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3) LA TEORIA STATICA (METODO DELLE TENSIONI AMMISSIBILI)
3-1) GENERALITA' E IPOTESI
Da quanto si è detto in precedenza, il calcestruzzo armato segue le leggi di Hooke e il suo modulo di elasticità dipende dallo stato di tensione (2.2.2): (fig. 2.1) il materiale, per non dire omogeneo né isotropo. Malgrado ciò i problemi di verifica della sicurezza possono essere risolti con una teoria la quale, benché approssimata o, se si vuole, convenzionale, è confermata da numerosissimi risultati sperimentali e fornisce al tecnico procedimenti e formule di pratica e rapida applicazione.
Da essa deriva il metodo di calcolo delle tensioni ammissibili, il quale, allargando il campo di limitazione, può essere tranquillamente usato per la progettazione e la verifica anche delle grandi strutture; perché, anche idee si semplificative atte a schematizzare il comportamento del materiale, non corrispondono inconvenienti materiali.
Le ipotesi fondamentali del metodo sono:
- a) il calcestruzzo, quando è soggetto a tensioni di compressione, si comporta come un materiale omogeneo, isotropo ed elastico: la legge di Hooke si suppone rispettata e si assume, di solito, come modulo elastico il modulo tangente (1, 2.23, 2.24 e fig. 2.24). Questi semplificazioni meritano di essere accettate perché, quando lo stato di tensione è entro i limiti della tensione originaria (2.12) gli scostamenti dai diagrammi σ-ε dalla linearità sono assai piccoli; inoltre il valore della tensione ammissibile (a compressione) è normalmente σa ≤ 0,60σk.
B4
2) Nel campo delle tensioni ammissibili NON SI VERIFICANO, Acausa dell'aderenza acciaio-c.a. (2.3.2) SCOR-RIMENTI RELATIVI. Questa ipotesi (verificata un numerodi esperienze) consente di ritenere uguale le dilatazio-ni dei due materiali a contatto:
DILATAZIONI
εs = εc (3.1)
Si conseguenza dell'ipotesi si può scrivere:
σs σc (3.2)
Es Ec
introdotto il rapporto
m = Es (3.3)
Ec
detto coefficiente di equivalenzao coefficiente di omogeneizzazione
3) IL CALCESTRUZZO NON RESISTE A TRAZIONE. Questaipotesi è giustificata della modesta resistenza a trainoné nel conglomerato (v. 2.2.1 e 2.4.3) che né a suadistanza compresa tra 1/6 10 15 di quella a compressione,salta se tensioni di traino dovute al ritiro, su linee.nate a quelle indotte da carico esterno. Eproducono, nelle zone tesse, stati di assunzione avolte rinforzati di vostra analogia.Se invece non si formano lesioni nelle zone tesse risul-tà CAUTELATIVA perché conduce a calcolare sta-ti di tensione numericamente maggiori di quelli reali.
4) CONSERVAZIONE DELLE SEZIONI PIANE.È una conseguenza delle prime tre ipotesi: i diagrammiNi delle ε e delle σ sono lineari comeandare dalla Fig. 2:
3.1) Tensioni ammissibili per l'acciaio
Le tensioni ammissibili per l'acciaio sono state elemente nella tabella contenuta in 2.3.
Si tenga d'occhio per quanto in lettura:
- Tipo di acciaio: Fe B 22K, Fe B 32K, Fe B 38K, Fe B 44K
- Diametri nominali contigui: 5÷30 mm, >150 mm, 5÷26 mm >250 mm
- Classe di calcestruzzo: Lisce, Migliorato, Aderenza Stabilimento
- Tipo di controllo: In stabilimento o in cantiere, Cantiere
Se ø > 22 mm si deve effettuare la verifica dell'apertura delle lesioni (v. 4.4.3.2.2.) se la costruzione è in ambiente aggressivo.
La presenza di ferromini di stirirra ossia quando, secondo le norme:
amin