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ISTITUZIONI
Modelli e regole di comportamento adottati da vaste collettività umane.
Presentano regole e strutture stabili per singoli e gruppi.
Esempi: matrimonio, democrazia...
NON sono società umane.
ISTITUTI
Sono società umane che assumono caratteri di istituzioni; possiedono regole e strutture di comportamento; perseguono il bene comune.
Duraturi.
Dinamici: possono mutare in relazione alle interazioni dei fattori che si trovano al loro interno e in relazione agli scambi con l'ambiente circostante.
Ordinati secondo leggi.
Unitari nei rapporti: agiscono come unità.
Composti da elementi con fine comune: bene comune.
Autonomi: autonomia relativa, hanno rapporti con l'esterno.
Tutti gli istituti svolgono attività economica; questa produce 2 fenomeni:
Rendita organizzativa: il frutto della cooperazione di più persone genera un vantaggio economico, superiore all'azione isolata dei singoli soggetti. La rendita
- Organizzazione: deve essere ripartita tra coloro che hanno contribuito. Risponde alle logiche di remunerazione di chi ha lavorato.
- Risultato residuale: ciò che resta dopo aver remunerato coloro che hanno contribuito. Può essere positivo o negativo: se spetta ai proprietari dell'azienda, in caso di risultato economico positivo lo tengono; in caso di risultato economico negativo si devono far carico per pagare i lavoratori. Risponde alle logiche di condivisione del rischio d'impresa.
ISTITUTI E AZIENDE
- Si definisce azienda qualsiasi istituto all'interno della quale si svolge un'attività economica. In particolare, prende il nome di azienda l'aspetto strettamente economico di un istituto.
- Azienda: insieme organizzato di persone e beni, che attraverso una serie di operazioni mira al soddisfacimento dei bisogni umani.
- Economica in atto.
Gino Zappa (1927): azienda=coordinazione
Coordinazione: insieme di elementi coordinati, elemento distintivo economica in atto.
dell'azienda.- Economica: volta al soddisfacimento dei bisogni.
- In atto: in continuo movimento.
- L'azienda di consumo e di gestione patrimoniale familiare.
- L'azienda di produzione (imprese).
- L'azienda composta pubblica (Stato): coesistono attività di consumo e di produzione.
- L'azienda no-profit.
- Ogni istituto ha dei fini (scopi) di ordine economico e non economico.
- Il fine economico immediato.
- I portatori di interessi economici istituzionali.
- I portatori di interessi economici non istituzionali.
- I processi economici caratteristici.
- Finalità dominanti NON economiche.
dominanti NON economiche, ma di tipo sociale, morale e culturale.- Fine economico immediato vario a seconda delle caratteristiche dell'istituto. C'è sempre però la remunerazione dei propri lavoratori.- Portatori di interessi economici istituzionali: associati, donatori, Stato, prestatori di lavoro.
Differenziazione Degli Istituti
PERCHÉ L'ATTIVITÀ ECONOMICA NON È TOTALMENTE SVOLTA ALL'INTERNO DELLE FAMIGLIE?
- Economie di specializzazione.
- Limitate dimensioni economiche della famiglia: se le famiglie svolgessero l'attività economica di produzione di ciò che serve loro al loro interno, dovrebbero produrre volumi ridotti in ragione del numero ridotto di membri all'interno della famiglia.
- Conviene che pochi producano in modo specializzato per molti.