Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
La psicologia dell'educazione Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LINGUAGGIO

Il è il principale strumento che l’uomo utilizza e che il bambino interiorizza

durante lo sviluppo. Esso svolge una funzione sociale: permette alle persone di comunicare con

altre persone, di esprimere i propri desideri e i propri bisogni.

Lo sviluppo di questa capacità nasce come una necessità da parte del bambino di comunicare con

il mondo esterno e che gli serve anche per essere ben inserito nel mondo che lo circonda. Inoltre il

linguaggio rappresenta qualcosa di innato che non riguarda solo il parlato ma è un concetto inteso

nel suo senso più universale (si pensi per esempio anche al linguaggio non verbale, attraverso cui

si esprime solo con le espressioni e i gesti del nostro corpo).

Watzlavick afferma che “ non si può non comunicare”; infatti, fin dai suoi primi istanti di vita il

bambino è capace di comunicare i suoi stati e i suoi bisogni agli adulti che imparano a

interpretare i suoi segnali di comunicazione.

Inoltre è essenziali il contesto comunicativo affettivo e relazionale in cui si realizza il processo di

acquisizione del linguaggio tramite l’interazione con l’adulto; quindi il bambino impara ad

attribuire un significato alle espressioni e alle azioni dell’adulto e sul piano della produzione

impara ad usare dei segnali sempre più precisi e stabili. SISTEMI SIMBOLICI.

Altro strumento che viene acquisito dal bambino è l’utilizzo dei Il

bambino cominica a conoscere il sistema dei segni molto presto iniziando a fare i suoi primi

scarabocchi ( a partire dai 2 anni di vita). Egli li crea perché vuole lasciare un segno che per lui è

significativo.

Ma conoscere i segni non ha una base innata, ma vengono trasmessi principalmente dalla cultura

in cui egli è inserito (si pensi alla differenza di comunicazione fra una parola italiana e i graffiti,

entrambe le forme esprimono un simbolo). Ma la distinzione fra disegno e scrittura avverrà nel

bambino prima del processo di scolarizzazione.

SCRITTURA

Al giorno d’oggi, apprendere la si può definire questo come una complessa attività

cognitiva e socioculturale, infatti il bambino, vivendo in una società urbanizzata è “immerso nella

scrittura” , ne sono un esempio le pubblicità, i cartelli stradali, le diverse insegne, e via dicendo; a

tal proposito i bimbi sono motivati a riconoscere e interpretare le scritte che li circondano anche

senza l’intervento intenzionale degli adulti. LETTURA.

Apprendere la scrittura è inscindibile dall'apprendere la Riconoscere le lettere e la

loro pronuncia fa parte dei primi apprendimenti relativi alla scrittura. Per quanto concerne la

lettura, sono necessarie le determinate componenti:

Visuo­percettive che implicano: un’analisi visiva, un’organizzazione percettiva,

un monitoraggio visuo­percettivo ed una rappresentazione;

Esecutive­motorie che implicano: una programmazione motoria, una tracciatura

e un monitoraggio cinestetico;

Linguistiche che implicano: un’analisi fonologica, una codifica fonologica, una

codifica ortografica e una codifica meta­linguistica.

Inoltre è importante ricordare che in questo processo sono implicate anche le competenze

linguistiche, neuropsicologiche, cognitive e meta cognitive.

Il bambino ha registrato nella sua mente una serie di parole e gruppi di lettere, riuscendo a

riconoscerle visivamente. CONOSCENZE MATEMATICHE.

Altro strumento importante è l’acquisizione delle I primi

concetti matematici vengono costruiti dal bambino a partire dagli input che riceve dalla cultura e

dall'ambiente e si basano su due concetti: il numero e lo spazio. Addizionare e sottrarre sono

Dettagli
A.A. 2015-2016
5 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher noemi.antonucci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Cornacchia Matteo.