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NEUROIPOFISI.Adenoipofisi

Parte endocrina a cordoni solidi di origine ectodermica. Si distinguono 3 diversi distretti:

  1. Pars distalis o lobo anteriore: diversi tipi di cellule che producono ormoni tropici (regolano la funzione di altre ghiandole endocrine)
  2. Pars intermedia: molto ridotta nell'uomo
  3. Pars tuberalis: pochi strati di cellule cromofobe (non si colorano ne con acidi ne con basi)

I diversi tipi cellulari possono essere distinti in base alla colorazione istologica che assumono (cellule cromofile) o in base al tipo di ormone prodotto:

  • Cellule acidofile: 40% delle cellule dell'ipofisi. Hanno un secreto proteico. Si colorano con colorante acido
    • Cellule somatotrope o STH cells: cellule tonde con RER e Golgi sviluppati e granuli di secreto contenenti STH (somatotropo, ormone della crescita)
    • Cellule mammotrope o LTH cells o prolattina PRL: cellule oblunghe con RER e Golgi. Durante la gestazione aumentano sia di forma che di numero
  • Cellule basofile: 10-15%. Hanno...
un secreto glicoproteico• Cellule gonadotrope: sintetizzano, immagazzinano e rilascione FSH (follicolo stimolante) e LH(leteinizzante). Nella donna FSH agisce sull’ovaio accrescendo il follicolo, LH stimola l’ovulazione e laformazione del corpo luteo. Nell’uomo FSH agisce sulle cellule del Sertoli (spermatogenesi), LHstimola la produzione di testosterone da parte delle cellule interstiziali di Leyding. L’ovaio e iltesticolo producono l’inibina che inibisce la sintesi di FSH• Cellule tireotrope: secernono TSH (tireotropo) che stimola le cellule dei follicoli tiroidei a produrreT3 e T4• Cellule corticotrope: del lobo distale, producono ACTH (adenocorticotropo) che stimola la zonafascicolata del surrene a produrre ormoni glicoattivi.Cellule cromofobe: si pensa siano una riserva di cellule non differenziate. Forse precursori delle cellulecromofileNeuroipofisiFormazione neurosecretoria derivante dal neuroectoderma. Rappresenta il territorio di

deposito esecrezione di ormoni sintetizzati da neuroni ipotalamici. OSSITOCINA (stimola la contrazione dell'uterodurante il parto) e VASOPRESSINA (ormone antidiuretico, ha un'azione vasocostrittrice e favorisce unassorbimento dell'acqua a livello renale. Ha come conseguenza l'aumento della pressione del sangue, semanca si ha diabete insipido), che vengono prodotti nell'ipotalamo vengono depositati nella neuroipofisi. Daicorpi cellulari di questi neuroni gli ormoni migrano lungo gli assoni e raggiungono il lobo posteriore dell'ipofisidove vengono liberati.

Ghiandole paratiroidiSono localizzate sulla superficie posteriore della tiroide. Sono organizzate in nidi o cordoni cellulari separatida connettivo lasso, contenente adipociti. Due tipi di cellule:

  1. Cellule principali: sintetizzano paratormone
  2. Cellule ossifile: compaiono dopo la pubertà, la funzione non è nota

L'attività delle cellule è regolata dai livelli

extracellulari dello ione Ca. Il paratormone agisce sulle cellulebersaglio che esprimono recettori di membrana specifici per questo ormone. Questo ormone aumenta laquantità di calcio che noi troviamo nel sangue, aumenta l’attività degli osteoblasti (che favoriscono l’attivitàproduttrice della matrice) e inibisce gli osteoclasti.

TiroideHa forma di farfalla. È l’unico esempio di ghiandola a follicoli chiusi. Il diametro dei follicoli varia a secondadel loro stato funzionale. I follicoli sono costituiti da un epitelio cubico semplice che poggia su una laminabasale; all’interno della cavità è presente la colloide, costituita da tireoglobulina (precursore degli ormonitiroidei T3 e T4). La parete del follicolo è costituita da 2 cellule:

  • i tireociti o cellule follicolari: producono gli ormoni tiroidei Tiroxina T4 e triiodiotironina T3:presentano una polarizzazione morfologica: il versante basale è ricco di RER.

