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Desiderio

La Questione del si può corrispondere al gesto loso co del desiderio=Desiderio di chiedersi la causa ma anche di lasciare andare l’idea stessa di causa-è un arte dell’impermanenza della verità/degli stati di cosegioco di di erenze-è un (nella loso a si gioca tra qualcosa di proprio e qualcosa diinappropriabile) ed è di erente anche in base a provenienza/genere/modi di vita-è un’impresa/movimento collettivo in cui prendiamo in prestito le paroleBIOSTERICOS=vitaquesto ha un espressione: teoretica, dedita alla teoriaPRASSI: vita azione i fenomeniTEORIA- contemplazione, domanda l’ascoltoPrassi e teoria NON SONO MAI SEPARATI, SI CONTAMINANO SEMPRE, SONO PRESI IN UNMOVIMENTO IN CUI SI INDETERMINANONON SO DOVE INIZIA LA PRASSI E dove FINISCE TEORIA E VICEVERSADUE COSE che o CI SONO ENTRAMBE OPPURE … come dice Heidegger …-è una STORIA DI FANTASMI = la lo si fa con voce, con la scrittura (LOGOS x i

greci) con l'esperienza di qualcosa di cui faccio esperienza ma di cui non conosco i con ni. Logos è qualcosa che viene e che va, viene sottoposto alla sua ritmicità a presenze e assenza, illogos non è io, il logos non è a disposizione, non è una proprietà. FARE FILOSOFIA= Confrontarsi con qualcosa di innapropriabile, di improprio-Gilles Deleuze e Faux Guattari i loso sono stranieri anche se laMetà anni 90: alla domanda: 'Che cos'è la loso a?', loso a è greca. Filo nasce in Grecia ha bisogno della cultura greca per nascere ma i loso sono stranieri. Vanno/ viaggiano (come Platone) c'è quindi una mobilità che il pensiero imprime alla vita dellosofo-La loso a è la capacità di operare dei piccoli spostamenti rispetto ad un modo di guardare una cosa, è la capacità di dire 'forse possiamo vederlo anche in un senso di erente', operare una variazione di.

luce dove noi ci spostiamo-La lo è l'invenzione di un altro sguardo sulla realtà, serve per guardare la realtà come altri non riescono a guardarla (mito caverna Platone, schiavo che si è liberato deve tornare nella caverna per spiegare la verità la bellezza) ma rispetto allo sguardo inteso come naturale (sguardo uguale in tutti)

Filo è la produzione di differenze e attive, capacità di fare e effettivamente la differenza, essere portatori di trasformazioni Heidegger

Tra esistenzialismo e adesione al nazismo, aderisce al nazismo

Meßkirch (Meskie Germania minore) ne 800, Morto anni 70

gettatezza del mondo, Essere e tempo 1927 (parla autore di della sono sempre confrontato con il resto del mondo) attraverso il quale compie la trasformazione della scuola fenomenologica in esistenzialismo

Inventerà esistenzialismo

Immanuel Kant 1724 Königsberg

(Russia) morale ragion pratica - Ha scritto tre critiche dedicate all'atto teoretico della loso a (Eticaestetica) stato di minorità - Per Kant l'umanità si trova in uno e rinuncia a pensare, non c'è un pensieropossibile ma forse c'è un pensiero già pensato, il pensiero di pensarequestione ILLUMINISMO - Illuminista, prende in mano la , è un movimento in nito che non si èancora compiuto, movimento preso nel suo non ancora, è l'esigenza stessa del pensiero diaccogliere il non ancora Illuminismo è sempre un movimento incompiuto, un movimento ancora da compiere Illuminismo eredita laicamente il fatto che il messia nella tradizione ebraica è sempre e nonancora, assume questa doppia temporalità La cosa principale è l'incompiuto Il mancare è ciò che porta avanti l'illuminismo stesso Ha ancora da dirci qualcosa? L'incompiutezza kantiana dell'illuminismo,

che cosa testimonia e rivela Kant, ha a che fare con l'esigenza della filosofia a (è un'ipotesi). L'Illuminismo ci esige, la questione del pensiero ci esige, è la filosofia a (UN'ESIGENZA) che ci esige, un'esigenza senza soggetto, la filosofia a non esclude la mia biografia/soggettività MA ANZI la implica però confronta questa biografia con qualcosa di inappropriabile. Aufklärung=Nella Lui parla di Germania della seconda metà del Settecento il movimento di idee chiamato Illuminismo. =azione di illuminare. Illuminismo è il luogo in cui coraggio di pensare arriva alla sua realizzazione. Qualcosa del pensiero può farsi largo, attraversare il muro (il muro del dogmatismo/censura statale). Illuminismo è un atto di rottura, un fare breccia. Pensare significa fare delle brecce. La questione è: Chi è il soggetto dell'Illuminismo/del pensiero? Chi è il soggetto del pensiero per Kant? (Cioè Chiedersi oggiche cosa ne è delle nostre soggettività, in che modo incontriamo la nostra verità (folgore) Cos'è necessario per pensare? Quali sono le precondizioni per pensare? Esiste una materialità del pensiero, Kant ci fa scoprire qualcosa di questa materialità Testo minore 10 pagine, non è mai stato concluso una volta per tutte perché anche se è fatto di nodi noi continuiamo a lavorare su questo tessuto Non bisogna cadere nell'oggettivazione di ciò che studiamo, è il desiderio di porsi domande che trasforma Michel Foucault testo preso sotto osservazione da Michel Foucault studi sulla volontà sapere, sessualità, istituzioni p.e psichiatrica Poitieres, provinciale 1926 Morto 58 anni più tardi di AIDS (metà anni 80 impossibile sopravvivere) Impegnato per lotta diritti Prende in mano testo di Kant ma non fa operazione storicistica/di esaminazione critica, non ci dice cosa ci sta dicendo Kant.

