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LE FIABE
Nella storiografia e soprattutto nella letteratura viene ritratta spesso pessimistica e tragica della storia ungherese un'immagine (invasione tartara, occupazioni turca, asburgica e comunista). L'unico contesto infolclore cui la visione si capovolge divenendo ottimistica è il (canzoni e fiabe popolari). Ricordiamo che al loro arrivo nel Bacino dei Carpazi nell'896 (data canonica) gli ungari portano con sé un patrimonio culturale del tutto differente da quello europeo: Reminiscenze di una società matriarcale, - ormai sostituita da una società patriarcale già nel momento del loro insediamento, ma che comunque ha lasciato tracce; sciamanesimo - Religione: => il legame profondo si instaura non con un Natura, essere soprannaturale, come una divinità, bensì con la unica loro fonte di sostentamento, alla quale si lega indissolubilmente l'esistenza umana (si consideri il Dalle ricerche più recenti emerge
chenell'antica organizzazione sociale dei magiari un ruolo particolare rivestivano i sacerdoti chiamati persone di grandi conoscenze táltos, naturalistiche e guaritori che facevano da tramite tra gli uomini e Dio. Tale cultura viene dapprima a scontrarsi, e in seguito ad assimilarsi, con quella europea, ma, dal momento che i testi scritti, in latino, sono l'antica cultura pagana all'insegna della religiosità (cristianesimo), deve la sua sopravvivenza esclusivamente alla (almeno in un primo periodo) tradizione orale, contadino. fiabe che si sviluppa nell'ambiente Le conservano proprio quegli elementi caratterizzanti la primordiale cultura degli ungari nomadi dediti allo sciamanesimo (sebbene poi anche nelle fiabe si inseriscano anche elementi tipici delle fiabe europee). ponte tra Oriente e Occidente: L'Ungheria:- L'Ungheria: un mondo vicino per storia e geografia, ma lontana per lingua e origini;
- Il contesto geografico attuale della lingua e della
La cultura ungherese ha un substrato di un patrimonio europeo, precristiano (pagano), un mondo arcaico precedente l'arrivo in Europa, il folclore, i cui tratti possono essere rintracciati nel mondo della tradizione orale, soprattutto nelle fiabe.
L'importanza delle fiabe nella cultura ungherese:
- La parola "fiaba" fa parte del lessico ugrico (fine III millennio a.C. - metà I millennio a.C.);
- La prima attestazione scritta che fa riferimento direttamente alle fiabe popolari è contenuta nella cronaca di Anonimo (o Gesta Hungarorum P. mester, probabilmente il cronista del re Béla III (1173-1196)) => in quest'opera l'autore parla della salvaguardia della tradizione ungherese antica e dei contadini che raccontano storie (nell'accezione di bugie);
- L'importanza che il genere mese riveste nella cultura ungherese è testimoniata dal
Fatto che uno dei primi libri stampati in ungherese nella tipografia di Vienna nel 1536 è "Favole di Esopo" di Gábor Esopus fabulaji Pesti;
L'abitudine del raccontare e ascoltare delle fiabe (mesemondás, radici antiche ha tra i magiari; mesehallgatás)
Ancora negli anni '70-'80 del XX secolo rimane intatta l'abitudine in alcune regioni, nelle quali è ancora viva la cultura contadina (ad esempio, comunità ungheresi chiuse della Transilvania);
Scompare in seguito all'urbanizzazione massiccia, allo sviluppo economico e tecnologico e all'invasione dei mass media (TV); la narrazione di queste fiabe è parte integrante
Tuttavia, ancora oggi, del processo educativo infantile dell'importanza dell'arte popolare:
Riconoscimento
Sebbene incredibilmente diffuse, per un lungo tempo le fiabe non vennero considerate degne di essere conservate nella tradizione scritta; verso l'arte popolare
