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Neoclassicismo: è un linguaggio intermedio tra il Rococò e classicismo.
JACQUES LOUIS DAVID Vita e opere:
Il padre voleva che il giovane David facesse la sua professione cioè, il commerciante di
ferro. I familiari, però, lo affidarono a JOSEPH MARIE VIEN, esperto didatta. David
partecipa a numerosi PRIXE DE ROME cioè, una borsa di studio per gli artisti più bravi ma
arriverà sempre secondo. Nel 1775, insieme a Vien si reca a sue spese per la prima volta
a Roma, dove fu colpito dall’asse italiana (Michelangelo, Raffaello e Caravaggio).
Questa tappa fu importante per il suo percorso artistico per conoscere il Rinascimento e le
attività greche-romane. Nel 1779, si reca a Napoli, in particolare a vedere gli scavi di
Pompei ed Ercolano e rimane per cinque anni; in questo periodo ricopia i rilievi della
colonna traiana. Ora, vedeva le cose in maniera diversa, con chiarezza e matura il suo
discorso neoclassico. Infatti, comincia la vera produzione artistica alla fine del primo
soggiorno romano nel 1780, con la sua prima opera intitolata “San Rocco”:
C’è impostazione seicentesca, la vergine è situata più in alto rispetto agli altri personaggi
che sono più in basso (in posizione di trono). Il tema è riferito ai civili in quanto, il San
Rocco intercede presso la vergine per la guarigione degli appestati. Lo scenario
sembrerebbe essere un luogo realmente esistito il lazzaretto di Marsiglia. Si tratta di una
pala d’altare. I destinatari sono gli appestati, i quali sono stati presi come spunto da
Caravaggio. David ha una tendenza a semplificare e rendere la cosa più composta,
infatti, notiamo una compostezza classicistica (tra la madonna e San Rocco).
Altra opera è “Il giuramento degli Orazi”:
C’è un rapporto fra i personaggi e l’architettura che si presenta con colonne di stile dorico
più antico ed elementare il capitello composto dall’abaco ed echino; arco romano e
rettilineo. Si tratta di uno stile tuscanico. Il dipinto risale al 1784, periodo del secondo
viaggio a Roma in quanto, vincitore del PRIXE DE ROME. La tela non supera i 3 m x tre h.
Sceglie un’ambientazione severa. C’è il recupero dell’integrità morale e nuove ideologie
della Rivoluzione Francese. A sinistra, sono rappresentati i tre fratelli Orazi con la mano
tesa verso le 3 spade sorrette dal padre e giurano di difendere la patria fino all’ultimo; ciò
avviene prima della partenza per la guerra di Roma contro la città di Alba (VII sec.). A
destra, è rappresentato il gruppo di donne, tutto l’aspetto sentimentale della scena che
prefigura un destino tragico, si tratta della madre, poi, Sabina, moglie del maggiore dei
fratelli Orazi e Camilla, fidanzata con uno dei Curiazi. Prima di realizzare l’opera effettiva
David, fece una serie di disegni. Troviamo nella composizione un ritmo narrativo
didascalico e chiaro, una rappresentazione degli esempi di virtu’ civica; per finire una
composizione studiata.
Nell’anno della rivoluzione francese 1789, David realizza “I littori riportano a Bruto i
corpi dei figli”:
Sulla sinistra è rappresentato Bruto, il tribuno della plebe, in atteggiamento chiuso nel suo
dolore quasi impietrito e alle sue spalle, possiamo notare soltanto delle gambe di un