IL PRIMO NOVECENTO
Nuove sperimentazioni: avanguardie: nuovi temi (es. chiaro di luna) —> topos (luoghi
comuni)
L’ERA DELLE AVANGUARDIE nasce in un’epoca dove c’è necessità di cambiamento.
1917: rivoluzione sovietica _ comunismo in Russia.
1914: 1 guerra Mondiale (situazione tragica).
Ideologia del nuovo come elemento da ricercare sopra tutti gli altri.
900: inizio esplosivo di nuova trasgressione.
Nel centro di propulsione di tutte le avanguardie più importanti (es. Parigi) dove c’era la
massima espressione dell’arte.
“Make it New” è lo slogan di Ezra Pound e di quel periodo.
1917: Marcel Du Champ (Dadaismo)
L’artista può usare qualcosa che esiste già e che è già stato creato purché ci sia una finalità
che l’artista riesce a riconoscere e a rendere sua.
Futurismo (1909 manifesto): Apollinaire (esponente: distruggiamo il chiaro di luna)
Modernismo contrariamente alle avanguardie non rifiuta il rapporto con la tradizione ma
vuole che sia un rapporto attivo.(Svevo, Pirandello, in certi versi anche Montale)
Surrealismo : Andrè Breton
Ungaretti
Montale: tanti endecasillabi, no sonetti. Il male di vivere 08/11/17
Dopo il 1918 le avanguardie hanno il loro sviluppo ma c’è anche una fase di ritorno sui propri
passi/ritorno alla tradizione
Dopo il 1900 D’Annunzio è il poeta d’eccellenza anche per L.A sua conoscenza su testi
maggiori e minimi (soprattutto dopo la morte di Carducci) con “Alcyone” (1903-1904) che è
l’esempio della poesia tardo simbolistica.
Anche Eliot con “The waste land” fa una poesia composta di frammenti e rinnova la poesia
non concentrandola sull”io.
Mondo: formato di frammenti (collegamento con Picasso)
Montale ritrova il modo di affrontare i temi della poesia italiana
Montale (1896)
- famiglia piccolo borghese
- Il padre lavorava per il porto di Genova rivendendo prodotti chimici
- Lui era indirizzato a un’ attività umile
- Studia Ragioneria ma poi affronta temi dal filosofico al religioso grazie anche alla
sorella Marianna e affronta temi sul modernismo religioso
- Conosce poco il latino, no greco
- Si poesia contemporanea e francese di fine 1800 e inizio 1900
- Legge molto da biblioteche
Formazione diversa da quella umanistica (come Carducci per esempio)
1917 “quaderno genovese” : tentativi di poesia diversi da quelli che Montale poi pubblicherà
- Polemiche sui futuristi
- osservazioni polemiche sui poeti troppo appiattiti sulla tradizione
- Si interessa del Contingentismo (filosofia francese) ; Emile Boutroux ispirazione per
Montale
- Il Male di Vivere: condizione esistenziale non di un inetto (incapace di vivere) ma di
tutti gli uomini incapaci di trovare al loro interno una motivazione di vivere
- Montale non si schiera ne con fascisti ne con comunisti, non aderisce neanche fino in
fondo a una religione come il Cristianesimo: lui aveva molti DUBBI
1925 ”Ossi di seppia” (no testo politico, il male di vivere è lontano dal fascismo nonostante la
formazione di Montale si abbia in questo periodo —> 1922 Mussolini)
P.21 poesia di quel periodo
Impressionistica con volontà di creare rime esibite e riviventi ma con un risultato deludente
fra impressionismo e espressionismo
Montale deve affrontare una prova nel 1917: chiamato come militare nelle trincee e quindi
abbandona la poesia
Quindi c’è una fase di formazione e poi di ripensamento
1919 Montale inadatto a vita adulta, attività commerciale
Rapporto difficile con il padre
Montale a Genova risente delle tensioni in tutta Italia - battaglie politiche
Lui sta fuori dagli estremismi e dal 1924 si avvicina a Diego Gobetti (socialismo liberale):
forma intermedia di proposta di rinnovamento per l’Italia e la politica del periodo che però
viene presto osteggiata dal fascismo
Nel 1925 è stato proprio Gobetti a pubblicare la prima edizione degli “Ossi di seppia”
Dagli anni 20 Montale pensa e vuole fare il poeta
Fra il 1920-21 e fra il 1922-24 Montale scrive la gran parte delle poesie messe in “ossi di
seppia”
Nel 1928 (seconda edizione) ne vengono aggiunte altre
Nel 1923”Domande” (p.25) è una poesia scartata nella quale Montale affronta il tema del
rapporto con la natura che si scinde per dare risposte, ma poesia di questo genere
rimarrebbero fuori dall’interesse del lettore
FATTO 1924-25 Montale ritrova i suoi temi nella poesia “In limine”(dal latino: sulla soglia)
È pensato come apertura dell’intera raccolta
Endecasillabi e settenari divisi in 4 strofe —> regolarità
Rime:
- Perfette (grembo-lembo; atti-imbatti)
- Iperbetra: Fuggi-Ruggine (Uggi)
- interna: morto-orto
Montale non ha una chiusura completa come farebbe Petrarca
Non fa verso libero (come i futuristi).
