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La condizione umana e l'assurdità dell'esistenza

Inoltre si scorge nella condizione umana un tratto paradossale. Nonostante la sua libertà, l'uomo non sceglie il suo essere stesso, ossia il fatto di essere "gettato" nel mondo e di esistere come libertà. Il fatto di essere al mondo è assurdo, non ha spiegazioni. L'esperienza emotiva di tale assurdità di fondo dell'esistenza è la nausea, che Sartre descrive nell'omonimo romanzo del 1938 in cui il protagonista scopre la mancanza di senso dell'esistenza, la quale gli si rivela mediante un nauseabondo sentirsi "di troppo" rispetto al mondo e agli altri. Sebbene gli uomini abbiano cercato di sormontare questa consapevolezza con le metafisiche e le religioni essa rimane al fondo di ogni uomo come inespressa, ma inequivocabile intuizione e verità. Da ciò il progetto dell'uomo di farsi Dio, un essere che è ragione e fondamento di sé medesimo, attuando una sintesi fra in

sé e per sé. Ma ciò è impossibile perché la coscienza può sorgere solo dopo l'essere e come nulla dell'essere stesso e non come suo fondamento. Quindi ogni sforzo di farsi Dio è destinato al fallimento, tanto è che l'uomo è un Dio-mancato o una passione inutile. Tutti i comportamenti umani sono fallimentari; in virtù di ciò il filosofo chiudeva il libro con la frase: "È la stessa cosa, in fondo, ubriacarsi di solitudine o condurre i popoli". D'altro canto "L'essere e il nulla" si fonda sul concetto di libertà e responsabilità. Questo spiega perché egli, in concomitanza con l'atmosfera di "impegno" rappresentata dalla Resistenza e dalle ricostruzioni post-belliche, abbia insistito sulla teoria della libertà e della responsabilità individuale e sociale dell'uomo, abbandonando il negativismo e.l'assurdismo iniziale e reinterpretando l'esistenzialismo nei termini di una teoria dell'azione e della storia. Approfondendo i temi dell'azione e dell'impegno sociale, Sartre ha intrapreso un cammino che lo ha portato nel 1960 a pubblicare la "Critica della ragione dialettica", con la quale si assiste ad un passaggio dall'esistenzialismo ad una piena adesione al marxismo. Il filosofo prende in considerazione la struttura dialettica del corso storico, come processo in divenire, che si caratterizza come una totalizzazione mai conchiusa e sempre in via di farsi. Ciò accade perché la dialettica, secondo Sartre, non costituisce una realtà naturale, ma è un processo il cui soggetto è l'uomo con i suoi bisogni. La dialettica è concepita all'interno dell'esperienza vissuta, in base al principio secondo cui l'uomo subisce la dialettica in quanto la fa, e la fa in quanto la subisce.

virtù di ciò, la storia contiene la possibilità dell’alienazione, cioè il rischio che l’uomo diventi succube dei prodotti dellasua attività. Infatti, se da un lato l’uomo è il soggetto che costituisce la dialettica, dall’altro può esserel’oggetto alienato dalla dialettica “costituita”. L’alienazione risiede nei rapporti dell’uomo con la naturae nei rapporti fra gli uomini. Nel primo caso si prende come riferimento l’uomo del passato, il quale sioggettivava al lavoro perché spinto dalla penuria, ma successivamente, nella società industriale, taleoggettivazione diventa vera e propria “alienazione” rispetto ai prodotti e al senso umano del lavoro.Nel secondo caso, Sartre fa una distinzione fra serie e gruppo, che costituiscono la “fenomenologiadella dinamica rivoluzionaria”.La serie è una “Molteplicità discreta di individui,

formata da una pluralità di solitudini ostili traloro” (da “Critica della ragione dialettica”).

L’uomo non vive in unione con gli altri.Il gruppo è un’organizzazione di individui caratterizzata da un’unità di intenti in cui ognuno si sente“immedesimato” con gli altri. Esso si costituisce nel momento della rivoluzione contro un ostacolo oun avversario comune. Passato il momento eroico della fusione rivoluzionaria, il gruppo deveulteriormente lottare per non disgregarsi e tornare serie. L’unità, però, persiste solo in presenza di unasituazione di terrore, che si concretizza nella disciplina e nel controllo dispotico , i quali portanoall’attribuzione del potere ad un capo carismatico. Attraverso l’organizzazione e l’istituzione, il grupporaggiunge l’alienazione. Alla fine, costituitosi come superamento della serie, il gruppo rischia disfociare in una nuova serialità alienata,

In cui gli uomini si sentono nuovamente estranei l'uno all'altro e alla comunità reale. L'adesione al marxismo, via via radicalizzata, portò Sartre a sostenere i movimenti dell'estrema sinistra con i quali si era schierato nel corso della contestazione studentesca del '68. A differenza dei giovani della Sagan, che nel nulla e nella nausea trovavano una verità secondo cui l'esistenza non ha senso, l'uomo si sente di troppo rispetto al mondo e agli altri uomini e ogni comportamento umano è fallimentare, gli scrittori beat americani erano nati da uno sgomento, da una perplessità, da uno spavento del nulla che avevano scoperto da sé e che si sforzavano di vincere. Che siano i portavoce dei delinquenti minorili, dei drogati, non toglie loro una fondamentale ingenuità, un primordiale ottimismo, una vaga fiducia sufficiente a giustificare pratiche pseudoreligiose tali da mostrare un loro residuo barlume di.

