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Riproduzione dei funghi

I funghi possono riprodursi per via agamica e per via sessuale. L'elemento che caratterizza la riproduzione dei funghi è la spora. I due tipi di riproduzione possono alternarsi a seconda delle condizioni ambientali.

- Stadio perfetto: si ha la sporulazione con formazione di spore sessuate;

- Stadio imperfetto: di sporulazione con formazione di spore asessuate (conidi).

Il compito delle spore è restare sul posto, liberarsi e disperdersi nell'ambiente.

- La liberazione può essere passiva, come vento animali... oppure attiva quindi l'energia cinetica.

- La dispersione viene determinata dai movimenti che la spora effettua per raggiungere un nuovo substrato.

COMPORTAMENTO DELLE SPORE:

- Maturazione

- Dormienza

- Germinazione

MATURAZIONE DELLE SPORE: Questo stadio è determinato da un insieme di cambiamenti complessi, che danno origine ad uno stadio di riposo nelle spore dotate di dormienza.

DORMIENZA: periodo di riposo che va...

da un tempo minimo in cui le prime spore possono germinare a un tempo massimo in cui esse non sono più vitali- GERMINAZIONE DELLE SPORE: la germinazione si evidenzia con l'uscita dalla spora di un tubo germinativo, che fa ritornare l'organismo allo stadio vegetativo

SVILUPPO DEI FUNGHI - FATTORI AMBIENTALI:
- TEMPERATURA: La temperatura riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo, sporulazione e germinazione dei funghi. La maggior parte dei funghi si sviluppa tra i 15 e 30°C con una temperatura ottimale intorno a 20-25°C. I funghi possono essere diversi in rapporto alla temperatura: termofili, termotollerabili, mesofili, psicrofili e criofile
- ACIDITÀ - PH: La maggior parte dei funghi si sviluppa a valori di Ph compresi tra 4 e 8, ma certe specie crescono bene anche su substrati a pH più acido o più alcalino
- UMIDITÀ - ACQUA: L'acqua libera rappresenta la quota di umidità totale disponibile per la crescita dei

funghi(grado di libertà dell'H2O). La colonizzazione fungina degli alimenti si verifica più frequentemente di quella batterica a livelli di Aw<0.85

In base all'acqua libera i funghi possono essere divisi in: muffe xerofile, mesofile e igrofile

OSSIGENO: aerobiosi, le muffe sono organismi aerobi obbligati, anche se possono crescere con concentrazioni di O2 molto basse (4%)

LUCE

CICLO DELLA MALATTIA:

È la successione di eventi che portano allo sviluppo del patogeno e della malattia. Le strategie di lotta mirano a colpire i punti deboli del ciclo della malattia. Eventi:

- Inoculazione - Invasione

- Germinazione - Evasione, diffusione inoculo

- Penetrazione - Sopravvivenza del patogeno

- Infezione

INOCULAZIONE: si intende il contatto di un patogeno con l'ospite. L'INOCULO è qualsiasi parte del patogeno che può dare inizio all'infezione.

L'INOCULO può essere di tipo: PRIMARIO o SECONDARIO

DENSITÀ DI INOCULO: La quantità

di propaguli per unità di volume nell'aria, nell'acqua o nel terreno

POTENZIALE DI INOCULO: Capacità dell'inoculo di produrre una malattia e dipende non solo dalla densità ma anche dalla loro virulenza

GERMINAZIONE avviene quando il patogeno riconosce l'ospite. Avviene mediante:

  • sostanze presenti sulla superficie dell'ospite
  • Sostanze rilasciate per l'effetto della degradazione delle strutture del patogeno

La germinazione può avvenire direttamente attraverso il tubulo germinativo. Il TUBULO germinativo si muove verso l'ospite o verso particolari strutture.

PENETRAZIONE ingresso del patogeno nei tessuti dell'ospite, avviene per:

  • via diretta, perforazione della cuticola ed dell'epidermide
  • Vie naturali, idatodi, lenticelle e stromi...
  • Ferite da manipolazioni
  • Ferite prodotte da vettori

