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Il ruolo di Jacques-Louis David nell'epopea napoleonica
Giuramento degli Orazi, con ruolo subalterno, ai margini di un'azione del tutto maschile) assume qui una centralità, che corrisponde a una nuova stagione politica della Francia, avviata ormai alla fase del Direttorio.
David fiuta anche opportunità di uno schieramento politico ben preciso → anche accusato di essere un voltagabbana, pronto a salire sul carro del vincitore (poi stringe rapporti diretti con Napoleone) → per lui realizza un celeberrimo ritratto.
David diviene uno dei cantori dell'epopea napoleonica. "Bonaparte sul S. Bernardo". Vicinanza tra il nome di Napoleone e "Annibale" (che aveva attraversato le Alpi → eroi dalle imprese grandiose).
Repertorio di monumenti equestri e ritratti a cavallo → fissa iconografia dell'imperatore che, presto, diverrà quella ufficiale. Da qui in poi, David realizzerà una serie di ritratti di Bonaparte o di scene che riguardano l'epopea bonapartista, da incoronazione.
decorativi, visti nei tardo-barocchi). Qui c'è pulizia formale; la linea è la tornitura; accento su aspetti disegnativi e pittorici che potessero restituire pulizia e pulitezza della forma, specialmente accentuata nei suoi valori plastici. Non più evanescenze, vaporosità, venature... armamentario di raffinate tecniche esecutive pittoriche proprie di barocco e tardo-barocco → adesso ritorno a essenzialità eticamente impegnata, essenziale, minimale, senza fronzoli e imbellettamenti. Nudità eroica di Edipo, al cospetto della sfinge. Sceglie mito, non fabula. Non è la certezza dei fatti a sedurre l'immaginazione di Ingres, ma - al contrario - il mistero del mito. Atmosfera di mistero e inquietudine, nonostante certezza granitica della figura maschile sicura del fatto proprio davanti alla sfinge. Sfinge nell'ombra, nel suo antro. Mondo dell'inconscio, irrazionale, incubo, sempre più diffuso nelle
Poetiche di questi anni. Ingressi mantiene sempre in alta posizione: principe dell'accademia, terrà banco fino a tutta metà dell'800.
GRANDE ODALISCA, INGRES
Al Louvre, che potevano contare su acquisti certi da parte di istituzioni.
Abbiamo visto odalisque brune di Bouchet. Gusto per l'esotico, lo strano, l'eccentrico e ricercato in una sensuale e rigorosa rappresentazione di una bellezza femminile idealizzata che, però, è capace di soluzioni eccentriche e anche molto discusse e controverse, nel dibattito dell'epoca.
Allungamento, antinaturalistico dell'anatomia del corpo nudo di questa donna, strumentale a un'idea di eleganza sinuosa e ricercata, ideale (prima ancora che reale).
In questo interno suntuoso il virtuosismo del pittore restituisce dettagli serici: capacità di restituire anche quasi consistenza materica ai diversi materiali, che entrano nel campo visivo dell'opera (dal cotone, alla seta, ai cuscini imbottiti,
alle piume di struzzo, al lino grezzo, in cui è raccolta la capigliatura dell'odalisca). Nell'odalisca si riconosce il volto di un grande testimonial della pittura italiana cinquecentesca: la Fornarina di Raffaello. Primato del disegno, eleganza prima grafica, più che pittorica. La Fornarina sarà leitmotiv della pittura di Ingres. Ingres sarà autore molto amato e riscoperto a inizio secolo, anche da un autore come Picasso; ripropone astrazione intellettuale e una rinnovata attenzione critica. Natura morta in basso al centro; braccia alzate e piegate dietro la testa (vedi Picasso, demoiselle d'avignons). Vageggiamento romantico sognante e rassicurante di un altrove che risponde sia a politiche espansionistiche coloniali della Francia dell'epoca (Nord-Africa e colonie che presto saranno stabilizzate là, operando una mistificazione della realtà, in cui la diversità è addomesticata a sguardo europeo maschile, per cuiperfino rappresentazione del femminile si piega a un criterio maschile/maschilista). Di fatto la donna è esclusivamente oggetto del desiderio e sguardo maschile. Arem assimilato con la casa di tolleranza (bordello, idea di nudità esposta e pronta al consumo), ignorando illustre e gloriosa tradizione di harem, in primis centri di eccellenza di una cultura declinata al femminile. Pensiamo a Sherazad, la protagonista di Le mille e una notte: è una narratrice, protagonista femminile che, racconto dopo racconto, ottiene