è interessato a capire se sotto lo strato storicizzato iper de nitodell’illuminismo classico esista ancora qualcosa che arde

In un corso psichiatricodue tipi di verità:

Distingue con questa distinzione vuole dire che in fondo esistono verità di ordinidi erenti non superiori ma hanno qualità di erenti, non sono solo quantitative, sono verità di cilida a errare

Verità orizzonte (dell’identità , A è uguale a A ed è diverso da B)=della scienza, è la veritàindipendente dall’osservatore/luogo/tempo, fedele nei secoli

Orizzonte uguale a tutti, è una verità sovratemporale, una verità immutabile, delle formulescienti cheff ff fi fi fi fi fi fi ff fi fi fi fi fi fi fi fi ffi

Verità folgore( tutto ciò che si sottrae alla presa del principio di identità che è il principiofondamentale della nostra logica) della singolarità, dell’istante, soggetta

alla trasformazione, è indivenire , cambia a seconda che sia detta o scritta , è la verità della loso a ma anche di certirituali sacri, va colta nel momento in cui si rivela, ha bisogno di consapevolezza del tempoVerità esistenziali sono meno rassicuranti di quelle scienti che, ma più complesse

LA CRITICACosa accade quando qualcosa del pensiero si rende accessibile per la nostra soggettività?Testo riferimento: e critica”Michel Foucault “illuminismo in italiano (que-est ce que la critique?)È una conferenza molto breve che tenne nel 78Mette in luce come l’atteggiamento critico sia un tratto critico della cultura occidentaleCritico viene da krínein= separare/fare la differenzaLA CRITICA si muove verso il governo/leggi, si svolge quindi nei confronti dell’autoritàTutto ciò che è autorità è oggetto della criticacritica=capacità di mettere in discussione tutto ciò

che pretende di avere una posizione privilegiata All'interno della cultura occidentale la critica è un grande progetto a cui Kant vorrà dare un contributo (scrive tre critiche, in Kant la critica è sempre una critica della ragione, una critica che il filosofo rivolge a se stesso / alla propria ragione) La critica è stata il laboratorio della filosofia a venire- C'è una definizione da parte di Foucault in questo testo: riferimenti che ci riportano all'idea del biostereticos, la filosofia è sempre vita filosofica La filosofia trasforma anche i propri modi di essere In questo testo: critica è pensare dire e agire- La una certa maniera di : cose che Foucault nomina sempre insieme, il che ci fa presupporre che esista una complicità segreta e ineliminabile. L'Agire dipende spesso dal linguaggio, dal modo in cui articoliamo il pensiero LOGOS= pensiero e linguaggio, inseparabili linguaggio Il non è uno strumento comunicativo (un temadi HEIDEGGER) linguaggio è complice del pensiero Una certa maniera di dire, parlare e agire implicano un certo rapporto con l'esistente (può essere sorella, morosa, nonna, cane, natura AL DI LA DELLE SUE SPECIFICHE DI GENERE E DEL NOME PROPRIO) Questo sottolinea non solo il che cosa del rapporto ma soprattutto il come io mi rapporto/agisco/penso Nel momento in cui riconosciamo colonna portante di un certo pensiero occidentale noi stiamo dicendo di nuovo 'biostoreticos', stiamo dicendo che il modo in cui io penso mi porta a essere in un determinato rapporto con l'esistente, con la società che mi circonda e con la cultura. critica è -La un articolazione/evento del pensiero che è inseparabile da un come, la critica mi porta ad essere in un certo come/modo. Determiniamo gli spazi-modi-tempi delle nostre relazioni in determinati modi-maniere il che la critica implica che esiste solo in relazione aqualcosa diverso da essa, la critica è il pensiero nella misura in cui il pensiero non si confronta mai semplicemente col medesimo ma sempre con l'altro/l'alterità sapere-pensare, C'è relazione tra non una relazione di identità ma di esclusione (qualcosa del pensiero che esclude il sapere che ho) Il sapere è necessario ma non è sufficiente per il pensiero Il pensiero mi rapporta al sapere che io ad un certo punto della mia vita ho accumulato, il pensiero mi porta ad un certo punto ma devo riconoscere che il sapere che ho accumulato no a quel momento mi lascia nudo e privo di risorse, non è dentro il sapere che troverò la risposta alle domande che cerco pensiero Il mi rapporta con l'ALTERITÀ Alterità è per definizione qualcosa di non saputo, alterità i
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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

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