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La Barucci (Giulia Benini, 1837-1870)
Giulia Baneni, che fu famosa come "La Barucci" nacque nel 1837. Aveva occhi e capelli neri. Molto giovane, si trasferì da Roma a Parigi per fare fortuna.
Sembra che fu lanciata da M. de Danne (il "povero Amabile"), che le fece fare un bell'abito e la portò con sé in un ristorante conosciuto da mezzo mondo.
Nella sua cassaforte i gioielli erano sistemati per tipo: c'era un compartimento per i diamanti, uno per gli smeraldi, uno per i rubini, uno per le perle, uno per gli anelli, uno per gli orecchini e uno per i braccialetti di oro massiccio. Il suo tesoro all'epoca era stimato valere un milione di franchi. Di fronte al suo tesoro la Barucci manifestava una gioia infantile, ma non le passò mai per la testa di manifestare gratitudine per chi le aveva regalato tutto questo.
Fu attratta soprattutto dai militari. Inseguiva il suo amante del cuore con una gelosia tutta italiana, senza lasciargli un.
momento di libertà. Tutta la Parigi elegante conosceva il suo appartamento nella strada degli Champs Elysées n°124. Giulia non se ne serviva solo per accogliere i suoi amanti. Lo prestava alle donne di mondo quando avevano un incontro clandestino. Nei momenti liberi, riceveva delle gente molto conosciuta che le confidava segreti che lei custodiva con grande discrezione. In un vaso cinese vicino al camino conservava una montagna di biglietti da visita di membri della famiglia imperiale, di aristocratici e diplomatici di tutta Europa. Il suo appartamento era molto sontuoso: dopo la scalinata bianca con le balaustre ricoperte di velluto, la porta era aperta da un valletto in livrea che dirigeva i visitatori verso il grande salone. La Barucci viaggiava su un coupé rosso posato su un basamento sul quale erano state impresse la lettera "N" e la corona imperiale: testimonianza di una notte d'amore con l'imperatore. Sopra il suo letto la Barucci aveva una copiaDell'affresco di Raffaello "La Vergine delle Rocce". Una dama di camera, Sidone, provvedeva ai suoi desideri. Dopo l'Opera la Barucci invitava i suoi amici a cenare da lei e Sidone provvedeva alla cena per tutti. Anche le cene erano di un lusso eccessivo: vivande troppo ricche e troppo condite, salviette da tavola in pizzo, erano in grado di stupire anche persone abituate alle case principesche. A casa della Barucci si tenevano a volte grossi giochi. Nel febbraio 1863 scoppiò l'affare Garcia e Calzado. Garcia sfidò il conte di Miranda a baccarà e il suo amico Calzado lo sfidò al "rosso e nero". Ma Garcia fu accusato di barare. Si scoprì che le sue carte erano truccate per vincere a baccarà. Garcia fu condannato in contumacia a 5 anni di prigione. Calzado prese 18 mesi. Circolò la notizia che la Benini aveva partecipato alla truffa. Uno studente del Quartiere latino con cui ebbe un'infatuazione.
Rimase impressionato per i 15 giri di perle che la Barucci portava al collo. Quando fu invitata ad incontrare il principe del Galles presso la Maison d'Or, le fu raccomandato di essere convenevole e puntuale. Arrivò con 45 minuti di ritardo (fu presentata come la donna più ritardataria di Parigi) e si lasciò cadere il vestito "mostrando a Sua Altezza Reale ciò che aveva di meglio".