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GLI ALLOFONI VANNO SOLO IN TRASCRIZIONE FONETICA.I TRATTI SOPRASEGMENTARI.L'accento è il livello di prominenza di un fono e si manifesta tramite tre meccanismi articolatori:- durata → l'articolazione di un fono può essere eseguita più lentamente così che vi sia un'estensione temporale maggiore.-intensità → prodotto con una maggiore quantità di aria espirata dai polmoni.-tonalità → le corde vocali possono vibrare più velocemente.Come si fa a determinare l'accento? Si sente naturalmente. Se non si riesce, lo si sposta. Mi.'la.no.Di solito l'accento è sempre sulla penultima sillaba. Poi una % nella terza, rarissimo nell'ultima.L'accento ha una funzione demarcativa cioè la funzione di aiutarci ad indentificare dove finisce una parola e dove ne inizia un'altra. La funzione demarcativa è chiara in lingue con accento fisso(francese).IL CRONO.Il crono va messo quando
abbiamo la Sillaba tonica, sillaba vocale di finale di parola e la sillaba aperta.
IL CRONO VA SOLO IN TRASCRIZIONE FONETICA.
PASSAGGI DA SEGUIRE PER FARE LA TRASCRIZIONE FONETICA:
- Guardare se ci sono allofoni di /n/ o di /s/.
- Guardare se ci sono semiconsonanti. (se c'è uno iato non ci può essere una semiconsonante)
- Determinare l'accento
- Mettere il crono.
I FONI INTRINSECAMENTE LUNGHI. ʃ ɲ , ʎ
Questi fonemi raddoppiano in posizione intervocalica → ts, dz,
Ma attenzione! Questi fonemi che raddoppiano in posizione intervocalica VANNO SOLO IN TRASCRIZIONE FONETICA. Mentre, le geminate normali, VANNO IN ENTRAMBE LE TRASCRIZIONI. Inoltre, quando abbiamo una consonante geminata va spezzata tra le due sillabe.
'kats.tso
I FENOMENI FONOLOGICI.
I tratti distintivi sono delle caratteristiche fisiche fondamentali. La nostra rappresentazione mentale dei segmenti è costituita da una fascio di tratti basato su proprietà articolatorie di suoni. Ci
sono due funzioni: -La funzione composizionale → per cui bisogna specificare le caratteristiche che formano un singolo fonema. (ex. Lista di tratti che corrisponde ad un fonema) -La funzione classificatore → per cui bisogna definire classi naturali di suoni. (ex. Una classe comprenderà tutti e solo i suoni che condividono un certo tratto). Quando abbiamo una classe naturale? Quando vi è un insieme di foni che hanno una o più proprietà fonetiche in comune (Ex. Affricate, occlusive..ecc). Ma quali sono i fenomeni fonologici? -Assimilazione -Dissimilazione -Cancellazione -Inserzione. -Riduzione -Rafforzamento L'assimilazione → segue la strategia della fisica articolatoria del minimo sforzo. Ovvero un segmento assume lo stesso valore per uno o più tratti di un altro segmento. Esistono diverse assimilazioni e possono essere totali o parziali. -L'assimilazione anticipatoria parziale → l'esempio della nasale omorganica. Gli allofoni din.-L'assimilazione anticipatoria totale → l'esempio è il prefisso in, per esempio in+resistibile =irresistibile. In + legale = illegale. La n si è assimilata completamente alla r, la n si è assimilata completamente alla l.
-L'assimilazione persevativa → è esattamente l'opposto dell'anticipatoria, per cui viene prolungato l'articolazione di un suono che precede. Se la consonante che precede è sonora si avrà z. Se la consonante che precede è sorda si ha s. ex. Cat(s) Dog(z). In italiano questa assimilazione non c'è.
-l'assimilazione bidirezionale → è quando si uniscono l'assimilazione anticipatoria e quella perseverativa. In italiano settentrionale per esempio il fonema /s/ si sonorizza e viene realizzato come /z/.
