vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Sviluppato su sette piani, indica la linea guida dell'architettura di Chicago: essenzialità, razionalità e
opposizione più o meno marcata alla decorazione estetica.
“Leiter I Building”
Nell' “Home Insurance Building”, primo esempio nella storia dell'architettura di “grattacielo”, lo
sviluppo verticale su ben dieci piani, inizi a configurarsi quell'idea di facciata come semplice
schermo prevalentemente vetrato. E' l'inizio della così detta “conquista del cielo”, una conquista
non più simbolica come avveniva nelle costruzioni medioevali, ma ben sì contingente e concreta:
anelito del mondo imprenditoriale e della scalata della borghesia americana. La struttura può essere
letta in senso verticale secondo la scansione su 4 livelli sovrapposti: si parte dal basamento, per
passare a 3 piani decorati con un ordine sintetico, per arrivare ad un loggiato e, in fine, all'attico che
conclude la struttura. La scansione verticale perde quindi qualsiasi profusione statica e si risolve in
estetismo, in cui i pilastri ferrei, sono rivestiti in mattoni, secondo le nuove norme anti-incendio.
“Home Insurance Building”
Citiamo anche il “Leiter II Building”, in cui finalmente la struttura portante è resa indipendente
dalla facciata, in cui elementi di scansione verticale e orizzontale hanno la stessa validità non più
strutturale, in cui la struttura si risolve in una dimensione fortemente scatolare.
“Leiter II Building”
RICHARDSON, membro anche lui della prima generazione, fu istruito all'Ecole des Beaux-Arts di
Parigi. Secondo la sua poetica la decorazione degli edifici diviene il mezzo attraverso cui definirne
la personalità. Secondo la filosofia fortemente ispirata al trascendentalismo, secondo cui si deve
perseguire l'eroica affermazione dell'individualità soggettiva, ogni edificio deve essere
rigorosamente diverso dall'altro nella linea decorativa. Questo confronto tra la sua poetica e la
ferrea logica imprenditoriale della committenza, che sospingeva verso una speculazione edilizia che
non prevedeva di inserire negli edifici nulla al di fuori dell'essenzialità, è ancora un punto fermo
attraverso cui studiare la figura di Richardson. Il suo tentativo di adeguare la forma al contesto
urbano, secondo il modello del “palazzo all'Italiana” del primo rinascimento fiorentino, è presente
nel “Marshall Field Wholesale Store”, in cui alla citazione materica del romanico romano si
accompagna una scansione verticalistica a monofore, bifore e trifore tipicamente di gusto
goticheggiante. Dietro alla facciata che è di quattro piani, l'architetto in realtà ne nasconde sette.
“Marshall Field Wholesale Store”
La scuola di Chicago si fonda in linea teorica nello studio del pragmatico ed essenziale Le Baron
Jenney. Qui si formano gli architetti della seconda generazione, tra i quali citiamo Sullivan.
SULLIVAN, seguendo una formazione strettamente legata al mondo orientale, subisce le influenze
dello stile moresco e dello stile geometrico. Dopo una formazione estera, tornato a Chicago, è
assunto nella bottega di ADLER, cui tre anni dopo diverrà socio. La sua esperienza franco-tedesca
(egli studiò all'Ecole des Beaux Arts di Parigi), gli permise di immettere nelle sue architetture
caratteri architettonici diversi, ma perfettamente sintetici tra loro. Il primo segno della
collaborazione tra Sullivan e Adler si ha nell' “Auditorium Building” (da Zevi definito come :
“apice delle esperienze Richardsonianie”, per lo stretto rapporto dell'edificio con sito urbano
preesistente). Edificio polifunzionale, in cui si fondono insieme l'idea dell'auditorium, dell'albergo,
degli uffici, dei locali commerciali e addirittura del ristorante sulla sommità dell'edificio.
“Auditorium Building”
Parliamo del “Chicago Stock Exchange”, tipo di edificio schiettamente funzionale in cui, sola
licenza alla severità delle facciate, sono i bow-windows aggettanti verticali. Si riscontra nell'analisi
una logica tettonica, mediata dall'esperienza tedesca, nell'idea del pregnante basamento. La facciata
anche qui assume la funzione di mero rivestimento, finemente ondulato e modellato ad apparire un
foglio di carta adagiato sullo scheletro portante.
“Chicago Stock Exchange”
Citiamo anche il “Guaranty (Prudential) Building”, in cui la decorazione non è più legata solo al
portale e al cornicione di coronamento, ma essa avvolge l'intero stabile, sia nell'esterno che negli
interni. Lo sviluppo che si avverte in facciata è indubbiamente incentrato sull'idea dello slancio
verticalistico. Molti critici e storici dell'architettura vedono in questa opera una ripresa della
stilizzazione decorativa dell'Art Nouveau. In realtà, mentre il “colpo di frusta” e la linea ondulata
del Liberty erano una materializzazione concreta della nuova idea della borghesia industriale, che
sentiva il bisogno di un'arte che manifestasse lo splendore e il benessere della Bella Epoque, ora in
Sullivan questa sincronia committenza-maestranza non si evince più, tanto che la sua opera resterà