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A C

A C

A C

B B Questo crea una coesione interna tra le strofe che hanno rime sempre diverse

ma si concludono sempre con un tipo di rima uguale

• La jarchas ha un tipo di rima che riprende il finale di ognuno delle strofe che

compongono la moaxaja. Ha due, tre, quattro versi (molto breve). La sua rima

Fino agli anni 70 del ‘900 le

è la stessa degli ultimi versi della moaxaja.

jarchas non si conoscevano, perché gli ispanisti non si occupavano

generalmente della lingua araba quindi venivano scambiate per composizioni

di letteratura araba.

Si componeva la moaxaja sulla base della jarchas o viceversa?

Sappiamo che alcuni elementi tipici ricorrenti di alcune jarchas si ritrovano in più

testimonianze, quindi, alcune jarchas in varie versioni circolano tra i poeti. Questo

lascia pensare che le jarchas fossero un punto di partenza sulla quale comporre le

moaxaja. Secondo alcuni stilometrici però, in alcuni casi si potrebbe sostenere il

contrario. “tant’amare,tant’amare

Esempio di moaxaja e jarchas, pdf numero 2: (scritta in

lingua ebraica)

Come si data un testo?

• Datazione interna: Terminus ante quem, la data prima della quale il testo è

un’altra data che ci dà la possibilità di

stato composto. Terminus post quem,

stabilire uno spazio temporale dentro il quale il testo è stato composto.

• Analisi:

• Jarchas di quattro versi;

• A parlare è un io lirico femminile;

• è presente chiaramente una parola araba “habib”

Dal punto di vista linguistico

segno di questa mescolanza linguistica.

• qui non c’è più il latino ma segni di quel passaggio

Differenza con le glosas;

linguistico che porterà alla nascita dello spagnolo

• L’apostrofo in tant’amare è segno di una realizzazione di una sinalefe.

Sappiamo che in spagnolo non esiste l’apostrofo ma siccome qui vi è una

trascrizione del testo a cui sono state aggiunte le vocali si sarebbe potuto

scrivere “tanto L’incontro

amare” e avrei come numero di sillabe 5. però tra

con vocale e l’inizio di un’altra parola

finale di parola con vocale crea la

sinalefe che determina così non più 5 sillabe ma 4. In questo abbiamo un verso

ottonario. “ (pdf)

Il secondo testo preso in analisi Ya qoragoni, que queres bon amar”

conferma quanto detto sulle impostazioni tipiche della jarchas.

In questo caso è tratta da un testo scritto in lingua araba e nella presentazione

troviamo anche il nome dello studioso a cui si deve la scoperta delle jarchas: Garçia

Gomez.

-Analisi:

• La moaxaja introduce il contenuto della jarchas spiegando che si tratta di una

donna

• Molti elementi (di tipo linguistico e di tipo formale/tematico) sono ricorrenti;

• È una lingua che ancora attinge prestiti dalla lingua araba

• Dal punto di vista tematico riconosciamo “il pianto di una donna”, “gli occhi”,

“amare” precedente “tanto

che si ricollegano alla jarchas amare tanto amare”

Le cantigas galaico-portuguesas

Sappiamo che le jarchas sono state scoperte qualche secolo fa quindi,

precedentemente, ciò che sanciva l’inizio della letteratura spagnola erano le

“Cantigas galaico-portuguesas” che collochiamo tra la fine del XII secolo e la metà

del XIV (dopo le jarchas), ovvero 1198-1354 (non data esatta della nascita ma

avvenimenti importanti.

Infatti il 1198 corrisponde alla data di una cantiga molto importante relativa ad un re

è la morte dell’ultimo poeta galaico-portoghese

portoghese; il 1354 invece di cui

abbiamo notizia.

L’ambito di produzione di questo tipo di poesie invece è La Galizia.

La lingua galaico-portoghese per la sua sonorità è deputata per essere la lingua con

cui si produce la poesia colta.

Come dice la parola stessa, le cantigas sono poesie che devono essere cantate, infatti

alcuni dei volumi dei codici che ci trasmettono le cantigas hanno non solo la parte del

testo ma hanno anche la notazione musicale le eseguire la melodia con gli strumenti.

Abbiamo a tal proposito tre categorie differenziabili per contenuto:

• Le cantigas de amigo, vengono prodotte in Galizia. Hanno elementi molti

simili a quelli delle jarchas: sono infatti componimenti poetici pronunciati da

con il tema dell’amore sofferto, per la lontananza dell’amato.

una donna Al

contrario delle jarchas però, vi è la presenza di elementi naturali ad alto

contenuto erotico, in particolare la presenza dell’acqua e di altri: il mare, le

onde, l’acqua corrente, gli alberi, i prati.

• sono poesie che si concentrano sull’amore ma dal punto

Le cantigas de amor, all’amore

di vista maschile e non hanno più un approccio doloroso ma a quello

che definiamo amor cortese (influenza poesia trovadorica)

• Le cantigas de escarnho e maldizer, sono componimenti di burla che si fanno

gioco di un personaggio realmente esistito, di una tipologia di persona e in

modo molto piccante prendono in giro l’impotenza della persona, una qualche

deformità fisica, qualità giudicate negative come l’avarizia.

