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Epidemiologia Femmine > Maschi
Modalità ingestione: autolesiva negli adulti, accidentale nei bambini
Morbilità circa il 20% richiede un trattamento intensivo per complicanze sistemiche
Mortalità 0,02% lesioni lievi, > 50% lesioni
FISIOPATOLOGIA
Fattori determinanti
- PH della sostanza
- acidi: cessione di protoni (H+)
- alcali: acquisizione di protoni (OH+)
- Concentrazione
- Quantità ingerita
- Tipologia e forma fisica della sostanza
- Modalita di ingestione
- Tempo di contatto
- Condizioni precedenti degli organi interessati
FISIOPATOLOGIA Alcali
Azione Primaria: necrosi colliquativa
Azione
- saponificazione dei grassi
- solubilizzazione delle proteine
- Effetti
- necrosi per emulsione e rottura delle membrane cellulari
- edema e raccorciamento del collageno > 48h
- trombosi dei piccoli vasi e reazione esotermica
- BERSAGLI
- epitelio orofaringeo, Ipofaringeo e esofageo
- parete gastrica (20% di tutte le ingestioni)
- Acidi
- Azione Primaria: necrosi coagulativa
- Azione: disidratazione e denaturazione proteine
- Effetti: formazione di escare e coaguli, necrosi per coagulazione
- Bersagli: epitelio orofaringeo, ipofaringeo e esofageo (6-20%), parete gastrica (spasmo antropilorico precoce), duodeno, tenue (20%)
- La maggior parte dei caustici provoca effetti rigorosamente locali
- Fanno eccezione a questa regola: Acido fosforico (parzialmente), Acido fluoridrico
- Una azione tossica sistemica
- Capacità di chelare il Ca+ plasmatico causando una grave ipocalcemia
- Fibrillazione ventricolare, disturbi della conduzione neuromuscolare
- Manifestazioni cliniche: dolore retrosternale e/o epigastrico, scialorrea, emesi, ematemesi, agitazione psicomotoria, disfagia, odinofagia, afonia, stridore, dispnea, segni di shock in presenza di perforazioni ed iniziale sepsi, segni bioumorali: acidosi, leucocitosi
- N.B. Spesso non c'è correlazione tra sintomatologia
eseverità delle lesioni
Manifestazioni cliniche acute
Sintomi
- Scialorrea
- Afonia
- Stridore
- Raucedine
- Disfagia
- Odinofagia
- Dolore retrosternale
- Epigastralgia
- Vomito
- Dispnea
- Ematemesi
SINTOMO Significato
- Edema con ostruzione del giunto
- Scialorrea faringoesofageo o esofago cervicale
- Afonia, stridore, raucedine
- Lesione dell'epiglottide e del laringe
- Interessamento esofageo
- Disfagia odinofagia
- Dolore retrosternale
- Grave lesione esofagea (perforazione)
- Lesione gastrica (perforazione)
- Epigastralgia, vomito
- Aspirazione nelle vie aeree
- Dispnea
- Ematemesi
- Lesioni estese e profonde
Primo Fondamentale Obiettivo
Tempestivo e completo inquadramento diagnostico
DIAGNOSI
- Endoscopia
- Broncoscopia: in caso di sospette lesioni della via aerea
- Radiologia: Rx torace
- Rx addome
- Tac torace/mediastino
- Tac addome
Quando eseguire l'endoscopia?
Due orientamenti
- 4-6 h
- 12-24
minor rischio perforazione per comprendere meglio l'evoluzione delle lesioni
2 Controindicazioni all'endoscopia
Segni di perforazione
Bambini
asintomatici con ingestione accidentale o noncerta ( necessità anestesia)
TERAPIA
Medica : Idratazione e correzione dell'acidosi
NPT
Cortisonici? (non vi sono dati riguardo la loro presunta prevenzione di stenosi)
Chirurgica: resezione esofago, stomaco gastrostomia cervicostomia digiunostomia
Evoluzione delle lesioni da caustici
3 stadi
INFIAMMATORIO: primi 4-7 gg con picco prime 48 h
GRANULAZIONE: dal 4° al 7° gg (massimo rischio di perforazioni)
CICATRIZZAZIONE: dalla 3° settimana ad alcuni anni con esito in fibrosi e stenosi
Complicanze precoci
Locali:
Perforazione
Emorragia
Sistemiche (più frequenti dopo l'ingestione di acidi):
Insufficienza respiratoria
Settiche
Metaboliche
Insufficienza renale
Complicanze Tardive
Stenosi
Cancerizzazione