vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Baudelaire. Guys è un pittore di professione, ma viene descritto principalmente come un
osservatore della vita urbana e moderna. È un uomo che ama vagare per le strade della
città, osservando la gente, gli eventi e gli oggetti che lo circondano con uno sguardo acuto e
penetrante.
Baudelaire considera Guys come un vero e proprio artista della vita moderna, in quanto la
sua arte consiste nell'osservare e catturare la vita quotidiana urbana nei suoi dipinti. Guys
riesce a catturare l'essenza della modernità attraverso la sua opera, rendendo in modo
vibrante e autentico l'atmosfera e le emozioni della vita nelle strade.
Il personaggio di Costantin Guys funge da punto focale attraverso cui Baudelaire esprime la
sua visione della modernità e della vita urbana. Attraverso le riflessioni di Guys e le
descrizioni dei suoi dipinti, Baudelaire offre una profonda meditazione sulla natura dell'arte,
della bellezza e della vita stessa nell'ambiente urbano del XIX secolo. Guys rappresenta
quindi non solo un pittore, ma anche un filosofo e un testimone della sua epoca.
Baudelaire definisce l'artista come un osservatore perché ritiene che la capacità di osservare
e cogliere la realtà sia fondamentale per la creazione artistica. L'artista moderno, secondo
Baudelaire, non deve limitarsi a copiare passivamente la realtà, ma deve essere in grado di
penetrare oltre le apparenze superficiali e cogliere la vera essenza delle cose.
L'osservazione attenta e profonda del mondo circostante consente all'artista di catturare i
dettagli, le sfumature e le emozioni che caratterizzano la vita moderna. Questo
atteggiamento di osservazione consapevole permette all'artista di trasformare la realtà in
opere d'arte significative e rilevanti per il loro tempo.
Inoltre, Baudelaire credeva che l'artista dovesse essere un testimone della sua epoca, uno
che fosse in grado di rappresentare le condizioni e le sfide della società moderna attraverso
la sua arte. Pertanto, definire l'artista come un osservatore sottolinea l'importanza della sua
capacità di percezione e interpretazione nel processo creativo.
Nel "Pittore della vita moderna", Baudelaire parla della moda come di un elemento
fondamentale della vita moderna, che riflette non solo i gusti estetici e le tendenze del
momento, ma anche le aspirazioni, le ideologie e i valori della società. Descrive la moda
come un fenomeno in continuo mutamento, caratterizzato da un ciclo di innovazione e
obsolescenza rapido e incessante.
Baudelaire considera la moda come un'arte in sé, in grado di influenzare non solo
l'abbigliamento, ma anche il comportamento, la cultura e la psicologia delle persone. Egli
osserva che la moda ha il potere di trasformare e migliorare l'aspetto delle persone, di
riflettere la loro identità e di comunicare messaggi sociali e simbolici. Rappresenta il bello
eterno di quell’epoca, è effimera quindi simbolo di modernità.
Quanto al trucco, Baudelaire lo vede come un elemento essenziale della moda e della vita
moderna. Il trucco, secondo Baudelaire, permette alle persone di creare delle maschere
attraverso le quali possono esprimere la propria identità e comunicare con il mondo esterno.
L’uomo per natura tende a fare male, il bene avviene attraverso l’arte, quindi artificio, quindi
il trucco serve per essere belli e atteggiarsi bene. La donna deve diventare come una
bambola ed essere piacente per l’uomo per diventare oggetto di seduzione.
Baudelaire parla di immortalare il transitorio perché crede che nell'effimero e nel transitorio si
possa trovare una bellezza autentica e significativa. Nella vita moderna, caratterizzata dalla
rapidità dei cambiamenti e dalla fugacità delle esperienze, l'artista ha l'opportunità di
catturare momenti fugaci e renderli eterni attraverso la sua arte.
Questo concetto si collega alla sua idea di modernità, in cui l'artista deve essere in grado di
cogliere l'essenza e la vitalità della vita contemporanea, anche nei suoi aspetti più transienti
e effimeri.
Eva Futura
La prefazione del poeta simbolista Mallarmé, citata nel testo, introduce il romanzo "Eva
Futura" di Villiers de l'Isle-Adam, evidenziando l'importanza del dualismo presente
nell'opera, incarnato soprattutto nel personaggio di Edison e nel tema della creazione di
Hadaly. Villiers de l'Isle-Adam, seguendo una visione simbolista, intende trasmettere un'idea
di dualità attraverso il romanzo, evidenziando la sintesi tra il sogno e la beffa, due aspetti
fondamentali della natura umana.
Il romanzo si apre con l'introduzione del famoso scienziato Thomas Edison, figura di spicco
nel campo dell'innovazione tecnologica del suo tempo. Edison, noto per le sue invenzioni
rivoluzionarie, viene ritratto come un genio creatore ma anche come una sorta di stregone,
capace di immaginare e plasmare il futuro attraverso le sue invenzioni. Il suo rapporto con
Lord Ewald, descritto come un nobile finanziatore delle sue ricerche, evidenzia il tema del
debito e della gratitudine.
Il nucleo del romanzo si concentra sulla creazione di Hadaly, un'andróide femminile ideato
da Edison per soddisfare i desideri di Lord Ewald, innamorato di una donna reale, ma
insoddisfatto delle sue qualità emotive e intellettuali. Edison, infatti, propone la costruzione di
Hadaly come soluzione alternativa alla frustrazione di Ewald. Hadaly viene presentata come
un'entità quasi umana, capace di interagire e rispondere alle emozioni umane, ma priva
della complessità e delle contraddizioni proprie dell'essere umano.
