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LA COSCIENZA DI ZENO ELEMENTO PARATESTUALE

Come prima cosa bisogna descrivere la composizione del romanzo in tutte le articolazioni tra testo e paratesto, per fare ciò può essere utile dividere il testo in alcuni paragrafi:

Possiamo trovare gli elementi paratestuali interni:

  • La prefazione del dottor S.
  • Il preambolo di Zeno
  • Il racconto finale di Zeno in forma di diario

Possiamo trovare però anche degli elementi paratestuali esterni:

  • Il titolo "La coscienza di Zeno" (titolo ironico che presenta il problema la coscienza si contrappone all'inconscio)
  • Il nome e pseudonimo dell'autore Italo Svevo (il suo reale nome era Aron Hector Schmitz, il suo pseudonimo stava ad indicare le nazioni di cui si sentiva parte Italia e Austria)

Le parti nel mezzo del libro possiamo riconoscerle però come elementi testuali:

  • La morte del padre
  • Il fumo
  • La moglie e l'amante
  • La storia del matrimonio
  • La storia di un'associazione

commerciale

Probabilmente se pensiamo al paratesto interno l'elemento principale è la prefazione del dottor S, è così che il dottore nella coscienza di Zeno ha un triplice ruolo, quello di autore, curatore del testo, e dottore. Esso lo vediamo emergere come ispiratore del testo, è nella prefazione che viene svolta la funzione informativa sulla genesi dell'opera.

Il dottore diviene un ispiratore del testo, ne impone la scrittura, chiudendo la prefazione con i tre punti di sospensione fa vedere uno degli spiragli maggiori che porteranno poi al fondo bucato del romanzo.

Grazie alle parole del dottor S il lettore può capire il punto di vista dell'analista. Alla fine del romanzo Zeno Cosini confesserà di non credere ai reali benefici della psicoanalisi anzi pensava che fosse proprio la terapia a far ammalare le persone, nonostante ciò Zeno alla fine del romanzo si considerò guarito.

Carlo Emilio Gadda (lezione 4)

Nasce a Milano

Il 14 novembre 1893. Gadda a poco più di 30 anni si sente vecchio. Il padre lavorò tutta la vita con la seta, si sposò in seconde nozze con un'insegnante di francese, ebbe tre figli:

  • Carlo;
  • Clara;
  • Enrico.

Carlo studia tutta la sua vita a Milano, per compiacere la madre si iscrive alla facoltà di ingegneria, nel giugno 1915 deve interrompere gli studi per andare a combattere. Tornato alla vita civile riprende gli studi e si laurea. Le sue prime esperienze professionali sono coerenti con la laurea, queste esperienze le farà in Argentina. Nel 1920 si laurea, nel 1924 parte per l'Argentina e ritorna in Italia.

Lascia per un attimo l'ingegneria per partecipare al concorso di un romanzo inedito ma dovrà riprendere a lavorare e non lo pubblica. A Roma dirige la costruzione di vari impianti di ammoniaca sintetica. Finito questo periodo andrà a lavorare per il Vaticano.

Intanto pubblica il primo libro "Il castello di Udine".

Carlo su questo libro raccoglie molti articoli e vince un premio letterario. Quattro aprile 1936 muore la madre di Carlo. Dopo la morte della madre comincia a scrivere la cognizione del dolore. Vende la casa per pagare i debiti del padre. I primi sette tratti della cognizione del dolore Gadda li pubblica nella rivista letteratura, per tre annate. A Firenze entra nel più prestigioso cerchio dei letterati degli anni 40, qua avrà modo di conoscere i maggiori critici. Questo romanzo vedrà la luce solo nel 1963. Gadda aveva la volontà di non pubblicare mai ciò che scriveva perché li trovava pericolosi. Nel 1963 però pubblicò la cognizione del dolore con Einaudi. La vicenda è ambientata in un paese immaginario del sud America tra la fine degli anni 20 e la fine degli anni 30. C'è un'anziana signora ed il figlio, un uomo profondamente vecchio nella mentalità, ama il silenzio attorno a lui, è incapace.

diinserirsi nella civiltà che lo circonda. La madre sogna che il figlio si inserisca nella civiltà.

Tra loro ci sono molti personaggi secondari verso cui Gonzalo rivela tutto il proprio odio.

La villa in cui i due vivono viene distrutta da un fulmine. Si dice anche che Gonzalo sia avaro, lui ha la gotta.

Gonzalo ha un distacco dai vivi più patito che voluto. La seconda parte del romanzo vede il rapporto tra mamma e figlio sempre più esasperato, la mamma perde il figlio in guerra e vede la sua anima sempre più incupita avverte il rancore da parte del figlio verso di lei.

Il libro si conclude con un disperato abbraccio tra madre e figlio. Gadda non finiva mai i libri per la paura sopracitata.

La difficoltà di Gonzalo a vivere nel mondo viene ricondotta a una matrice culturale, tutt'altro avrebbe voluto fare Gonzalo come Gadda. Gonzalo è indifferente all'imbecillaggine del mondo. Incapace di avere un rapporto con gli altri. Vive con

Il ricordo di un'infanzia scarsa di dolcezze dai familiari. Gonzalo vive con il desiderio di assassinare la madre ma non lo farà. Il romanzo è scritto in un registro comico quindi in basso stile.

