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Tra i maggiori esponenti di queste scuole scoppiò la disputa per la paternità della simultaneità, a
scontrarsi furono: Apollinaire, Barzun, Jules Romains, Lacuzon e Beauduin.
A porre fine alla disputa è Apollinaire che riconosce anche se con riserve la paternità a Barzun,
dando però un grande riconoscimento a Cros.
Charles Cros è un personaggio poliedrico: scrittore, inventore e filologo, l’importanza della sua
figura è stata riscoperta da pochi anni a questa parte. Viene ricordato per aver progettato il
fonografo e per gli studi sulla fotografia a colori, che ha eseguito insieme al suo amico e umorista
Allais. Cros è stato in grado di esportare il procedimento scientifico in letteratura.
Prima si analizzava la figura di Cros come un indeciso che si è dedicato a troppi ambiti senza
eccellere in nessuno, ma tramite la poesia Inscripton (considerato il suo testamento poetico) si
capisce che tutti i suoi studi e le sue invenzioni erano rivolte tutte alla sua grande passione, la
Poesia.
Le sue opere più rilevanti sono i monologhi, qui si tratta spesso temi scientifici, utilizzando molto
umorismo e criticando la rigidità della scienza, non in grado di riconoscere un talento senza supporti
scientifici.
Con l’avvento del Futurismo e l’attenzione per il Fonema la fase della concentrazione raggiunge il
suo punto massimo. Si ha l’approdo all’avanguardia vera e propria che per essere definita tale deve
avere delle caratteristiche:
Abolizione dei settori operativi;
- Simultaneità;
- Sperimentalismo;
- Contestazione e rottura con passato, società e politica;
- Deve comprendere un gruppo di persone.
-
Il futurismo, che nasce ufficialmente con il manifesto del 20 febbraio 1909 di Marinetti pubblicato
sulla rivista le Figaro, si pone come obbiettivo il rinnovamento in tutti i settori dell’Arte, anche se la
breve vita del movimento ne impossibiliterà la realizzazione.
Nella Poesia Marinetti sintetizzerà le ricerche delle écoles per un linguaggio più immediato
(abolizione punteggiatura, l’utilizzo dell’analogia, distruzione della sintassi…), ma un’altra
innovazione riguarda i temi trattati e in particolare il disprezzo per il passato, un’idolatria del futuro
e la visione di guerra come “igiene del mondo”.
Il Teatro verrà sostituito dalle serate futuriste dove il gioco e la provocazione sono all’ordine del
giorno.
La Pittura risentirà inevitabilmente dell’eco del Cubismo e dell’Astrattismo e delle loro innovazioni
formali come il collage.
In contrapposizione al Futurismo e ai suoi ideali nel 1918 a Zurigo Tristan Tzara firmerà il
manifesto di un nuovo movimento il Dadaismo, i milioni di morti portati dalla Grande Guerra,
rendevano impossibile una visione ancora positiva della guerra. Insieme al Futurismo, rappresenta
la prima fase dell’avanguardia, la rivolta e la distruzione
Lo spirito Dadaista era completamente anarchico e nichilista il loro principale obiettivo era
distruggere le istituzioni e convinzioni passate.
Le caratteristiche sono:
La provocazione;
- L’assurdo;
- Il gioco (scherzo);
- La mistificazione.
-
Tra i suoi più importanti militanti ricordiamo Francis Picabia, nel suo “Manifesto cannibale
nell’oscurità” si scaglia contro la società consumistica che mette al primo posto il denaro e alla
conseguente commercializzazione dell’arte <amate tutto per snobismo e solo perché costa un
mucchio di quattrini.>, <Il denaro è Dio, è colui che si rispetta > e ancora <l’uomo che ha del
denaro è un uomo d’onore.>.
La Poesia Dada procede inevitabilmente verso l’astrattismo.
Stessa sorte toccherà alla Pittura, trovandosi però sempre indietro rispetto al movimento
dell’astrattismo, anche se il Dada introduce delle innovazioni nelle arti figurative come il ready-
made.
Il Teatro invece si sposterà verso l’assurdo e l’irrazionale portando così alla nascita del Teatro
dell’assurdo.
Il Surrealismo è in movimento che nasce ufficialmente nel 1924 con la pubblicazione del “Primo
manifesto surrealista” ad opera di Andre Breton, che si era avvicinato agli studi di Freud che
affermava l’esistenza in ogni uomo di un subconscio che emerge solo attraverso i sogni. Da questa
lettura si deve l’attenzione da parte dei surrealisti per il sogno, l’inconscio e lo humoir noir. Il
“Terzo manifesto surrealista” sancisce la fine del movimento troppo attento a questioni politiche da
perdere di vista l’arte.
Dopo la fase di concentrazione l’imbuto qui si capovolge e torna ad allargarsi e dopo la distruzione
Dada inizia la fase di rinnovamento del Surrealismo. Seconda fase dell’avanguardia Rinnovamento
La Poesia come nel Dadaismo continua a tendere all’astratto e all’inconscio.
Nel Teatro avviene lo stesso, Teatro dell’assurdo.
La Pittura al contrario di come ci si aspetterebbe ritorna al figurativo con spiccato interesse verso il
sogno, mostri e figure ambigue. Questa scelta è stata spesso criticata, come un movimento che si
rivolge all’inconscio, all’irrazionale, possa utilizzare il figurativo.
La vera rivoluzione però si ha nel Romanzo, su cui proprio Breton aveva espresso la sua volontà di
rinnovamento. Il romanzo viene spogliato della sua funzione principale, cioè narrare una storia,