Il personaggio di Alicia Clary, la donna amata da Ewald, rappresenta un ideale di bellezza
fisica, ma manca di profondità interiore e autonomia. Il desiderio di Ewald di possedere una
versione perfezionata di Alicia si materializza nella creazione di Hadaly, che diventa
un'emanazione dell'ideale femminile controllato e manipolato dagli uomini.
Il contesto storico e culturale dell'epoca, caratterizzato dalla diffusione dello spiritismo,
dell'illusionismo e delle nuove tecnologie, fornisce un terreno fertile per la riflessione di
Villiers de l'Isle-Adam sul rapporto tra scienza, magia e creazione artistica. Il romanzo si
situa al crocevia tra il progresso tecnologico e la dimensione metafisica, offrendo una visione
critica della società contemporanea e delle sue aspirazioni materiali e spirituali.
La figura di Edison, con le sue invenzioni rivoluzionarie, diventa un simbolo della potenza
creativa dell'uomo, ma anche del suo desiderio di dominio e controllo sulla natura e
sull'esistenza stessa. Hadaly, come incarnazione di un'idealizzazione della femminilità,
solleva questioni fondamentali riguardo alla natura dell'identità, della libertà e della moralità
umana.
In sintesi, "Eva Futura" di Villiers de l'Isle-Adam è un romanzo ricco di suggestioni
filosofiche, scientifiche e artistiche, che si interroga sulle implicazioni etiche e esistenziali
delle nuove frontiere della tecnologia e della creazione umana. La sua narrazione
avvincente e ricca di simbolismi invita il lettore a riflettere sulle sfide e le contraddizioni del
progresso moderno e sulla ricerca costante di un'idealizzazione della realtà.
Il testo evidenzia una serie di parallelismi e contrasti tra diverse opere letterarie e concetti,
partendo dalla figura dell'automa presente già nel romanzo di Mary Shelley, "Frankenstein".
In entrambi i casi, gli scienziati si pongono l'obiettivo di migliorare l'umanità: nel caso di
Frankenstein, attraverso la creazione di vita da un cadavere, mentre in "Eva Futura" di
Villiers, Edison crea vita in modo diverso. Mary Shelley mette in luce l'intolleranza verso la
diversità e la solitudine attraverso la figura della creatura, che subisce un processo di
corruzione e alienazione da parte della società. Diversamente, Hadaly rappresenta
un'assenza che non sa neanche di essere, essendo un'entità che può essere accesa e
spenta, quindi non può sviluppare un percorso psicologico come la creatura di Frankenstein.
Il testo di Mary Shelley si nutre di elementi gotici, assenti nel romanzo di Villiers, che invece
si concentra su critiche alla scienza positivista dell'epoca. In entrambi i casi, però, si riflette
sul concetto di deificazione dello scienziato, che tenta di superare i limiti umani e di creare
vita in modo artificiale, spesso suscitando dubbi e perturbazioni nei personaggi e nei lettori.
Il mito di Pigmalione è ripreso in entrambe le opere, evidenziando il desiderio dell'uomo di
creare una compagna ideale. Edison si pone come un moderno Pigmalione, desideroso di
superare i limiti umani e rendere immortale l'essere umano attraverso la creazione di Hadaly.
Il tema dell'ibridazione è presente attraverso il contrasto tra l'aspetto esteriore e l'interiorità
dei personaggi, come nel caso di Alicia, che appare come una costruzione ibrida, senza un
vero rapporto tra forma e spirito. Il perturbante emerge quando la somiglianza con la Venere
di Milo fa sorgere sospetti sulla sua natura, portando Edison a considerarla affetta da una
patologia.
Il concetto di simulacro e feticcio è presente nell'idea di Hadaly come un'entità
elettromagnetica, un simulacro perfetto di Alicia creato da Edison per soddisfare il desiderio
di Ewald. La dissezione del corpo di Hadaly nel testo funge da trattato anatomico, unendo la
macchina letteraria alla macchina umana in modo indissolubile.
In sintesi, attraverso le opere analizzate si esplorano temi quali la creazione della vita,
l'ibridazione tra uomo e macchina, la deificazione dello scienziato e il perturbante suscitato
dalla creazione di entità artificiali simili agli esseri umani.
Il quinto libro intitolato "Hadaly" si compone di diversi paragrafi, ognuno dei quali è dedicato
alla distinzione del corpo di Hadaly, un'entità artificiale creata da Edison per soddisfare il
desiderio di Ewald e impedirgli di suicidarsi. Nel primo paragrafo, Edison scioglie il velo nero
della cintura di Hadaly e descrive i quattro componenti dell'androide: il Sistema Vivente
Interno, il Mediatore Plastico, la Carnagione o carne artificiale e l'Epidermide o pelle umana.
Questa dissezione anatomica del corpo di Hadaly mette in luce la complessità della sua
costruzione e suscita dubbi in Ewald sul rapporto tra l'essere umano e la macchina.
Il romanzo "Eva Futura" si inserisce in una lunga tradizione letteraria che affronta il tema
degli androidi e dei ginoide, esseri artificiali simili agli esseri umani. Il concetto di sosia e
doppio, presente anche in altre opere letterarie e artistiche, alimenta il p