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LA MOTIVAZIONE

(in ambito sportivo)

La motivazione è l’insieme delle forze che ci spingono ad agire, in relazione a diversi obiettivi e

interessi che sono guidati dai processi cognitivi ed emotivi.

La motivazione può essere:

 Estrinseca: significa che ci si comporta in modo da ricevere una ricompensa;

E’ orientata al compito da fare;

 Instrinseca: significa che ci si comporta in un modo perché lo si vuole; Presuppone

l’interiorizzazione del valore che l’esecuzione dei compiti sia di per se gratificante;

E’ orientata al sé.

Teorie sulla motivazione

 Le teorie del contenuto: analizzano i bisogni, i beni desiderati dalle persone e sottolineano

l’importanza delle cause che originano il comportamento di un individuo; Identificano i

fattori che influenzano la motivazione e rispondono alla domanda “ che cosa “ motiva le

persone.

 Le teorie del processo: analizzano il processo decisionale attraverso il quale la percezione

di un bisogno si traduce in un comportamento; Identificano i processi attraverso i quali i

fattori influenzano la motivazione e rispondono alla domanda “come” la motivazione si

manifesta.

Teorie: o Teorie dei bisogni:

 Modello di Maslow

 Bisogni appresi (McClelland) Teorie del contenuto

o Teorie del compito:

 Fattori duali (Herzberg)

o Equità/Giustizia

o Aspettativa-valenza Teorie del processo

o Goal setting

Modello di Maslow

Secondo Maslow un bisogno è la carenza di un “oggetto desiderato”, e quindi la persona orienta il

suo comportamento per raggiungerlo.

Gerarchia dei bisogni di Maslow

 bisogni fisiologici: considerati primari in quanto relativi alla sopravvivenza degli individui

come l'esigenza di cibo o riposo;

 bisogni di sicurezza: ricondotti all'esigenza di protezione dai pericoli e di garanzia di

soddisfare nel tempo i bisogni fisiologici;

 bisogni di appartenenza: riguardano l'esigenza i un individuo di interagire con altre persone,

n

di dare e ricevere amicizia ed affetto;

 bisogni di stima: distinguibili in bisogni di autostima, ossia di avere di se stessi una

valutazione positiva ed elevata, di aver successo personale, e bisogni di stima da parte degli

altri;

 bisogni di autorealizzazione: riguardano la piena realizzazione delle proprie potenzialità, il

completamento del proprio progetto di vita.

Secondo Maslow un bisogno è attivato uno alla volta, cioè quando è stato soddisfatto un bisogno

si attiva quello successivo (principio di soddisfazione-progressione). Ma questa teoria presenta

un limite notevole, considera i bisogni come drivers innati del comportamento e comuni a tutte

le persone indipendentemente dalla cultura, età, sesso ecc.

Modello di McClelland (bisogni appresi)

Secondo McClelland le persone acquisiscono o apprendono certi bisogni piuttosto che altri, per

via, sia della cultura e della società in cui appartengono, sia in modo diretto in base alle proprie

esperienze. Per McClelland esistono tre tipi di bisogni:

 successo-riuscita (need for achievement): Bisogno di portare a termine un compito con

successo;

 potere (need for power): Bisogno di imporsi all’attenzione altrui, di stabilire, mantenere, o

ristabilire il proprio potere;

 affiliazione (need for affiliation): Bisogno di interazione sociale relazionandosi con altre

persone.

Secondo McClelland, l’esperienza di un individuo può costituire, se positiva, un rinforzo al

conseguimento di un determinato bisogno e, se negativa, può invece ridurre lo stimolo al

conseguimento di quel bisogno.

Modello di Herzberg (Fattori duali)

I bisogni sono classificati in due classi di contenuto:

 fattori igienici (esigenze materiali, di consumo, di sicurezza, relazione interpersonali con i

compagni di squadra, contesto positivo): identificano bisogni percepiti come deficit

rispetto ad uno standard e generano insoddisfazione se non trovano risposta;

 fattori motivanti (esigenze di crescita, sviluppo professionale, riconoscimenti della

performance, sfide): identificano bisogni percepiti come surplus e sono generativi di spinte

positive all’azione per conseguire un elevata soddisfazione piuttosto che per correggere

una situazione negativa.

I fattori igienici, se assenti, provocano insoddisfazione ma, se presenti, generano soltanto l’assenza

di insoddisfazione. Mentre i fattori motivanti se presenti generano soddisfazione, ma se assenti

provocano assenza di soddisfazione.

Teoria dell’ Equità/Giustizia

L’equità misura il grado di soddisfazione degli attori coinvolti e richiama la giustizia organizzativa.

Due sono le componenti di giustizia:

 Distributiva(chi? Che cosa?)= ha a che fare con l’allocazione dei risultati/ricompense che

alcuni attengono e altri no;

 Procedurale(come?)= le procedure adoperate per l’allocazione delle ricompense; cioè le

modalità con le quali una persona tratta un' altra (rimanda alla giustizia interazionale);

Es. Come un allenatore di una squadra elogia le abilità di alcuni componenti e ad altri no.

La giustizia organizzativa riguarda quindi ciò che le persone ritengono essere giusto (concezione

soggettiva). Il bisogno di giustizia si focalizza sulle percezioni individuali, cioè di come si viene

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Publisher
A.A. 2016-2017
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alex722 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione Aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Briganti Paola.