posizione di controllo e dominio anche sull'uomo. Il romanticismo (ma non solo) rappresenterà Oriente come piegato a bisogni della cultura occidentale, con tutti i limiti sulla reale conoscenza e confronto di culture altre, subito soggiogate, sottomesse, subalterne alla centralità del discorso occidentale. Interesse si sposta su pittura romantica, a cui partecipa anche Ingres, da antichità greco-romana a Medioevo cristiano, per ragioni.strumentali alla definizione di assetti nazionali e nazionalistici diridefinizione di Stati – nazione (Congresso di Vienna pone fine a impero nazionalista di Bonaparte)Assistiamo a ricomposizione di stati nazione precedenti alla rivoluzione francese, impegnati aricostruire processi di identità secondo quel meccanismo di nation-building (costruzione di identitànazionali), che non potevano più ritrovarsi in un passato transnazionale ed ecumenico. Al contrario,guardavano al Medioevo cristiano, in cui si definiscono identità culturali e linguistiche nazionali. Siguardano agli eroi nazionali come Giovanna d’Arco, dipinta da Ingres che, pur in quei valori propridella sua cultura (linea, tornitura, figure) ritroviamo quell’opulenza di dettagli, quel registrodecorativo proprio della pittura medievale a celebrazione di uno degli eroi di Francia.Recupero del gotico medievale sarà spinto fino alla militanza politica anti-modernista ben precisa(nazareni,preraffaelliti). Gothic revival: rilettura strumentale di passati medievali di rispettivi paesi. In Francia per consolidare identità nazionale, soprattutto negli anni dell'internazionalismo della Rivoluzione francese e poi del cosmopolitismo di ambizioni imperialiste napoleoniche, sulla scorta dei modelli dell'antico Impero romano (transazionale) RAPIDO PASSAGGIO IN ITALIA: CANOVA Forse il più grande scultore dell'Ottocento italiano. Di Possagno; dopo una formazione veneziana non particolarmente soddisfacente, né promettente rispetto a sviluppi della sua carriera. Gruppo scultoreo composto da due statue autonome e indipendenti in cui si legge scultura di tradizione tardo-barocca, molto scenografica, di sostanziale tradizione berniniana, in cui i due protagonisti del racconto mitologico sono ritratti in movimento. Entrambe statue caratterizzate da dinamismo plastico spiraliforme (come se avvinghiate intorno a se stesse – tradizione berniniana, a suavolta ripresi dai manieristi, vedi Giambologna). Siamo nellastagione pre-romana di Canova.Anche Canova studia a Roma, che diverrà la sua patria d’adozione. Roma non suolo luogo deputatoa studio di arte antica (sia antichità greco-romana, sia antichi maestri cinque-sei centeschi –renovatio urbis di Giulio II della Rovere) ma anche simbolo del potere della chiesa.TESEO E IL MINOTAURORadicale aggiornamento nel suo linguaggio. Da una scultura ancora fortemente drammatico-drammatizzata nei gesti eloquenti e narrativi (scultura narrativo-aneddotica, legata a effettivirtuosistici – abbiamo visto trasformazione di Euridice, la paura di Orfeo…). Scultura quisoppiantata da una più placida, pacata, risolta, nobile semplicità. Quella tranquilla grandezza in cuil’eroe giace vittorioso sul cadavere del minotauro, dopo che il fatto si è compiuto. Non c’è né messain scena dell’atto drammatico della lotta tra
Eroe e mostro zoomorfo, né sangue versato. C'è momento immediatamente successivo, quello che celebra tranquilla grandezza dell'eroe che si attesta fiero, senza affanno, sul mondo animale e irrazionale, sinistro - rappresentato dal minotauro. Pur di fronte all'irrazionalità e paura, è il male a soccombere, rispetto alla forza, la razionalità. Gli eroi devono controllare emozioni.
Acconciatura antica, ricci che ritroviamo nella statuaria greco-romana (come busti di scultura di età imperiale romana). Composizione a chiasmo: alla gamba stesa in avanti in primo piano (sinistra) si collega il braccio desto, secondo meccanismo a incrocio (equilibri formali tali da non alterare la lettura dell'opera). Alla gamba destra piegata corrisponde braccio sinistro piegato. Ripreso da tradizione plastica.
Bellezza apollinea dell'eroe, ideale e incorruttibile. Canova viene catapultato nel mondo delle più alte commissioni vaticane.
Realizza una serie di monumenti pubblici per celebrare la grandezza dei papi di Roma. A pochi anni di distanza dal Minotauro, realizza i