La prima manifestazione della

Poesia epica:

“Il cantar de mio cid”

Il mester de juglaria e è l’unico pervenuto), hanno

Questi tipi di componimenti epici (Cantar de Mio Cid

una conformazione metrico-strofica tipica del Mester de juglaria (metodo

compositivo, tipico dei giullari). Avevano inoltre una funzione informativa: offrire

quindi dei dati storici nazionali.

Caratteristiche:

• Verso irregolare nella lunghezza, parliamo infatti di anisosillabismo. Il verso

infatti, è organizzato in due parti (emistichi). Ogni parte oscilla con sillabe da 3

o 4 fino a 12; la media è quella di sette sillabe per ogni emistichio.

• La lunghezza della strofa (lassa) è variabile: da 4 o 5 versi a decine di versi.

• Anonimato improvvisato dell’oralità : il

Tutto questo perché ci ritroviamo di fronte ad un testo

giullare, per necessità, poteva decidere di allungare o riassumere le lasse che

dividiamo per assonanza -tra due parole in rima sono uguali solo le vocali a partire

dall’ultima su cui cade l’accento).

vocale tonica- (vocale Capiamo quindi quando

quando cambia l’assonanza, che può essere dopo dieci versi o

cambia una lassa,

quattro.

• la corrispondenza del senso di una frase, in ogni verso. Non c’è mai

Sticomitia:

quindi l’enjambement, (processo per il quale devo cercare tra i versi il senso di

ogni frase) • Chi declamava questi componimenti?

I giullari medievali erano persone che giravano e portavano il proprio bagaglio di

conoscenze in vari luoghi ed erano considerati dalla società come persone importanti,

fidate e credibili. Di solito accompagnavano la declamazione di questi testi con uno

strumento (liuto, la viella, strumenti a corda). Il giullare infatti portava uno

spettacolo che poteva prevedere non solo la recitazione o la musica di questi

componimenti ma anche esercizi di giochi o la presenza di animali addomesticati.

Avevano un repertorio di 30-40 testi tra cui sceglievano quello più adeguato per

essere declamato. Ecco perché gli epiteti epici inseriti nei testi, per aiutare la

memorizzazione del testo, risultano così importanti.

Il cantar de Mio Cid

Il cantar de mio cid, è un caposaldo della letteratura spagnola ed è anche il primo

componimento di ampio respiro che noi troviamo nella poesia epica spagnola del

XIII-XIV secolo. Scritto in una lingua più matura (castigliano) rispetto alle jarchas e

alle glosas ma non è comparabile con le cantigas (non scritte in castigliano).

La funzione di questo tipo di poesia è soprattutto di informare su avvenimenti

L’epica spagnola a differenza di quella francese,

rilevanti, accaduti in quegli anni.

prevede un tipo di eroe importante per la nazione non a caso Rodrigo diaz de Bivar

l’onore, la fedeltà al Re,

racchiude in sé tutte quelle qualità, come il coraggio, che

devono essere trasmesse all’ascoltatore.

Parliamo di migliaia di versi composti non si sa da chi che compongono questo

lungo poema epico che narra le gesta di un eroe esistito realmente: Rodrigo (o Rui)

Diaz de Vivar. Fu un condottiero nato circa nel 1040 e morto nel 1099; non sappiamo

molto sulle sue origini, ma conoscendo la data di morte possiamo stabilire un

possibile terminus post quem sulla scrittura del Cantar de mio cid, supponendo che

sia stato scritto appunto dopo la sua morte.

Il sul soprannome è Cid Campeador (Signore abile nella battaglia)

Nel 1094 riconquista Valencia. • Quando viene composto?

Ciò che possiamo dire si basa sull’unico testimone (testo) a noi pervenuto, che però è

“lacunoso” (manca di alcune parti).

Infatti del manoscritto a noi pervenuto del Cantar de mio Cid, manca il primo foglio

originale. In questa prima pagina non sappiamo cosa poteva esserci scritto;

che si raccontasse cosa fosse successo all’eroe che noi invece

supponiamo, infatti,

vediamo già in una scena (medias res) che descrive il suo allontanamento da casa.

alla conoscenza dell’autore

Alla fine del manoscritto troviamo un problema legato

e alla data di scrittura del testo:

• L’ipotesi è che non sia l’autore ma

Per Abbat (non abbiamo dati su di lui).

che abbia copiato questo testo nel 1300, copiandone anche la data.

(Copista).

• in quanto l’anno

La data: Maggio 1245; la data non è questa ma il 1207,

zero lo si fa coincidere con il 38 a.C (fondate le province della spagna-

romana). Abbiamo però altri problemi: la grafia non è del 1200 ma del 1300

dove poi sono scritte le due C (100), c’è uno spazio che ha

(paliografi);

fatto credere per alcuni anni che lì ci fosse un’altra C che poi era stata

L’ultima analisi

raschiata con una lametta, quindi che ci fosse scritto 1300.

spettrografica di alcuni anni fa però, ha permesso di attestare che lì sotto

non c’è mai stata una C. Quindi diremmo che lo spazio c’è perché in quegli

anni gli spazi non venivano rispettati.

• Un testo destinato alla declamazione:

Il CDMC inoltre sembra essere un testo destinato alla declamazione a favore di un

“privata”.

pubblico e non ad una semplice lettura Questo lo dimostrano le forti

marche dell’oralità

presenze di e di epiteti epici:

Marche dell’oralità:

Le frasi che inducono a pensare alla declamazione orale;

• “Ora vedr

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A.A. 2018-2019
34 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mcsera93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Crivellari Daniele.