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Responsabilità professionale e diritto penale

C'è la consuetudine a dire, siccome non ha fatto questa cosa che è il top della chirurgia, chiaramente ha portato a questo, senza rendersi conto che la responsabilità professionale è aumentata. Tanti anni fa la responsabilità professionale era solo di carattere penalistico, ovvero prima si punivano i medici solo dal punto di vista penalistico. Il diritto penale tutela lo stato e tutta la collettività dall'azione di un singolo reo (uccidere, rapinare, sono un danno per la collettività). Le norme del codice penale fanno sì che il reato non si ripeta e per fare questo c'è la comminazione di una pena, come la restrizione in un carcere, in cui si restringe la libertà professionale ma si tutela quella della collettività. Poi c'è stata un'evoluzione dei tempi ma soprattutto un'involuzione della giustizia, ovvero i procedimenti penali, proprio perché tanti, proprio perché diversificati.

Perché dovevano esplorare un infinità di situazioni, hanno incominciato a rallentare e tra l'inizio e la fine passavano degli anni. Proprio per la gravità dell'epoca questi processi duravano anni e poi c'era un primo grado, secondo grado, ricorso in cassazione, e un sanitario si difendeva in tutti i modi e gradi di giustizia. Si è incominciato a spostare il problema negli anni '80, dividendosi tra penale e civile. La norma civile è una raccolta di norme attraverso gli articoli del codice civile, che regola i rapporti tra i cittadini. Nel penale lo stato tutela se stesso ed i suoi cittadini. Lo stato non siamo altro che noi. Nel civile, per tutta una serie di atti formali, dovevano essere emanate delle norme che regolassero i rapporti tra i cittadini, come l'acquisto di una casa, il testamento, il matrimonio, l'acquisto di un'auto, tutta una serie di patti del quotidiano che non potevano essere senza norma e sono state create.

una richiesta di risarcimento danni. Questo ha portato alla nascita di una serie di norme civili che tutelano la possibilità di essere risarciti per un danno ingiusto. In ambito penale, la condanna comporta principalmente la comminazione di una pena detentiva, ovvero la restrizione della libertà personale. Tuttavia, nel campo civile, la situazione è diversa. Infatti, a seguito di una condanna civile, si ha il ripristino del danno subito attraverso un risarcimento. Negli ultimi anni, si è iniziato a considerare la possibilità di arrecare danni anche a livello economico. Infatti, se si richiede un risarcimento economico, la situazione è più immediata rispetto al penale, anche se non necessariamente rapida. In media, infatti, i tempi per una questione civile sono di circa 4 anni, mentre per una questione penale sono di circa 10 anni. Inoltre, mentre il costo di un avvocato penalista può essere spropositato, in ambito civile è generalmente inferiore. In passato, una volta conclusa la procedura penale, era possibile presentare una richiesta di risarcimento danni, ma era necessario attendere tutto un iter e poi formulare la richiesta.

del male. Nel civile, invece, una volta finito il processo si paga. Questo è un fatto positivo per il paziente. Il fatto negativo è stato che a questo punto è diventata una sorta di lotteria; negli anni '90 sono sorti diversi studi legali che facevano solo responsabilità professionale, ma non la facevano con il criterio di ingiustizia, ma con quello speculativo.

Se compro un biglietto della lotteria, quante sono le possibilità di vincere il primo premio? Una cosa infinitesimale. Se spendo una carta bollata, quante possibilità ho di essere risarcito? Enormi, per cui è meglio della lotteria.

Questo perché gran parte della responsabilità professionale è nostra, basta guardare una cartella clinica, ce ne fosse una che è fatta secondo tutti i crismi della cartella clinica. Se inizio un iter di responsabilità professionale contro Mario Rossi, sicuramente qualche cosa di censurabile si trova ed è su questo

che bisogna compilare la cartella in un certo modo e quindi procede senza considerare le difficoltà del reparto o della struttura. È necessario quindi cambiare il modo di gestire la sanità, essere sempre attenti a ciò che si fa e prendere precauzioni per evitare situazioni problematiche. È importante conoscere le procedure corrette da seguire e non fare affidamento sulla comprensione del magistrato, che è un esecutore rigido della norma e non tiene conto delle situazioni specifiche.così e la tiene in considerazione.Il rigido esecutore di una norma certe volte scusa determinate situazioni, certe altre le consideraaggravanti, proprio perché è un rigido esecutore ma la sua esecuzione è interpretativa e lui devefarsi la convinzione se effettivamente noi abbiamo sbagliato o meno o se ci può inserire in uncontesto di reato perché non ce l'ha.Non è presente il reato di rapina, ha il reato di omicidio colposo, che dice "inosservanza di leggi,regolamenti e discipline", vuol dire tutto e non vuol dire niente. Per cui lui continua a calarsi indelle situazioni per le quali è in perfetta sconoscenza se non per sentito dire. Ma è chiaro che ilmagistrato, rigido esecutore di una norma, non può affidarsi del suo giudizio al sentito dire. Nonpuò leggere dal giornale e dire che il reparto del policlinico Umberto I è carente di personale…, ilmagistrato dice "tu non".