XVIII- L'attenzione nacque nella seconda metà del secolo, risveglio nazionale; periodo del la sopravvivenza delle fiabe ungheresi- A cavallo dei secoli XVIII e XIX venne messa in pericolo dalle favole europee di moda;- Di conseguenza nel 1782 sulle pagine del "Corriere Magyar Hírmondó Ungherese", primo giornale in lingua ungherese pubblicato a Pozsony (oggi Bratislava), venne pubblicato un appello per il recupero e la raccolta delle tradizioni popolari ungheresi. Si trattò del primo riconoscimento ufficiale del fatto che l'arte e le tradizioni del popolo sono degni di essere conosciute, registrate e tramandate.raccolte di fiabe:Le prime raccolte di fiabe;- Prima metà del XIX secolo: comparvero le- È interessante come nel 1822 la prima raccolta venne pubblicata in tedesco, di György Gaál, per via del dominio asburgico; Märchen der Magyaren,- 1846: "Canzoni popolari e fiabe" di JánosErdélyi Népdalok és mondákraccolta sistematica.- Dopo il 1848: Volumi editi dal vescovo unitarioJános Kriza, da László Arany, da István Kolumbán, Pál Gyulai, Jób Senesi,Elek Benedek (molti dalla Transilvania); Elek Benedek- L'opera più importante è legata al nome di (1859-1929) dellaTransilvania. Pubblica in tutto 6 volumi di fiabe che costituisconotutt'oggi la fonte per le numerose selezioni di fiabe;materiale raccolto liberamente- I redattori usano il => fino agli anninon vi era alcuna indicazione del narratore delle fiabe,'70 del XX secolodel quale dunque non viene riconosciuta né l'originalità del raccolto nélo stile di scrittura (ad esempio, il registro linguistico);centra la raccolta sulla persona del narratore:- Nel 1978 Gyula Ortutay"Racconta Mihály Fedics" (contadino che conserva eFedics Mihály mesél
le fiabe) --> viene riconosciuta l'importanza del narratore con il suo stile particolare.
Differenza tra i termini e nel primo codice, il Jókai kódex mese monda:
- parabola, indovinello,
- (1448) il termine ha il significato di mese enigma --> nel XVI secolo la parola designerà, oltre a 'parabola', anche immaginata, raccontata'.
- una 'storia nel senso di 'fiaba' appare per la prima volta nel 1733 in un'orazione funebre.
- Alla fine del XVIII- inizio XIX secolo i termini e vengono utilizzati come mese monda sinonimi --> il termine odierno 'diceria, storia inventata'.
- mendemonda è proprio il ricordo della lunga convivenza di e Solo dalla mese monda.
- seconda metà del XIX secolo le due espressioni si distinguono gradualmente: indicherà 'fiaba popolare', mentre resterà mese monda relegata a 'leggenda storica, racconto mitico, saga'.
Classificazione delle fiabe:
- Fiabe popolari
- Fiabe letterarie
- Fiabe tradizionali
- Fiabe moderne
bianca”(contenuta nella raccolta di László Arany del 1995 “C’eraHol volt, hol nem voltuna volta” e, in un’accezione più moderna, in una selezione di fiabepopolari ungheresi di István Ágh.
Conseguenza della tradizione orale è il fatto che della fiaba esistano 58 varianti;ben elementi caratteristici della fiabaIn questa fiaba sono presenti gli in generale: protagonisti fissi:
- Dal punto di vista tematico abbiamo i l’eroe, unpersonaggio che fa partire l’eroe per il suo vagabondare nel mondo doveantagonisti, aiutanti, principessequesto incontra i suoi i suoi le conpersonaggi soprannaturaliil loro padre e altri come giganti, gnomi, draghi.
- L’eroe vince le forze del male e salva, libera i più deboli, le principesserapite, con l’assistenza di aiutanti a loro volta soccorsi dall’eroe stesso.
- In parte è presente il motivo della (gli arti persi
dell'eroelieto fine;ricrescono) e non manca il formule stereotipi,
Dal punto di vista formale notiamo l'uso di e laripetizione di un elemento strutturale, dialoghila prevalenza deistrutturazione simmetrica, numeririspetto all'epica, la la presenza dei