Qui viene sintetizzata la tireoglobulina T4, da qui va al Golgi (glicosilazione) e poi esocitata nel lume del follicolo. In coincidenza con l'esocitosi si verifica la iodinazione dei residui di tirosina della tireoglobulina (viene aggiunto iodio).

L'ipofisi produce tireotropo che induce o inibisce la produzione degli ormoni da parte della tiroide.

  • Cellule parafollicolari o cellule C: producono la tireocalcitonina che provoca un abbassamento della calcemia a livello ematico (effetto opposto al paratormone)

Isole di Langerhans

Sono ammassi cellulari che si presentano come entità strutturali distinte nel contesto del parenchima esocrino del pancreas. Appaiono come strutture sferoidali molto vascolarizzate. Nelle isole pancreatiche si distinguono 4 tipi di cellule che sintetizzano ormoni di natura polipeptidica:

  1. Cellule alfa: producono glucagone che aumenta la glicemia aumentando la glicogenesi epatica
  2. Cellule beta: producono l'insulina che abbassa la glicemia

aumentando la permeabilità delle celluleal glucosio

3) cellule delta: secernono somatostatina che modula l’attività delle cellule alfa e beta

4) cellule F: secernono un polipeptide pancreatico che regola la secrezione di enzimi da parte dellecellule esocrine del pancreas

Tessuto connettivo (origine mesenchimale)

Differiscono da quelli epiteliali in quanto contengono abbondante matrice extracellulare, in cui le cellule sonodisperse. Questi tessuti sono caratterizzati da caratteristiche meccaniche importanti che danno resistenza esostegno a tessuti più deboli (epiteliale). I tessuti connettivi sono:

  1. tessuti connettivi propriamente detti: mucoso, fibrillare lasso, fibrillare denso, connettivo reticolare,elastico e adiposo
  2. tessuti connettivi di sostegno: cartilagineo e osseo
  3. tessuti connettivi a funzione trofica: sangue e linfa

Matrice extracellulare:

  • sostanza fondamentale: costituita da glicosaminoglicani GAG, proteoglicani e glicoproteine, tremolecole

altamente idrofile. Le cellule sono immerse in questo ambiente viscoso che funge da ostacolo alla penetrazione di patogeni.

  1. GAG: lunghe catene zuccherine, catene oligosaccaridiche. I GAG si distinguono in base al tessuto, i principali sono l'acido ialuronico (lega proteoglicani tra loro), e l'eparina. I GAG possono legare molecole di acqua, dentro la sostanza fondamentale si forma una sorta di rete simile a un vero e proprio setaccio. Alcuni batteri producono ialuronidasi che distruggono l'acido ialuronico, permettendo maggiore permeabilità.
  2. Proteoglicani: macromolecole formate da singolo filamento proteico sul quale si legano tanti GAG. Rispetto alle glicoproteine i proteoglicani contengono più zuccheri.
  3. Glicoproteine: tra queste ricordiamo la fibronectina e la laminina. La fibronectina (prodotta a livello dei tessuti connettivi propriamente detti a opera del fibroblasto) è costituita da due subunità simili unite da un ponte disolfuro, collega proteoglicani,
fibre collagene è composta da tre catene di polipeptidi avvolte tra loro a formare una tripla elica. Le fibre collagene sono molto resistenti e conferiscono al tessuto la sua forza e stabilità strutturale. ▪ Fibre reticolari: sono fibre sottili e ramificate, composte principalmente da collagene di tipo III. Queste fibre sono presenti in tessuti specializzati come il tessuto linfatico e il midollo osseo, e forniscono un supporto strutturale per le cellule. ▪ Fibre elastiche: sono fibre molto elastiche, composte principalmente da una proteina chiamata elastina. Queste fibre consentono al tessuto di tornare alla sua forma originale dopo essere stato allungato o compresso. • Componente amorfa La sostanza fondamentale della matrice è una sostanza gelatinosa e amorfa che riempie gli spazi tra le fibre. È composta principalmente da glicosaminoglicani (GAGs), proteoglicani e glicoproteine. Questa componente conferisce al tessuto la sua consistenza gelatinosa e fornisce un ambiente idratato per le cellule. Inoltre, la matrice extracellulare contiene anche altre molecole come le proteine adesive, che mediano l'adesione delle cellule alla matrice e tra di loro, e i fattori di crescita, che regolano la proliferazione e la differenziazione cellulare. La fibronectina e la laminina sono due importanti proteine adesive presenti nella matrice extracellulare. La fibronectina si lega sia alle fibre collagene che alle cellule, facilitando l'adesione delle cellule alla matrice. La laminina, invece, si lega sia alle integrine presenti sulla membrana delle cellule che ai proteoglicani e al collagene presenti nella membrana basale, contribuendo al legame tra le cellule epiteliali e la membrana basale. In conclusione, la matrice extracellulare è una componente essenziale dei tessuti connettivi, che fornisce supporto strutturale, elasticità e idratazione, e regola le interazioni tra le cellule e l'ambiente circostante.tropocollagene è formata da 3 catene polipeptidiche avvolte a tripla elica.
  1. collagene di tipo primo: 90% del totale. Le fibre sono strutture ad alfa elica con ponti molecolari legati covalentemente
  2. collagene di tipo 2: fibre
  3. collagene di tipo 3: detto anche reticolare (supporto di organi)
  4. collagene di tipo 4: privo di fibre (membrana basale)

