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Jacques-Louis
David
Pittore neoclassico
Jacques-Louis David
Parigi, 30 agosto 1748 – Bruxelles, 29 dicembre 1825)
(
Dopo una formazione tradizionale, ancora influenzata dallo stile rococò,
giunge a Roma per il Prix de Rome. In Italia trascorre cinque anni
(1775-1780). Qui conosce le opere dei grandi pittori del Rinascimento e
del Barocco e le teorie di Winckelmann.
Ancien régime
Nel periodo dell’ (1780-1788), dipinge, tra le opere più
il Belisario riconosciuto Il giuramento degli
importanti, (1781) e
Orazi (1785).
Con il nuovo corso politico(1790-1794) si avvicina alle idee rivoluzionarie.
Fa abolire tutte le Accademie, diventa pittore e deputato della
Convenzione Nazionale , dove è eletto nel 1792 con l’appoggio di Marat, si
separa dalla moglie Charlotte, monarchica. Vota per la morte di Luigi
XVI, organizza feste e celebrazioni rivoluzionarie. Dipinge, dopo
Morte di Marat-
l’assassinio di Marat, una tela commemorativa ( 1793).
Entra a far parte dei circoli giacobini ed è membro attivo della politica del
Terrore, amico di Robespierre. Alla caduta di Robespierre, viene arrestato
ma poi prosciolto. Si risposa con la moglie e accoglie con simpatia l’ascesa
Napoleone che varca
di Napoleone, del quale diventa pittore ufficiale. (
le Alpi l’Incoronazione
, ). Con la Restaurazione si rifugia prima in
Svizzera, poi a Bruxelles, dove muore.
Il Belisario
riconosciuto - 1781
Ispirato a un popolare romanzo
di Marmontel, l'opera
testimonia il nuovo
orientamento davidiano,
indirizzato al neoclassicismo. Il
dipinto viene accolto con
favore dall'Accademia e,
Salon,
presentato al riceve
anche gli elogi di Diderot.
Il generale bizantino è
rappresentato ormai vecchio e
cieco, in compagnia di un
bambino, mentre protende
l'antico elmo e un soldato un
tempo alle sue dipendenze, lo
riconosce.
Lilla, M.B.A. 1781
Giuramento degli Orazi,
Il (Louvre – 1785) tela ispirata alla
Horace,
tragedia di Corneille, molto popolare in Francia, esprime
i valori di rigore morale e di spartana semplicità dell'antica
Repubblica romana. Fu interpretata in seguito come
La morte di
Marat - 1793
Riferimenti iconografici:
la deposizione di
Cristo di Caravaggio.
Il corpo emerge dalla
vasca come da un
sarcofago. L'uomo ha in
mano la lettera con cui
Carlotta Corday gli
chiedeva udienza, per
introdursi in casa sua,
ed ha accanto una
cassa di legno che
funge da scrittoio, con
penna e calamaio, sulla
quale il pittore incide la
propria dedica: À
Museo di Belle Arti - Bruxelles- 1793
Nel processo contro
Maria Antonietta
partecipa come
testimone
all'interrogatorio del
piccolo Capeto , della
quale farà un celebre
disegno mentre l'ex-
regina viene condotta
alla ghigliottina sulla
carretta dei condannati.
1793- Louvre