Anteprima
Vedrai una selezione di 21 pagine su 113
Istologia Pag. 1 Istologia Pag. 2
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 6
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 11
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 16
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 21
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 26
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 31
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 36
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 41
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 46
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 51
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 56
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 61
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 66
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 71
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 76
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 81
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 86
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 91
Anteprima di 21 pagg. su 113.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istologia Pag. 96
1 su 113
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

GHIANDOLA INTERSTIZIALE DEL TESTICOLO

- è formata da piccoli raggruppamenti di cellule endocrine

interstiziali, dette cellule di Leydig, situate tra i tubuli

seminiferi del testicolo

- le cellule di Leydig hanno una forma poliedrica, sono

sempre a stretto contatto con i capillari sanguiferi e la

loro membrana cellulare presenta microvilli; il nucleo è

vescicolare circolare e hanno un’abbondante REL,

attivamente coinvolto nella sintesi ormonale; contengono

inoltre spesso delle strutture cristalliformi dette cristalli

di Reinke

- le cellule di Leydig secernono gli ormoni androgeni steroidei, tra i quali il testosterone,

indispensabile per la spermatogenesi e per il differenziamento dei caratteri sessuali secondari

del maschio

APPARATO IUXTAGLOMERULARE DEI RENI

- l’apparato iuxtaglomerulare dei reni svolge un importante ruolo nella regolazione della pressione

arteriosa: quando si verifica un calo di pressione o una diminuzione del volume del sangue

circolante, l’apparato libera la renina; la renina agisce sull’angiotensinogeno, una proteina

plasmatica prodotta dal fegato, e lo trasforma in angiotensina-1; l’angiotensina-1, a sua volta,

viene trasformata in angiotensina-2, che induce un aumento di aldosterone da parte della

corticale surrenale; l’aldosterone favorisce il riassorbimento di sodio e di acqua nel rene e

aumenta la pressione arteriosa

- oltre a queste molecole, il rene produce anche l’eritropoietina, che immessa nel sangue stimola

la produzione di globuli rossi nel midollo osseo

FEGATO

- come il pancreas è una ghiandola mista

- è posizionato sotto al diaframma, e localizzato tra questo, il colon trasverso e lo stomaco

- presenta una faccia anteriore e una faccia posteriore

- è la ghiandola più grande del corpo umano e prende rapporto con molte strutture

- è una ghiandola definita labirintica, a causa della sua complessa organizzazione, ed è

riconoscibile in quanto i cordoni si dispongono radialmente

- ha origine dall’endoderma

- è ricoperto da una capsula connettivale, detta capsula di Glissom, che lo protegge

- è attraversato da un legamento mediano, detto legamento falciforme, che lo divide in lobo

destro e lobo sinistro; posteriormente il legamento prende una forma ad H e crea un nuovo

lobo, detto lobo caudato

- l'unità funzionale fondamentale del fegato è il

lobulo epatico, una struttura esagonale ai cui

apici sono presenti tre strutture che formano

la cosiddetta triade portale o epatica (il dotto

epatico, l’arteria epatica e una porzione di

vena porta), mentre al centro vi è una vena

centrolobulare, collegata alla triade portale

da una serie di sinusoidi; i lobuli epatici

hanno forma di piramide tronca poligonale

(esagono irregolare), e ciascuno di essi è ï°

ï

formato da lamine di cellule epiteliali disposte radialmente intorno all’asse del lobulo, che è

percorso per tutta la sua altezza dalla vena centrale del lobulo

- trattandosi di una ghiandola cordonale, si troveranno sempre delle strutture tubulari

- il lobulo epatico presenta sempre una porzione endocrina e una porzione esocrina: la parte

esocrina produce la bile, accumulata nella cistifellea o riversata nel duodeno, mentre la parte

endocrina è responsabile della formazione di tutte le proteine plasmatiche (albumina, globuline,

fibrinogeno, glicoproteine, enzimi e fattori di coagulazione); tuttavia, pur avendo sia un’attività

di secrezione di tipo esocrino sia un’attività endocrina, il fegato non presenta un’organizzazione

istologica riconducibile ad un epitelio ghiandolare esocrino o endocrino

- i lobuli epatici sono costituiti da epatociti, cellule di forma cuboide con sei lati: tre a

contatto con i capillari sanguigni e tre a contatto con le pareti degli epatociti vicini

- oltre agli epatociti ci sono anche altre cellule: le cellule di Kupfer, di forma stellata, che

sono macrofagi con attività fagocitaria, e i lipociti (o cellule di Ito), presenti nello spazio

perisinusoidale (accumulano vitamina A e hanno un ruolo nella presentazione dell’antigene e

nei meccanismi di rigenerazione del fegato a seguito di un danno)

- lo spazio perisinusioidale (o spazio di Disse) è lo spazio extracellulare compreso tra la parete

del sinusoide e parte della membrana plasmatica degli epatociti; in esso non è presente liquido

interstiziale ma circola liberamente il plasma, che vi penetra attraverso le fenestrature dei

sinusoidi

- oltre alla secrezione, il fegato ha anche altre funzioni: ha un ruolo importante nel

metabolismo di carboidrati, lipidi, amminoacidi e proteine, svolge una serie di processi come

l’immagazzinamento del glicogeno e la glicogenolisi, la sintesi del glicogeno, del colesterolo,

dei grassi e dell’urea; accumula lipidi e carboidrati; svolge un ruolo importante nella rimozione

di sostanze tossiche dal plasma; svolge la gluconeogenesi e la demolizione dell’insulina e altri