C’è un rapporto di classicismo rispetto alla tradizione (non ci sono temi tradizionali)
Siamo in primavera
Godi : tu (personale o generico) può trovare un fantasma che salva
Morto : passività dell’esistenza
Cerca una maglia rotta nella rete: momento POSSIBILE del raggiungimento della pienezza
che il poeta cerca, ma forse solo il TU riuscirà a raggiungerla
Il TU alla fine si riferisce al lettore
Vicinanza con temi di Schopenhauer (uscire dal mondo come inganno)
Dopo “in Limine” c’è una sezione del 1928 “Movimenti”: testi rappresentativi come “i limoni”
“Riviere” testo di chiusura di “Ossi di seppia”
P.12 “i Limoni”
Verso libero
Qui c’è un racconto, testo disteso, no sintesi di tipo simbolista, immagini forti vicino alle
immagini crepuscolari
Poeti laureati
Condizione di quotidianità bassa
“Ascoltami”: tu, non precisato
Condizioni di povertà, ma ci sono gli alberi di limoni (odore) —> assumono valenza
simbolica : positività della vita, è quello che hanno tutti anche quelli che non sono laureati
Riflessione: 3 strofa: scoprire il segreto della natura sembra un tema simbolista (Baudelaire),
ma non c’è una magia del poeta, è il meccanismo che sbaglia e mostra com’è il mondo
davvero, come l’anello che non tiene o come la maglia rotta o come la catena che non tiene
attraverso la quale si può cogliere la verità
Non è il poeta in una posizione forte come D’Annunzio, ma è semplicemente un poeta che
coglie le storture del mondo e che può mostrare la verità
Avara-amara : paronomasia ma c’è anche un chiasmo
Nonostante il ritorno all’eguale può succedere che un giorno —> LIMONI
Finale trionfale
Ossi di seppia —> gran parte ambientati nelle 5 terre, come Borghi di pescatori
Parla di natura selvaggia
Il primo è un componimento compiuto
I limoni invece ha più uno stile altalenante 14/11/17
-P.18 “Falsetto”
A Monterosso, 5 terre
Esterina Rossi è una ispiratrice occasionale
Guido Gozzani segue Montale in questa fase
Metrica libera come nei limoni
Versi canonici (endecasillabi e settenari) ma ci sono anche novenari
Andamento non uniforme
Endecasillabo : perché l’ultima parola è sdrucciola
Esterina ha 20 anni e il grigio roseo è il colore che la avvolge
Inizio: situa quotidiana piacevole e sensazioni/previsioni non del tutto positive
Lei esce dalla nube e diventa anche una divinità: protesa verso il futuro come Diana (la dea
della caccia)
Si sente un suono benefico e Montale spera che questo suono sia per lei piacevole
Il domani lei non lo teme ma il domani può essere incerto e in qualche misura negativo ma
lei sembra non rendersene conto, infatti lei si distende su uno scoglio al sole (lucertola) e si
tuffa in mare
Rapporto divino/pienezza di vita fra Esterina e il mare
Lei ha ragione: non bisogna turbare il sorridente presente, la felicità influenza anche il futuro
è il suo scrollare le spalle distrugge le resistenze (sicurezza ironica)
Congedo: (breve e tragico) la razza di chi rimane a terra (noi e Montale) siamo coloro che
non hanno alcuna certezza e che guardiamo con ammirazione lei # dalla ragazza che va nel
ghiaccio senza paura e quindi anche da Esterina
Anfibologia: veltro-feltro
Io: rimane nella sua condizione statica . Normalmente c’è il male di vivere, la condizione di
distanza che miracolosamente Esterina sembra non considerare (eccezione)
Brano più maturo
-1 edizione degli ossi di seppia: Movimenti
“Minstrels”: menestrelli : coloro che suonano musica particolare, goffa, dissonante
-Camillo Sbarbaro: poeta ligure del 1900
Famoso per “pianissimo” (raccolta del 1914)
-“Sarcofagi” : descrizione di sarcofagi dove erano rappresentate scene
“Altri versi” due componimenti aggiunti nel 1928 dove ci sono una serie di immagini moderne
-sezione “degli ossi brevi” (luglio 1923):
“Non chiederci la parola”: struttura chiusa
Rima quasi perfetta amico-canico(la)
C’è qualcosa che non permette la chiusura perfetta
Ci sono endecasillabi
Il classicismo paradossale passa anche attraverso questo rapporto mai chiuso fino in fondo
Croco: fiore dal colore arancione (vivace) in mezzo al prato color polvere (quindi splende
ancora di più)
Ombra: immagine romantica
Dichiarazione di poetica evidente che si contrappone a tanti tipi di ideologia
(es.dannunziano, fascismo)
-“meriggiare pallido e assorto”
Rottami: titolo intero degli ossi di seppia
Testo chiuso ma molto martellato
Endecasillabi con cadenza ritmata
Veccia-intreccia(no):
Parla di un adolescente pallido, assorto nei suoi pensieri e passa così il meriggio vicino a un
muro incandescente dove l’unica cosa che si può fare è guardare le formiche che
camminano e ascoltare i merli.
Biche: Monicelli di materiale accumulato dalle formiche
Soltanto andando verso il sole che abbaglia si avverte la vita che è come un muro sulla
quale cima ci sono cozzi aguzzi di bottiglia
-p.75 “spesso il male di vivere..”
Il cavallo stramazzato: esempio di come ci si può ridurre sfiniti a causa del male di vivere
L’incartocciarsi della foglia riarsa
Il rivo strozzato che gorgoglia: il male di vivere è un male esistenziale, è tutto interno all’io
che guarda, è l’io che guarda che vede qualcosa che assomiglia alla sua situazione
Montale dice che la negatività è nel nostro rapporto con il mondo esterno e nella
consapevolezza della non pienezza
Ci sono elementi Schopenhaueriani
Statua nella sonnole
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