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Riscatto e rinnovamento nella pittura di Goya e Longhi
Rimasto ai margini di ogni idea di progresso e, in quanto tale, bisognosa di riscatto e rinnovamento, la pittura del periodo a cavallo tra Sette e Ottocento rappresenta un cambio di passo rispetto alle sensibilità e alle attenzioni fino ad ora espresse.
Nella pittura di Goya, i dipinti degli esordi, caratterizzati da un tono mondano, piacevole e cortese, che riflette la vita di corte delle grandi famiglie patrizie venete, iniziano a mostrare sentimenti dissonanti e di critica. Scene apparentemente innocue di vita mondana, come "Altalena" di Fragonard, insinuano una critica verso il sistema, proveniente dall'interno stesso del sistema.
Un altro protagonista di questa stagione è Longhi, il quale rappresenta un'intimità più borghese e minimale, che blocca e fissa l'ordinaria amministrazione della vita quotidiana. I suoi dipinti ritraggono interni aristocratici di una famiglia borghese, ma in maniera distante dalla cifra gloriosa ed elegante del passato.
Elegiaca della pittura settecentesca ed affresco. Nuovo genere: pittura da cavalletto, di piccolo formato e dimensioni a beneficio esclusivo di una nuova classe sociale di collezionisti e committenti che iniziano a interessarsi di pittura e chiedono proprio alla pittura immagini fedeli e rappresentative della loro nuova condizione sociale. Tiepolo, Longhi, Goya, David… ancora iscritti a una certa tradizione. Questo progressivamente si sfalda, per concentrarsi su una cifra di più rigorosa essenzialità e asciuttezza.
DAVID, SAN ROCCO. Istituzione dell'Accademie Roiale era il Prix de Rome: borsa di studio di durata quinquennale che permetteva agli artisti più meritevoli (premiati dall'Accademia, in questa logica di concorsi che premiava chi aderiva all'accademia) di studiare le opere di altri artisti italiani. Opera di arte sacra, a destinazione chiesastica. Ha un impianto classico-tradizionale, proprio della cultura italiana. Prestiti da Raffaello e
tradizione aulica di pittura veneta (soprattutto riferimento all'acromia dorata, toni ambrati della composizione) mettono insieme, ancora in maniera insipida e acerba, riferimenti privi di un carattere forti e definitivi. Sono gli anni dell'Enciclopedie.IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI, DAVID
Quadro di cui si appropria la Rivoluzione francese, anche se posteriore. 1751: inizia grande cantiere di Enciclopedie. Raccolta di tutto lo scibile umano per voci in 17 volumi dedicate, che pretende - nella visione universalistica propria della scienza di questi anni, di restituire il sapere umano in maniera organica. 11 volumi di tavole illustrate (opera che va avanti per oltre un ventennio). Restituisce l'ambizione dell'intellighenzia di questi anni. Premesse storiche per una riflessione sviluppata in maniera lineare nei secoli. Questo riguarda da vicino anche la riflessione estetica di Baumgarten (1750). 1766 Laocoonte di Lessing: altro pilastro di estetica neoclassica (paletti precisi per
ciò che si deve intendere per buona pittura o scultura), fino a tutta una produzione che riguarda la nostra disciplina. Nel 1763 un teorico Johann Winckelmann pubblicherà "La storia dell'arte presso gli antichi" nella definizione di un'estetica classicista da cui pescheranno a piene mani molti artisti. Pensieri sull'imitazione dell'arte greca (nobile semplicità e tranquilla grandezza, vero e proprio leitmotiv di molte opere di cultura neoclassica). Nel 1756: "... of the beautiful sublime..." si cerca di dare statuto scientifico al bello. Winckelmann ha scritto la prima opera di storia dell'arte classica, principale motore del Neoclassicismo di cui David si fa portatore. IL DIPINTO... Carattere eroico della scena che si sta celebrando. Si tratta di Roma repubblicana (Charles Rollain, Histoire romaine depuis la fondation de Rome jusqu'à la bataille d'Actium) - personaggi che sacrificano la propria vita perideali repubblicani).Appropriazione ideologica del dipinto: idea di gravitas, auctoritas, di solenne impegno etico a beneficio della cosa comune, che sorreggeva impianto politico-etico della Rivoluzione francese.
Dipinto di commissione reale. Nasceva come omaggio al re. Voleva essere una sorta di richiamo ai valori di patriottismo cui anche la corona francese avrebbe potuto ispirarsi per ritrovare la rotta rispetto a un periodo storico travagliato, fatto di scontri, episodi cruenti e tragici.
Voleva offrire un modello alto di riferimento per ritrovare dimensione patriottica francese, ma all'interno dell'assetto monarchico della corona di Francia. La repubblica romana antica era tutt'altro che democratica, nonostante si basasse sul principio di rappresentanza, alternanza di cariche e poteri.
Marat: amico del popolo, fervente sostenitore della causa rivoluzionaria, ammazzato da... Viene, anche in questa scelta iconografica, assimilato a una sorta di martire cristiano. Corto
circuiti piuttosto sorprendenti. In una compagine politica che rivendica carattere laico statale, che lotta contro privilegi secolari dell'alto clero, finisce per adottare l'iconografia propria del martire cristiano (o cristologica), con riferimenti alla Pietà di Michelangelo o trasporto del Cristo morto di Caravaggio (visto da David a Roma). Dipinto è per due terzi quasi del tutto vuoto, con fondale che