La dissimilazione → è il contrario dell'assimilazione. Per cui due segmenti che hanno un tratto comune lo perdono. ex. Il suffisso
''ale'' che trasforma i nomi in aggettivi → molecola + ale = molecolare, polo + ale = polare. Questo è un caso di dissimilazione perché altrimenti sarebbe molecolale, polale. La cancellazione → si ha nei casi di suffissazione. ex. Compito + ino = compitino, fama + oso = famoso. Non compitoino, non famaoso. In questo caso abbiamo creato una vocale. L'inserzione → Quando per non avere due vocali a contatto si aggiunge una consonante. Ex. Vadoad Ancona. Non Vado a Ancona. La riduzione → sono i casi in cui un elemento diviene meno forte. Ex. Quando una geminatadegemina e torna scempia. Il rafforzamento → sono i casi contrari alla riduzione, per i quali un elemento diventa più forte. ex. Crono, in quanto allungandosi diventa più forte. Questi due fenomeni seguono la SCALA DI SONORITA'. La quale ordina tutti gli elementi consonantici e vocalici. Secondo la scala di sonorità: - L'elemento meno sonoro epiù forte è la /a/.-L'elemento più sonore e meno forte sono le /occlusive/.Andando dall'alto verso il basso → rafforzo.Andando dal basso verso l'alto → indebolisco.LA SCALA DI SONORITA'.– Più sonoro andando dal basso verso l'alto.– Più forza andando dall'alto verso il basso.-Vocali basse-Vocali medie-Vocali alte-Approssimanti-Liquide-Nasali-Fricative Sonore-Fricative Sorde → statuto di s.-Affricate sonore (dz, d3)tt͡ʃ-Affricate sorde (ts, )-Occlusive Sonore (b, d, g)-Occlusive sorde. (p, t, k )IL RADDOPPIAMENTO FONOSINTATTICO.Si manifesta con l'allungamento della consonante iniziale di una parola che sia preceduta da vocaleaccentata. Si verifica anche con: e, eppure, oppure, ovvero, ossia, ma, macchè. La s non subisceraddoppiamento fonosintattico tranne se è seguita da vocale.È anche detto fenomeno di sandhi. → È una geminazione della consonante
all'inizio della parola.''sono andata a rroma.''. La /a/ preposizione fa raddoppiamento fonosintattico. Ma anche le parole tronche fanno raddoppiamento fonosintattico. ''perché pparli?''. Tuttavia non si verifica quando la consonante iniziale è una /s/. ''Perché stai buono''. Tuttavia se la /s/ è seguita da vocale essa raddoppia. ''Perché ssei così stanco?'' LA SILLABA La sillaba è una unità fonologica che consiste almeno di un elemento sillabico detto nucleo, che corrisponde ad un picco di sonorità. In italiano può esistere una sillaba da una sola vocale. Ex. pa.e.se te.a.tro. Le consonanti sonoranti sono quelle che sono più predisposte ad essere picco di sillaba. La sillaba è un costrutto mentale! Non è un'invenzione dell'uomo. Il nucleo sillabico → solo le vocali possono essere nucleo sillabico. Non c'ène mai piu di uno in italiano. Anche un dittongo può essere nucleo sillabico. p[je]no, q[wa]le. Abbiamo anche l'onset → ovvero materiale consonantico che precede il nucleo sillabico. In italiano può essere formato da una consonante o due consonanti. Le consonanti che si trovano all'interno della sillaba ma dopo il nucleo vocalico si trovano in coda di sillaba. In italiano la coda è limitata ad un unico segmento. Come è strutturata dunque una sillaba?
- Il nucleo di sillaba → in italiano è sempre una vocale.
- L'onset → in italiano consente solo due consonanti (s è trattata a parte).
- La coda → è il materiale consonantico che si trova dopo il nucleo di sillaba e in italiano ci può essere solo un segmento in coda per cui o una liquida o una nasale.
Quali sono le regole per la costruzione di una sillaba?
- La prima regola: Nell'onset ci sarà un indebolimento mentre nella coda un rafforzamento secondo
lascala di sonorità. Una restrizione universale è ''massimizza l'onset'' ovvero metti tutto in onset dove puoi senza violare la scala di sonorità. ex. La parola inventata ''prarp'' è possibile in italiano perché /p/ è meno sonora dela /r/. Mentre la parola inventata ''rparp'' non è possibile in italiano perché la /r/ è più sonora della /p/ e quindi violo la scala di sonorità. Per cui nell'onset violo la scala di sonorità quando scendo. Mentre nella coda violo la scala di sonorità quando salgo. La seconda regola: il punto più alto di sonorità è il nucleo, la sonorità poi è minori man mano che si arrivano agli estremi della sillaba. Per cui agli estremi troveremo gli elementi meno sonori, mentre vicino al nucleo quelli più sonori. Ma come si individua una sillaba? -Individuo una sillaba. -Metto in
Onset quello che posso senza violare la scala di sonorità.-Il resto va inserito in coda.LO STATUTO DI S./s/ sembrerebbe violare la scala di sonorità in quanto in parole come /sbrigarsi/ /spremere/ la fricativa (s) ha un grado di sonorità maggiore rispetto all'occlusiva (b, p). Per questo la /s/ ha un suo statuto speciale, per cui quando ciò accade, la /s/ diviene extrametrica e ci permette di sillabificare.Inoltre è l'unica consonante che può precedere un onset biconsonantico. ex. (sbr)igarsi, (spr)emere.Quando sillabifichiamo un'intera frase, la /s/ va con il resto della parola. Per cui → ''Ho fatto lastrada di casa'' = Ho. Fat.to las. Tra.da. di ca.saQuando la parola richiede il raddoppiamento fonosintattico è obbligatorio mettere la /s/.Chiedere dello statuto di s. quando /s/ viola la scala di sonorità diviene extrametrica. Tuttaviain parole come sbrigarsi, sbattere dove la scala di
sonorità viene violata ma allo stesso tempo ilfono /s/ diviene /z/ in quanto il fono che precede è sonoro, come ci si comporta nellasillabificazione?
I dittonghi sia ascendenti che discendenti si trovano sempre nel Nucleo, formando un Nucleocomplesso.
MORFOLOGIA.
La morfologia è l'area linguistica che studia la struttura delle parole.
I morfemi sono sequenze di uno o più fonemi che costituiscono la più piccola unità linguistica dotata di significato. Ex. Libri → morfema lessicale libr + morfema grammaticale i. Leggermente → morfema lessicale legger + mente
Il morfema può essere anche un morfema intero (raramente) come per ex. Tribù, sempre, bar, che, ieri. Queste sono parole monomorfemiche. (molto spesso sono prestiti o avverbi).
E che cos'è una parola? La parola può essere il risultato di una combinazione tra due morfemi (bimorfemiche) o più morfemi (plurimorfemiche). Ex