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CATECOLAMMINE

Sono prodotte dalle cellule cromaffini della midollare, che riversano il loro secreto nel sangue, quindi le catecolammine sono degli ormoni, ma sono anche neurotrasmettitori, che si ritrovano nel sistema nervoso. Le cellule cromaffini sono vicine ai neuroni periferici del sistema nervoso autonomo, cioè quello che regola le funzioni viscerali; questi regolano il rilascio di adrenalina e noradrenalina. Le catecolammine sono rilasciate negli stati di pericolo o stress acuto, poiché attivando i recettori di superficie, l'effetto è immediato. L'effetto delle catecolamine è chiamato FLY OR FIGHT REACTION (reazioni fuggi o combatti), attivano immediatamente i substrati energetici. Stimolano la degradazione dei lipidi, stimolano la glicogenolisi e inibiscono la sintesi delle proteine, rendendo disponibili i substrati energetici. Oltre a queste funzioni aumentano la pressione periferica, che rende disponibile l'ossigeno a livello dei tessuti.

ad esempio, per la contrazione muscolare: l'adrenalina aumenta la frequenza cardiaca e la noradrenalina induce vasocostrizione dei vasi periferici. La differenza con i glucocorticoidi sta nel fatto che quest'ultimi danno un'attivazione lenta, mentre le catecolammine danno un'attivazione immediata. PANCREAS ENDOCRINO Il pancreas è definito come ghiandola mista, quindi con funzioni sia esocrine che endocrine. Inserito nel parenchima esocrino si ritrova il parenchima endocrino sotto forma di gruppi sferici di cellule separate dal pancreas esocrino con il connettivo. Questi gruppi di cellule sono chiamate ISOLE DEL LANGERHANS. A piccolo ingrandimento si riconoscono per la loro struttura a cordoni, inoltre sono più chiare rispetto alle cellule esocrine. Le isole si ritrovano ovunque, ma sono particolarmente abbondanti nella coda del pancreas, cioè la porzione verso la milza. Le isole del Langerhans, all'interno, possiedono diversi tipi di cellule che vengonoclassificati con le lettere dell'alfabeto. I due tipi principali sono le cellule α e le cellule β. Con colorazioni istochimiche possiamo osservare la localizzazione di queste cellule e il numero. La colorazione istochimica viene effettuata utilizzando un anticorpo contro una molecola specifica delle α o delle β, quindi il loro ormone. Le cellule α sono meno numerose, disposte prevalentemente in periferia e producono il GLUCAGONE, lo scopo è quello di stimolare la glicogenolisi per rendere disponibile il glucosio depositato nelle cellule. Le cellule β sono più numerose, disposte nella parte centrale e producono l'INSULINA, lo scopo è quello di permeabilizzare le cellule al glucosio dopo i pasti per allontanarlo dal sangue e conservarlo sotto forma di glicogeno. Esistono inoltre altri tipi cellulari come le cellule DELTA, che producono la SOMATOSTATINA e le cellule PP che producono il POLIPEPTIDE PANCREATICO. OVAIO Nell'ovaio si

Formano i FOLLICOLI OVARICI, all'interno dei quali risiede la cellula uovo durante la fase di maturazione. Le cellule periferiche invece hanno funzione endocrina. Le cellule follicolari producono ESTROGENI, che sono ormoni steroidei e servono alla femminizzazione del fenotipo e intervengono anche sull'utero per poter accogliere l'embrione durante la fecondazione. Gli estrogeni calano quando il follicolo si è sviluppato e quello che resta del follicolo va ad organizzare una struttura chiamata CORPO LUTEO, il quale produce PROGESTERONE, questo prepara l'utero ad accogliere l'embrione. Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo regredisce e si ha la mestruazione.

TESTICOLO
Nel testicolo sono presenti i tubuli seminiferi, da qui derivano gli spermatozoi. Questi tubuli hanno una sezione circolare e quando si incontrano formano degli interstizi con del connettivo. In questi interstizi sono presenti delle cellule endocrine, chiamate CELLULE DI LEYDIG, che producono TESTOSTERONE.

Il quale induce la fenotipizzazione maschile e contribuisce all'aspermogenesi.

SISTEMA ENTERO-ENDOCRINO

Le cellule endocrine sono sparse anche nel sistema gastrointestinale, queste hanno polarità opposta a quella esocrina, i granuli sono rivolti verso il connettivo quindi verso i vasi sanguigni. Nel complesso queste cellule formano il sistema entero-endocrino dell'epitelio intestinale e delle ghiandole gastriche e intestinali, a cui si devono aggiungere le cellule delle isole del Langerhans. Gli ormoni prodotti da queste cellule regolano la funzione degli organi dell'apparato gastrointestinale, quindi la secrezione di queste ghiandole, la motilità intestinale ecc...

REGOLAZIONE DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE

Esistono due tipi di regolazione:

  • DIRETTA: c'è un rapporto diretto tra la ghiandola e il metabolita (CALCIO e GLUCOSIO). Le ghiandole endocrine producono l'ormone che regola la concentrazione del metabolita, quando questa concentrazione varia oltre...

Ilimiti fisiologici, il metabolita regola la ghiandola. - FEEDBACK: in questo tipo di regolazione c'è l'intervento del sistema ipotalamo-ipofisario e del sistema nervoso.

Nella regolazione diretta, lo stimolo è umorale, un esempio sono le paratiroidi che in presenza di basso calcio, hanno uno stimolo attivatorio e viceversa. La stessa cosa vale per le cellule C della calcitonina e per l'insulina e il glucagone.