"potevi fare quella cosa, non la dovevi fare, se a fai ed hai delle difficoltà, la colpa è tua".

Teoricamente, se manca un farmaco, l'operatore sanitario deve chiamare il magistrato, il quale blocca tutto e se ne parla, il che starebbe a significare che qualsiasi cosa succede l'operatore è esente dalle responsabilità perché ha avvertito il magistrato, ma questo vorrebbe dire bloccare l'attività del reparto in ogni minuto perché ci rendiamo conto che la nostra situazione non è tra le migliori. Per cautelarsi dobbiamo sapere certe cose ben precise. Il rigido esecutore della norma non ha affatto elasticità mentale, o in un modo o in un altro, o è a norma o contro norma. Si può discutere ma parte già da quel fatto, che non è a norma.

Il problema della responsabilità professionale si è spostato nell'ambito civilistico, perché è diventato una sorta di

lotteria e l'avvocato civilista si fa pagare anche dopo a seconda di quanto percentualmente potrebbe prendere, la fa ampia, non si trova mai "Mario Rossi ha sbagliato", ma si cita pure il portiere che era in servizio, si cita la struttura perché si in virtù di questa visione sanitaria un po' carente, anche un'interpretazione giudiziaria anche sulla responsabilità oggettiva della struttura. Se uno lavora presso una casa di cura privata e viene citato, anche la struttura dove lavora viene citata. Molte volte i miei massimali possono coprire il danno, ma quelli dalla struttura sicuro, quindi si cita tutti e qualcuno che paga si trova sempre perché c'è una sbavatura professionale che dobbiamo cercare di eliminare. Ovviamente la perfezione sarebbe una follia, perché si va a trattare con soggetti che sono esseri umani, che non avranno mai una standardizzazione né dei sintomi, né degli accertamenti strumentali né tanto meno.della risposta a determinati stimoli terapeutici, sia farmacologici che chirurgici, quindi è un compito difficile ma bisogna cercare di essere aderenti ad una realtà oggettiva perché un guaio della responsabilità professionale è che la valutazione è a posteriori, non è immediata ma quell'errore viene valutato dopo anni solo ed esclusivamente sulla base delle carte. Se le carte sono fatte male, anche se è stato fatto tutto il possibile qualcuno dirà che non si dimostra questo, perché le carte dicono un'altra cosa. Ecco perché le cose vanno fatte bene prima; si possono sempre commettere errori, ma le carte devono essere corrette perché se anche uno sbaglia si capisce che uno ha fatto, poi si discute se l'errore era errore, una sbavatura o non era nulla, ma se non è nemmeno riportato, automaticamente vuol dire che era sbagliato. Quello che si deve fare per evitare di incorrere in un problemapersona ci ha dimostrato nel tempo di essere affidabile, competente e di poter contare su di lei. Nel contesto sanitario, la fiducia è ancora più importante perché riguarda la salute e il benessere delle persone. Il rapporto tra operatore sanitario e paziente è diretto e personale. Gli infermieri, come tutti gli operatori sanitari, devono comprendere come interagire con il paziente in modo empatico e professionale. Devono dimostrare di essere disponibili, attenti e pronti a fare tutto il possibile per garantire il benessere del paziente. Questo approccio richiede una maggiore responsabilità da parte degli operatori sanitari. Il paziente si affida a loro perché ha sentito parlare bene del loro lavoro e si aspetta che facciano tutto il possibile per aiutarlo. Il rapporto tra operatore sanitario e paziente è basato sulla fiducia reciproca. Per concludere, il rapporto tra operatore sanitario e paziente è fondamentale per garantire un'assistenza sanitaria di qualità. Gli operatori sanitari devono dimostrare di essere affidabili, competenti e di poter contare su di loro. Devono instaurare una relazione di fiducia con il paziente, mettendo in mostra le loro qualità professionali e umane.persona l'ho provata, testata, così come un meccanico bravo di cui si ha fiducia. Il problema nasce che questa è una fase successiva al nostro inizio; la prima volta che vado da una persona e non ho nessuna conoscenza di questa, per sentito dire ho fiducia in lui ma personalmente no. Nel momento che non si conosce una persona, lo rende più responsabile perché vuol dire che non si ha fiducia, ma ci si affida a questa, si mette in mano me senza sapere che cosa fare. Il che sta a significare che colui che mette in mano la sua salute, deve essere trattato ancora con più attenzione di quello che torna da me e dice che sono stato bravo. In una fase iniziale di rapporto professionale ho nelle mie mani il suo affidamento (questa è la mia salute, fai quello che ti pare). Questo sta a significare l'enorme responsabilità che abbiamo nel gestire un rapporto siffatto. Il rapporto siffatto si gestisce con la fiducia e lasegretezza del rapporto stesso, come il segreto professionale, l'accudimento del paziente, l'indagine anamnestica e quant'altro, ma soprattutto abbiamo quelle capacità gestionali da mettere
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Publisher
A.A. 2019-2020
12 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher TheNumberOne1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina legale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Zaami Simona.