Fibre reticolari: sono formate da proteine di tipo 3. Queste fibre si intrecciano a formare una rete tridimensionale. Per visualizzarle colorazione argentina. Queste fibre si trovano all'interno della membrana basale.

Il fibroblasto è deputato alla formazione di TUTTA la matrice

Fibre elastiche: formate prevalentemente da elastina. Sono abbondanti nei legamenti, nel polmone, nella vescica, nella parete dei vasi sanguigni. Sono composte da una componente microfibrillare immersa in una matrice amorfa (formata dall'elastina). Il nucleo di elastina è circondato da microfibrille di fibrillina, mutazione di questo

formare fibre collagene, fibre elastiche e fibre reticolari. • mastocita: cellule coinvolte nella risposta infiammatoria e nella difesa immunitaria. Contengono granuli di istamina e altre sostanze chimiche che vengono rilasciate durante l'infiammazione. • macrofago: cellule che fagocitano e distruggono i microrganismi e i detriti cellulari presenti nel tessuto connettivo. • adipocita: cellule specializzate nella sintesi e accumulo di grasso, che svolgono un ruolo importante nella termoregolazione e nella riserva energetica del corpo. • cellule staminali: cellule indifferenziate che hanno la capacità di differenziarsi in diversi tipi di cellule del tessuto connettivo. • cellule del sistema immunitario: come i linfociti, i neutrofili e i monociti, che svolgono un ruolo chiave nella difesa del corpo contro le infezioni e le malattie. • cellule endoteliali: rivestono i vasi sanguigni e linfatici, contribuendo alla formazione della parete vascolare e alla regolazione del flusso sanguigno. • cellule muscolari lisce: presenti nei vasi sanguigni, nell'apparato digerente e in altri organi interni, sono responsabili della contrazione e del rilassamento dei tessuti. • cellule del sistema nervoso: come gli astrociti e gli oligodendrociti, che svolgono un ruolo nella formazione e nella funzione del sistema nervoso.

elaborare la sostanza fondamentale. I fibroblasti elaborano lamatrice e dopo rimangono intrappolati fra le fibre prodotte diventando fibrociti (quiescenti)

  • adipociti

Cellule del sistema immunitario:

  • macrofagi: sono fagociti che derivano dai monociti. I monociti possono migrare dai vasi sanguigni verso un focolaio infiammatorio presente nel tessuto connettivo, acquistare i caratteri morfologici dei macrofagi e quindi iniziare un'attività fagocitaria
  • plasmacellule: derivano dalle cellule B attivate, producono anticorpi
  • linfociti T: maturano nel timo, intervengono contro virus e tumori
  • mastociti: sono cellule basofile altamente specializzate che risiedono nelle mucose in prossimità dei vasi sanguigni e dei capillari. Contengono granuli con all'interno diversi mediatori infiammatori

Tessuti connettivi propriamente detti

Comprendono: mucoso maturo, fibrillare lasso, fibrillare denso, elastico, reticolare, adiposo

Mesenchima:

può essere consid

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A.A. 2021-2022
34 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Dondero Alessandra.