Nel sistema nervoso sono presenti degli stati che lo attivano e questo manda delle fibre alla ghiandola attivandola o inibendola. Questo è il caso della midollare del surrene.

Il sistema ipotalamo-ipofisario riguarda gli ormoni glicoproteici, che a loro volta regolano altre ghiandole come l'ormone TSH o adrenocorticotropo.

REGOLAZIONE DIRETTA

  • ISOLE DEL LANGERHANS: produzione di insulina e glucagone regolata dal glucosio
  • CELLULE C DELLA TIROIDE: produzione della calcitonina.
  • PARATIROIDI: produzione di PTH

Le cellule C della tiroide e le cellule

La regolazione della paratiroide viene regolata dallo stesso metabolita, il calcio, in senso opposto. La specificità della risposta dipende poi dal recettore.

REGOLAZIONE A FEEDBACK

L'adenoipofisi produce ormoni che agiscono sulla tiroide, sul surrene e sulle gonadi stimolando la sintesi dei loro ormoni. La concentrazione ematica di questi ormoni aumenta; questo aumento è percepito sia dalle cellule produttrici dell'adenoipofisi che dalle cellule regolatrici dell'ipotalamo. Le cellule produttrici smettono di produrre gli ormoni e le cellule regolatrici producono l'inhibitir hormone. Quando la concentrazione degli ormoni prodotti dai tre organi scende sotto un certo livello, il sistema si riattiva (FEEDBACK NEGATIVO).

MATRICE EXTRACELLULARE (ECM)

Mentre negli epiteli di matrice extracellulare c'è pochissima, nei connettivi le cellule sono molto distanziate e tra una cellula e l'altra c'è una grossa quantità di matrice extracellulare.

che è prodotta dalle cellule stesse e condiziona molto la funzione cellulare. La lamina basale, su cui sono poggiare le cellule epiteliali, è una porzione di matrice extracellulare. La matrice extracellulare è prodotta da vari tipi cellulari presenti nei tessuti connettivi, ad esempio i fibroblasti, che fanno parte del connettivo propriamente detto, gli osteoblasti, che fanno parte del tessuto osseo, e i condrociti, che fanno parte del tessuto cartilagineo. In una matrice extracellulare possiamo distinguere due categorie di elementi: - Le FIBRE: appartengono a tre categorie dal punto di vista istologico, le fibre COLLAGENE, RETICOLARI ed ELASTICHE. Le fibre collagene e reticolari rappresentano modi di aggregazione differenti di unità fibrose elementari appartenenti alla stessa classe (fibrille di tropocollagene), invece le fibre elastiche hanno una composizione diversa da quella delle prime due categorie. Le fibre collagene conferiscono al tessuto resistenza meccanica.

Le fibre elastiche hanno la capacità di recuperare le dimensioni originali dopo essere state distese, due proprietà che possono coesistere nello stesso tessuto.

La MATRICE AMORFA, chiamata così perché non ha una sua forma, ma va a riempire tutti gli spazi tra le cellule e le fibre. È ricca di glicoproteine, glicosamminoglicani (amminozuccheri, quindi zuccheri che hanno l'azoto), proteoglicani (glicosamminoglicani agganciati a una proteina) e fattori solubili, sono prodotti cellulari (es: ormoni, fattori di regolazione) che viaggiano nella matrice e vanno poi a colpire cellule bersaglio. In alcuni casi i fattori solubili vengono conservati nella matrice. La matrice amorfa contiene anche acqua.

FIBRE COLLAGENE Il termine è lo stesso che utilizziamo per le proteine che compongono queste fibre. Il collagene è la glicoproteina più diffusa nel regno animale, il 50% del peso secco del nostro corpo è fatto di collagene. Le fibre collagenesono

Presenti in tutti i connettivi e sono più o meno spesse a seconda dei connettivi. Un tipico esempio di connettivo che possiede abbondante collagene è il DERMA, in questa sezione le fibre sono ben riconoscibili e decorrono lungo tutto il derma. Il collagene è prodotto dai fibroblasti nel connettivo propriamente detto, la secrezione è costitutiva quindi producono collagene e lo buttano fuori. I fibroblasti aderiscono con le loro adesioni focali sulle fibre collagene.

In questa immagine al microscopio elettronico possiamo osservare il fibroblasta e fibre di collagene che decorrono longitudinalmente rispetto al piano di taglio e altre che decorrono trasversalmente, quindi appaiono come puntini. Il fibroblasta è una cellula molto attiva, infatti si nota il nucleo eucromatico e l'abbondanza di organelli come il RER e i mitocondri.

ORGANIZZAZIONE DEL COLLAGENE

La fibra collagene è formata da tante strutture filamentose tutte spesse circa 1 µm, chiamate FIBRILLE.

E, a seconda del numero, il suo spessore varia da 1 µm fino a 10-12 µm. La fibrilla è, a sua volta, formata da una serie di molecole associate tra di loro, chiamate TROPOCOLLAGENE.

Una molecola di tropocollagene è di 300 nm ed è formata da tre subunità α: α1,2,3…. Ogni subunità è un’α-elica diversa. Ogni α-elica ha una sequenza amminoacidica specifica.

Le fibre collagene sono acidofile, quindi con il colorante opposto al nucleo. Osservate a fresco sono bianche e sono perciò dette fibre bianche, in contrapposizione con le fibre elastiche che sono giallognole e sono denominate fibre gialle. Dal punto di vista chimico sono resistenti sia agli acidi che agli alcali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
162 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Camilla9990 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia, istologia ed embriologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Teti Annamaria.