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La storia di Apollonie e Clésinger
Mosselman intendeva conservare l'immagine della sua amante e domandò a Clésinger di farne un'ascultura. Anglaé inizialmente rifiutò, ma alla fine cedette. Nel 1847 Clésinger espose il busto di Apollonie: "la donna punta dal serpente". Attorno al busto vi fu sempre folla. Clésinger ne fece diverse copie. L'originale è ora esposta al Louvre.
Théophile Gautier (soprannominato da Baudelaire "poeta impeccabile", e bibliotecario della principessa Mathilde) scrisse diverse lettere scabrose alla Présidente e le dedicò uno dei poemi più sensuali: "Smalti e cammei". Apollonie fu soprannominata La Présidente da Théophile Gautier.
Mentre Gautier scriveva di lei, Baudelaire l'adorava in segreto. L'aveva incontrata per la prima volta all'hotel Pimondan. La bontà e la gioiosità di Apollonie l'avevano incantato. Scrisse a sua insaputa.
una certa insistenza di sposarla, ma lui rifiutò categoricamente. Nonostante ciò, Apollonie rimase al suo fianco, sostenendolo e incoraggiandolo nella sua carriera letteraria. Baudelaire, nel frattempo, continuava a scrivere e a pubblicare i suoi poemi. La sua opera più famosa, "I Fiori del Male", suscitò molte polemiche e fu addirittura censurata per la sua audacia e provocazione. Nonostante le critiche, Baudelaire non si lasciò scoraggiare e continuò a esplorare temi tabù come la morte, la sensualità e la decadenza. Apollonie, nel frattempo, si dedicava alla sua carriera di attrice teatrale e si guadagnava da vivere con il suo talento. Nonostante la loro relazione fosse ormai solo di amicizia, Apollonie rimase sempre una presenza importante nella vita di Baudelaire. Nel 1866, Baudelaire morì a causa di una malattia. Apollonie fu devastata dalla sua perdita e scrisse una lettera commovente in cui gli dichiarava il suo amore eterno. Nonostante le difficoltà e le diversità che avevano caratterizzato la loro relazione, Apollonie rimase sempre legata a Baudelaire e alla sua arte. La storia di Charles Baudelaire e Apollonie Sabatier è un esempio di un amore complicato e tormentato, ma anche di una profonda amicizia e comprensione reciproca. Entrambi hanno lasciato un segno indelebile nella storia della letteratura francese, dimostrando che l'amore e l'arte possono coesistere e influenzarsi reciprocamente.Dolcezza notizie sulla sua salute, lo incoraggiava a rinunciare all'oppio, e a scrivere il dramma "La vergogna". I rapporti tra i due divennero tranquilli, sicuri e affettuosi. Apollonie cercò di aiutarlo quando i tribunali volevano censurare per immoralità "I fiori del male". Ma Baudelaire aveva lasciato la via Frochot e i due si vedevano meno spesso. Quando Baudelaire morì, Apollonie era sul lago di Como: non assistette alla sua morte, né alla sua sepoltura.
Non vanno dimenticati altri due ammiratori di Apollonie: Flaubert ed il romanziere Ernest Feydeau, il cui romanzo "Silvia", pubblicato nel 1861, fu ispirato dall'amore tra Baudelaire e Apollonie. Il romanzo termina con il matrimonio tra l'eroina Sylvie (che somiglia molto a La Présidente: dolce e indulgente, non si lasciava spaventare anche dalle conversazioni più serie, una di quelle rare donne da cui gli uomini si sentivano liberi sia.
intellettualmente che sentimentalmente; nel romanzo Sylvie indossava anche il vestito che Apollonie aveva nel suo ritratto) e il poeta Anselme Schanfara (ispirato invece a Baudelaire: estremamente timido, solitario, sarcastico, amante dell'amore).