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Letteratura francese - Blanche D'Antigny Pag. 1
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Blanche D'Antigny

Nacque il 9 maggio 1840, figlia di un artigiano che amava sedurre e che scappò a Parigi. L'anno seguente la moglie lo andò a cercare con le sue 3 figlie. Marie Ernestine era molto vispa, adorava andare a cavallo in campagna e non fu molto contenta di andare a Parigi. La mamma cercò di farla entrare in una casa aristocratica. Si dice che fu la Marchesa di Gallifet ad accoglierla, facendo entrare la piccola nel convento di Oiseaux, dove apprese le buone maniere. Le piace la geografia e le scritture sacre, la musica religiosa che canta infervorata. Quando morì madame Gallifet fu ritirata dal convento e a 14 anni, la madre le trovò un impiego in un magazzino. Inizia ad adorare la seduzione, i profumi e le lunghe toilettes. Entra in un circolo infernale. Un principe cerca di farla entrare nell'alta società, ma si ammala e ritorna dalla madre. Lavora al circo di VER (vedete se questo nome esiste perché dai fogli non si capisce bene)...

che ho io non capisco la scrittura). Incontra un giornalista che la ingaggia e la fa entrare nelle piste di danza. Inizia a lavorare a teatro. A 18 anni era celebre ma rinuncia al teatro. Ha sempre avuto amanti molto ricchi che le davano 4000 franchi al mese. Nella sua casa aveva un letto a baldacchino, l'aria impregnata di ambra grigia. Si recava spesso a teatro. Un principe russo la portò alla maison d'or. Cambiò il suo nome. Il principe la voleva portare a San Pietroburgo per non avere il fastidio degli ammiratori. Non amava troppo la vita di Parigi. Nell'estate 1863 acconsentì ad andare a Wiesbaden, una delle maggiori città di moda. Si trasferisce a San Pietroburgo, nella residenza di Grand Morskoy dove accoglieva l'elite della società russa. Ma lei non poteva accontentarsi di un solo amante. Sedusse Mezentseff, il capo della polizia segreta, e il generale Levachoff, governatore della città, che voleva che si unisse.

Alla compagnia del teatro francese. Cosa che fece qualche settimana più tardi. La sua apparizione fu ben accolta. Dopo 4 anni il successo le aveva montato la testa. Andò alla rappresentazione di gala che chiudeva la stagione dell'opera con lo stesso vestito dell'imperatrice. Il giorno dopo ricevette l'ordine di andarsene dalla Russia. Nella primavera 1868 rientra a Parigi in un piccolo appartamento. Era sempre piena di gioielli. Cerca di nuovo il successo sulla scena. Prende lezioni di dizione e di canto. Si intrallazza critici e giornalisti. Debutta al Palais royale nel giugno 1868 e venne celebrata da Henry de Pene (controllate anche questo nome). Ebbe una relazione con Raphael Bischoffsheim, un banchiere. Vi furono anche persone che non la apprezzarono affatto. I suoi diamanti, la maggior parte, venivano da Madame La ferriere. Conobbe il compositore Jean Luc Hervè che cercava un'interprete per la sua operetta. Blanche rompe il suo contratto con

Il Palais Royale. Nel 1869 interpretò Languente ne "Il piccolo Faust" e diviene una stella nella scena parigina. Poi torna al Palais Royale. Si trasferisce in un palazzo dove i visitatori venivano accolti da 2 valletti; lampadari splendenti, un busto di Pierre La Grand ricordava i momenti d'oro di Sanpietroburgo, palme e fontanelle, tabacco esotico, ritratto di Blanche, nei bagni marmo di Carrara. Non si separava mai da un piccolo crocifisso d'oro, era molto religiosa e superstiziosa. Non conosceva il valore del denaro. Si accontentava di godersi la vita. Le sue due carriere, attrice e cortigiana, si mescoleranno dando prestigio all'altra. Aveva una lista con i nomi dei suoi amanti e il motivo per cui li aveva scelti. Ricevette lettere di minaccia dal popolo indignato, e si rivolse alla polizia. Ritorna a teatro. Nel 1872 è a Londra al Globe Theater; la parure che indossava aveva un valore di 3000 lire sterline.

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scaraffia Giuseppe.