Elio Vittorini (lezione 5)

Nato a Siracusa nel luglio del 1908, primo di quattro figli il padre è un ferroviere. Segue il padre nei suoi spostamenti. Nel 1821 fugge da casa utilizzando i biglietti che hanno dato al padre come lavoratore nelle ferrovie. A 16 anni lascia gli studi di ragioneria per entrare in contatto con alcuni anarchici. Poi parte e trova lavoro a Gorizia. Nel 1826 stabilisce i contatti con alcuni letterati del tempo. A 24 anni si sposa con Rosa Quasimodo, legge i primi scrittori del novecento ed avrà un primo figlio. Nel dicembre del 1929 si trasferisce a Firenze dove prende contatti con alcuni scrittori, Elio trova lavoro fisso come correttore di bozze. Nel 1831 pubblica il suo primo libro "Piccola borghesia"; nel 1832 vince il premio per miglior diario di viaggio.

Sardegna;34-36 due gravi incidenti, un primo strettamente fisico, un’intossicazione da piombo(nascita del secondo figlio), il secondo un trauma politico, nel luglio del 36 scoppia la guerra di Spagna, Mussolini si mette dalla parte di Franco e questo ammala Vittorini. Vuole espatriare ed aiutare gli spagnoli a combattere. "Conversazione in Sicilia" è stato pubblicato nel 38 e l’ultimo nel 39, racconta di un viaggio di ritorno, l’io del narratore si trova in uno stato di inerzia spirituale. Riceve una lettera dal padre che gli dice di aver lasciato la madre in Sicilia per un’altra donna, a questo punto Silvestro torna in Sicilia dalla madre. Sul traghetto Silvestro vede tutti che mangiano pane e formaggio mentre alcune persone mangiano solo un’arancia, lui si riconosce in loro. Giunto alla stazione di Siracusa Silvestro prosegue il viaggio fino alla casa, vede la madre dopo 15 anni, inizia una fitta e toccante conversazione con lei. Silvestro in quel re incontro

si spinge a chiedere alla madre se ha mai avuto. La madre gli dice disì, con un viandante vestito da soldato che lei ha voluto saziare con cibo, bevande e altro ma lui non è più tornato. Come ultima stazione Silvestro va sul cimitero, qui trova suo fratello.

Questo è un romanzo particolare, siamo sulla fine degli anni 30, il 41 segna la doppia uscita in volume.

Questo è un romanzo di viaggio, riepilogo di un' esistenza. Questo romanzo si ispira ai modelli nordici, ai modelli della cosiddetta saga. Narrazioni scondite in episodi slegati l'uno dall'altro.

Vi sono molte novità anche dal punto di vista stilistico. Intorno ai 30 anni circa Silvestro capisce ciò che non aveva capito da ragazzo.

ELIO VITTORINI esercizio

Elio Vittorini nacque a Siracusa il 23 luglio 1908.

Elio frequentò le scuole di base e poi seguì l'ambito della ragioneria, ma non provava alcun interesse per la materia. Passò un primo

lavorare come correttore di bozze a Firenze. Durante questo periodo, continuò a coltivare la sua passione per la scrittura e inviò alcuni articoli e pezzi narrativi a Curzio Malaparte, che li pubblicò sulla rivista "Conquista dello Stato". Nel 1927, grazie all'intervento di Malaparte, Vittorini fu assunto come collaboratore per "La Stampa". Inviò anche il suo primo racconto intitolato "Ritratto di re Gianpiero" a "La Fiera Letteraria", che lo pubblicò nello stesso anno. Nel 1929, iniziò a collaborare con la rivista "Solaria" e pubblicò un articolo dal titolo "Scarico di coscienza" su "Italia Letteraria", in cui accusava la letteratura italiana di provincialismo. Nel 1930, Vittorini si trasferì a Firenze.

Vivere a Firenze, chiamato dal redattore di Solaria, lo assunse come segretario della nazione e nello stesso anno uscì il suo primo libro, era una raccolta di testi, lo chiamò "Piccola borghesia", questo libro venne ristampato dalla Mondadori nel 1953, qui iniziò a fare il correttore di bozze per "La Nazione".

Vittorini in questo periodo frequenta anche il caffè delle Gubbie Rosse posto in cui all'epoca si incontravano tutti gli intellettuali, in questo clima Vittorini si appassiona alla cultura ed alla lingua anglosassone, impara l'inglese da autodidatta ed è proprio a questo punto che intraprende la carriera da traduttore che gli permetterà di stare a stretto col mondo dell'editoria, come collaboratore ma anche come direttore di importanti collane.

Nel medesimo tempo, tra il 1933 ed il 1934 uscì il "Garofano Rosso" a puntate, però questo romanzo venne pubblicato in volume solamente nel 1948 da Arnoldo Mondadori Editore.

prima era stato censurato dal fascismo. Nel 1936 pubblicò conversazione in Sicilia, una delle sue opere principali sui due piani, contenutistico e stilistico, inizialmente pubblicato a puntate su "letteratura", il romanzo viene pubblicato in volume prima nel 1941 e poi nel 1942. Vittorini parteciperà alla seconda guerra mondiale, ne sarà profondamente segnato e pubblicherà nel 1945 Uomini e No con Bompani, questo è il punto di maggiore vicinanza tra l'autore ed il neorealismo. Nel 1945 Vittorini diviene direttore "dell'unità" e fonda il settimanale "il politecnico". Questa è un'esperienza editoriale che vuole smuovere un dibattito sulla cultura e sulla società Italiana. Nel 1951 Einaudi gli affida la collana narrativa "i gettoni", grazie ad essa farà esordire moltissimi talenti nascenti, al tempo stesso Vittorini col
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
26 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ale.S07 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica internazionale UNINETTUNO di Roma o del prof Moli Nora.