel corso della storia, la protagonista Elizabeth Bennet affronta una serie di sfide e difficoltà che la portano a crescere e a maturare. Attraverso i suoi errori e le sue esperienze, impara a superare i pregiudizi e a guardare oltre le apparenze. Il romanzo di Austen utilizza una narrazione dettagliata e ricca di dialoghi per esplorare i temi dell'amore, della classe sociale e della morale. Le relazioni tra i personaggi sono complesse e sfumate, e il lettore viene coinvolto emotivamente nella storia. La scrittura di Austen è caratterizzata da un umorismo sottile e da una critica sociale acuta. Attraverso i suoi personaggi e le loro interazioni, l'autrice mette in luce le ipocrisie e le convenzioni della società dell'epoca. In conclusione, il romanzo di formazione di Austen rappresenta una parte significativa della sua produzione letteraria. Attraverso la storia di Elizabeth Bennet, l'autrice esplora temi universali come l'amore, la crescita personale e la lotta contro i pregiudizi. La sua scrittura vivace e la sua critica sociale rendono i suoi romanzi ancora attuali e apprezzati dai lettori di oggi.
Dettagli
A.A. 2021-2022
80 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GiuliaGaspari99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Pepe Paolo.