ormoni

OVAIE

- la componente endocrina delle ovaie è

rappresentata da follicoli ovarici, corpo luteo

e cellule interstiziali dell’ovaio

- i follicoli ovarici sono le strutture che

accolgono gli ovociti e li portano a

maturazione: per effetto dell’FSH, i

follicoli crescono ed iniziano a secernere

ormoni estrogeni responsabili dei caratteri

sessuali secondari e della fase rigenerativa &

dell’endometrio uterino; successivamente,

per effetto dell’LH ipofisario, alcune cellule del follicolo si ipertrofizzano e secernono piccole

quantità di progesterone, che provoca la maturazione dell’ovocita e, insieme all’LH, induce

l’ovulazione

- il corpo luteo è una struttura transitoria che si forma a partire dal follicolo una volta avvenuta

l’ovulazione: esso secerne elevate quantità di progesterone e minori quantità di estrogeni; se

dopo l’ovulazione non avviene la fecondazione, il corpo luteo regredisce e smette di produrre

progesterone, se invece avviene la fecondazione, il corpo luteo continua a produrre

progesterone finché non è formata la placenta durante il terzo mese di gravidanza

- le cellule interstiziali dell’ovaio sono equivalenti alle cellule di Leydig nell’uomo, quindi come

queste producono androgeni

TIMO - il timo è un “organo transitorio” a forma di piramide con

base inferiore, situato nel mediastino anteriore (sopra al

cuore)

- è formato da due lobi tenuti insieme da tessuto connettivo:

ciascun lobo è avvolto da una sottile capsula dalla quale si

dipartono verso l’interno dei sepimenti, suddividendo il

parenchima in lobuli; in ogni lobulo si distinguono una parte

periferica, detta corticale, con un’alta densità di cellule, e

una parte centrale, detta midollare, con una bassa densità

di cellule

- nel parenchima timico ci sono tre tipi di cellule: le cellule reticolari (tramite i desmosomi

formano una rete tridimensionale, in cui le cellule reticolari assumono un aspetto epiteliale e si

organizzano in strutture tipiche che presentano una stratificazione “a cipolla”: queste

strutture sono note come corpuscoli di Hassal), i timociti (linfociti del timo: sono facilmente

indistinguibili dai linfociti presenti in altre sedi, ma presentano funzioni particolari) e i

macrofagi (simili a quelli esistenti in altri organi)

- il timo svolge un ruolo importante nello sviluppo del sistema immunitario, permettendo la

maturazione dei linfociti T, e funziona fino alla pubertà, dopodiché diminuisce la sua funzione e

va incontro ad atrofia; lo sviluppo di linfociti T che avviene nel timo può essere divisa in tre

fasi:

1) i precursori delle cellule del sangue del midollo osseo migrano, attraverso i vasi

sanguigni, nel timo, dove si moltiplicano e generano una popolazione di timociti

immaturi

2) i timociti immaturi sviluppano un recettore TCR sulla propria membrana citoplasmatica

3) i timociti immaturi subiscono un processo di selezione basata sulla idoneità dei loro

TCR: i linfociti T che sono funzionali (col TCR idoneo) vengono lasciati vivere, mentre i

linfociti T che sono difettosi (TCR non idoneo) vengono eliminati; il TCR è difettoso

quando riconosce molecole self o quando non riconosce molecole non-self

- la struttura del timo adulto assomiglia molto a quella delle paratiroidi, le differenze sono: la

distribuzione delle cellule adipose (nel timo non sono intersperse nel parenchima come nelle

paratiroidi, ma sono tutte unite tra di loro e circondano un’area ancora viva), l’organizzazione

(il timo ha corticale e midollare, le paratiroidi no, e spesso nel loro caso si vede un pezzo di

parenchima tiroide) e i corpuscoli di Hassal (non presenti nelle paratiroidi) 17/04

Tessuto connettivo

- i tessuti connettivi sono costituiti da cellule immerse in una più o meno abbondante matrice

extracellulare (ECM)

- la presenza dell’abbondante matrice fa sì che le cellule siano disperse e ampiamente separate,

a differenza di quanto si osserva nei tessuti epiteliali

- i tessuti connettivi derivano tutti dal mesoderma, le cui cellule proliferano e migrano dando

origine a un tessuto connettivo embrionale chiamato mesenchima; in alcune regioni corporee

(in particolare a livello della testa) il mesenchima non prende origine dal mesoderma ma dalle

creste neurali, quindi prende il nome di ectomesenchima

- le cellule mesenchimali sono caratterizzate da forma irregolare allungata o stellata, dotate

di prolungamenti; sono cellule staminali pluripotenti, in grado di differenziarsi in tutti i tipi di

cellule che popolano i diversi tessuti connettivi

- i componenti fondamentali del tessuto connettivo sono le cellule e la matrice extracellulare:

componente cellulare è coinvolta nella sintesi e degradazione della ECM, e si

→ suddivide in componente cellulare residente, o delle cellule

fisse (cellule che si originano nel tessuto connettivo e svolgono

le loro funzioni al suo interno), e componente cellulare migrante

(cellule che non si originano nel connettivo, ma vi migrano per

svolgerci funzioni specifiche, aggiungendosi alla popolazione

cellulare residente)

matrice extracellulare → circonda le cellule e ne influenza le principali funzioni (la

funzione specifica di un tessuto connettivo dipende proprio

dalla specifica composizione della ECM); é costituita da una

componente fibrillare (definisce i vari tipi di connettivo in

base al tipo di fibre: di collagene, elastiche o reticolari) e una

sostanza amorfa, o sostanza fondamentale (contiene

glicosaminoglicani, proteoglicani, acqua e glicoproteine); si

tratta di una struttura altamente dinamica, sottoposta a un

continuo processo di rimodellamento, possibile grazie alla

presenza di proteine secrete nella stessa matrice

- in base alla composizione e all'organiz

Dettagli
A.A. 2022-2023
113 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariagiovannaproietti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia ed embriologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Zingariello Maria.