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Il telaio formato dal team fibroblastico può andare incontro a delle progressive
trasformazioni, diventando in un primo momento cartilagine e poi tessuto osseo.
Cellule di funzione analoga sono presenti nei diversi sottotipi di tessuto connettivo,
anche se presentano in alcuni casi peculiarità funzionali. In particolare:
I condroblasti producono la matrice del tessuto cartilagineo;
• Gli osteoblasti producono la matrice del tessuto osseo, caratterizzata dal fatto
• di essere calcificata;
I cementoblasti e gli odontoblasti producono la matrice nei denti.
•
È bene sapere fin da ora che il sangue è un tessuto connettivo specializzato, dove
una certa componente cellulare è immersa in una particolare sostanza fondamentale,
liquida, detta plasma.
2.4 Patologie del connettivo
Le proteine immerse nella membrana plasmatica sono in continuo movimento. Tale
movimento è causato dall’interazione di queste proteine con il citoscheletro
sottostante la membrana, cioè la corteccia cellulare. Ma il citoscheletro è il
responsabile anche della perfetta organizzazione della matrice extracellulare. Infatti
le molecole appena formate di collagene vengono agganciate da particolari proteine
di membrana, dette che a loro volta sono agganciate al
glicoproteine strutturali,
citoscheletro. È tale interazione tra il citoscheletro e le glicoproteine strutturali a
permettere il corretto assemblaggio e allineamento delle nanofibrille di collagene.
Infatti cattive disposizioni delle fibre potrebbero causare dei seri danni, come avviene
nel dove la matrice della cornea non è disposta regolarmente e
cheratocono,
genera l’aspetto piramidale della superficie della cornea.
Il cheratocono è una malattia della cornea (distrofia corneale progressiva non
infiammatoria) che generalmente colpisce entrambi gli occhi (85% dei casi). Il
problema insorge quando la parte centrale della cornea inizia ad assottigliarsi e ad
incurvarsi progressivamente verso l'esterno. Si verifica quindi una curvatura
irregolare della cornea, che perde la sua forma sferica, divenendo conica. Ha una
maggiore frequenza nel sesso femminile e sembra in relazione a disfunzioni della
ghiandole endocrine (ipofisi, tiroide). Può esistere anche una predisposizione
ereditaria. La malattia compare dall'adolescenza. La curvatura irregolare creatasi
modifica il potere refrattivo della cornea, producendo distorsioni delle immagini ed
una visione confusa sia da vicino che da lontano. Il paziente lamenta comunque una
diminuzione della vista, soprattutto da lontano. La vista continua a regredire
irreversibilmente, e può essere scambiata con una miopia associata ad
astigmatismo. Dopo qualche anno compaiono i sintomi della presenza del
cheratocono: l'occhio diviene più brillante, gli oggetti che si riflettono sulla cornea
appaiono deformati. L'occhio visto di profilo, mostra la cornea sporgente, nettamente
a cono. Utilizzando il biomicroscopio, si nota una diminuzione notevole dello
spessore sulla sommità della cornea. Col tempo, la sommità del cono diventa opaca