sensibile miglioramento delle condizioni di vita per molti americani. Kennedy si impegnò per la promozione dei diritti civili, la lotta alla povertà e l'espansione del sistema sanitario. Tuttavia, il suo mandato fu segnato da tensioni internazionali, in particolare dalla Guerra Fredda con l'Unione Sovietica. La crisi dei missili di Cuba nel 1962 fu uno dei momenti più critici del suo mandato, ma Kennedy riuscì a gestire la situazione con abilità diplomatica. Il 22 novembre 1963, durante una visita a Dallas, Texas, Kennedy fu assassinato mentre si trovava in macchina con la moglie Jacqueline. L'omicidio di Kennedy scosse profondamente l'America e il mondo intero, lasciando un vuoto nella leadership del paese. La morte di Kennedy ha generato numerose teorie del complotto e ha alimentato il mito intorno alla sua figura. La sua eredità politica e il suo carisma hanno reso Kennedy una delle figure più amate e iconiche della storia americana. La sua morte prematura ha interrotto un'era di speranza e cambiamento, ma il suo impatto sulla politica e sulla società americana continua a essere sentito ancora oggi.

forte incremento della spesa pubblica, assorbito in parte dai programmi sociali, in parte maggiore dalle esplorazioni spaziali. La politica estera fu invece caratterizzata da una linea ambivalente, che puntava alla difesa degli interessi americani nel mondo.

Nonostante tutto, questo slancio riformatore fu tragicamente interrotto il 22 novembre 1963 a Dallas (Texas). Tutto il Paese si fermò. E, siccome gli Stati Uniti erano Dominatori di mezzo mondo, si fermò l'intero pianeta: il mezzo mondo assoggettato e quello che si opponeva allo strapotere a "stelle e strisce".

Però ciò che destò maggior scalpore, e che ne desta ancora oggi, è la mancata soluzione del giallo. Non è mai stato trovato un vero colpevole e vengono continuamente avanzate nuove ipotesi: si pensa alla Mafia, alla Massoneria, al presunto assassino, Lee Harvey Oswald, addirittura agli U.F.O.

Quel che è certo è la presenza di molte, troppe

incongruenze. A cominciare dal rapporto finale della Commissione investigativa, guidata da Warren, che depone a favore del complotto in maniera molto sbrigativa. La Commissione ha infatti deliberatamente ignorato eventi, misinterpretato accadimenti, presenze e assenze sulla scena; infine ha proposto una teoria circa la traiettoria del proiettile a dir poco assurda. Il grafico con il "percorso della pallottola unica" dovrebbe giustificare, a detta della Commissione Warren, i ferimenti registrati tra i più prossimi al Presidente e l'assassinio dello stesso. L'ipotesi del complotto è tuttavia avvalorata, non certo dal rapporto delle indagini, ma da alcuni avvenimenti "sospetti" precedenti e seguenti al delitto. Essi possono essere riassunti nei seguenti punti: - Oswald (il presunto assassino) non sparò a Kennedy mentre percorreva Houston Street, il punto ideale e più semplice per colpirlo; invece il percorso del Presidente venne fatto.

Passare da Elm, il luogo più standard per una triangolazione di fuoco. - Il percorso di parata venne cambiato all'ultimo istante e deviato verso Dealey Plaza. - Il van dei media venne fatto sostare nell'unico punto, che non permette di coprire interamente la visuale e di inquadrare lo scorcio da cui provengono gli spari. Infatti, quello girato dall'operatore Zapruder risulterà essere l'unica inquadratura diretta sulla testa del Presidente. - Il filmato Zapruder dimostra che la testa di Kennedy si spostò, al momento del colpo, violentemente indietro verso sinistra: incompatibile con la supposizione che il colpo fosse provenuto da dietro, dove al momento si trovava Oswald. - Lee Harvey Oswald venne trovato un minuto e mezzo dopo lo sparo, al secondo piano dello stabile TSBD, tranquillo e per nulla affaticato, mentre beveva una Coca-Cola. Impossibile in così breve tempo arrivare dal sesto al secondo piano ed essere tranquilli e freschi come una rosa.

Poco dopo l'arresto Oswald fu assassinato da Jack Ruby e successivamente fu avanzata l'ipotesi della presenza di un "Uomo con l'ombrello" nei pressi dell'auto presidenziale. Moltissimi testimoni affermarono di essersi imbattuti in personaggi, che si qualificavano come appartenenti al Servizio Segreto; quindi in Dealey Plaza non erano presenti agenti. Ingrandimenti effettuati da una foto scattata da una donna (la signora Moorman) evidenziano la presenza di un uomo in uniforme, che punta il fucile verso il Presidente. Molti testimoni dichiararono che i colpi furono quattro. Subito dopo lo sparo, saltarono le comunicazioni telefoniche dell'intera Washington; il black-out durò un'ora. Ci sono prove che Oswald e Jack Ruby (il suo assassino) si erano conosciuti e frequentati prima dell'assassinio di Kennedy, ma Ruby l'ha sempre negato. L'ambulanza di stanza a Dealey Plaza, che avrebbe potuto soccorrere e salvare il Presidente,

Non c'era, poiché impegnata a portare in ospedale un uomo colto da crisi epilettica. Un controllo in ospedale verificò che nessuno fu assistito o ricoverato per crisi epilettica.

Il cadavere di Kennedy venne lettera.

Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
18 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze letterarie Prof.