La PENETRAZIONE PER VIA DIRETTA avviene nei funghi, Batteri, virus, viroidi e fitoplasmi non penetrano MAI per

viadiretta!APPRESSORIO: si forma al termine del tubulogerminativo. E’ di forma globosa, con una superficiepiatta che aderisce all’ ospite. Dal centro di questasuperficie fuoriesce l’ifa (o stiletto) di penetrazioneLa penetrazione può avvenire anche attraversoAPERTURE NATURALI o FERITEINFEZIONE: processo attraverso cui i patogeni stabiliscono il contatto con le cellule susciettibili dell’ospite e siprocurano nutrienti da queste. Il patogeno cresce colonizzando i tessuti.- infezioni latenti- Infezioni quiescentiIl successo di un’ infezione porta alla comparsa dei sintomi che sono le manifestazioni della malattia.PERIODO DI INCUBAZIONE: periodo che va dalla penetrazione nell’ospite alla manifestazione dei sintomi.Incubazione: Breve (2-4 giorni) Lungo (2-3 anni ma anche 10).Durante l’infezione i patogeni rilasciano enzimi, tossine, regolatori dicrescita con cui attaccano le strutture e alterano la fisiologia dellapianta.INVASIONE:Alcuni

funghi come quelli che causano la scabbia delle mele hanno una crescita subcuticulare. Altri funghi producono micelio soltanto sulla superficie fogliare ma mandano austori nelle cellule epidermiche. La maggior parte dei funghi diffondono in tutti i tessuti sia crescendo intercellularmente (C) o intracellularmente (D)

EVASIONE E SPORULAZIONE:

Stadio del ciclo della malattia relativamente importante. Per alcuni parassiti l'evasione si compie nel momento in cui l'ospite va incontro a disfacimento. Con l'evasione e la sporulazione i funghi si diffondono nell'ambiente. Per alcuni parassiti l'evasione si compie nel momento in cui l'ospite va incontro a disfacimento.

Arancia con fruttificazione di Penicillium digitatum (muffa verde) e Penicillium italicum (muffa azzurra).

Pagina inferiore di foglia di vite con sporulazione di Plasmopara viticola

VENTO:

Funghi Spore secche (es. ruggini del grano, Penicillium spp., ecc.) Conidi (possono essere trasportati per poche

centinaia o migliaia dimetri) Spruzzi di acqua (per pochi cm)

Acqua- Condensa sulle superfici- Pioggia- Irrigazione soprachioma

Gli insetti possono trasportare i patogeniesternamente e trasmettere l'infezione nelmomento in cui si alimentano

EPIDEMIOLOGIA DI DIFESA:

EPIDEMIOLOGIA: è il comportamento delle malattie in termini quantitativi. L'infezione dipende anche dalla presenzadi un ambiente favorevole. In altre parole dal clima, suolo, pratiche colturali, pianta stessa, ecc.

MACROCLIMA: regola la distribuzione regionale e stagionale dei parassiti e la variabilità del quadro patologicodella coltura agraria

MICROCLIMA: viene creato dall'interferenza di fattori topografici e podologici e persino dalle pratiche colturaliadottate

TEMPERATURA: influisce sulla distribuzione regionale o stagionale della malattia, sulla gravità e sintomatologia, sulladurata del periodo di incubazione e predisposizione dei parassiti

UMIDITÀ: agisce sulla sopravvivenza

E diffusione degli inoculi, sulla germinazione e penetrazione dei propaguli infettivi, sulla predisposizione della pianta ospite

LUCE: Agisce sulle conseguenze fisiologiche e morfologiche delle carenze di luce in seguito ad esempio di seminetroppo fitte, nelle colture fuori stagione in serra

L'epidemie possono essere gestite, previste ma non bloccate. Possono essere previste con:

  • Criteri analitici, che si basano sui dati medi riferiti a precedenti annate
  • Criteri tramite modelli di analisi di sistemi che analizzano i vari componenti del ciclo biologico

L'EPIDEMIOLOGIA studia un gruppo di piante, si occupa di piante con malattie infettive e non ai singoli esemplari. Una malattia si verifica quando sono presenti in modo contaminate:

  • Un ospite predisposto
  • Un patogeno virulento
  • Condizioni ambientali favorevoli alla malattia

I fattori che influiscono sullo SVILUPPO DELLE EPIDEMIE:

  • PATOGENI che attaccano le foglie o in genere evolvono molto più rapidamente, perché

colonizzano l'ospitepiù velocemente frutti- AMBIENTE: epigeo o ipogeo

I patogeni possono essere DIVISI IN BASE AL NUMERO DI CICLI DI INFEZIONE che sono in grado di provocare:

  • POLICICLICI patogeni che presentano un ciclo vitale ed infettivo molto rapido producono elevate quantità diinoculo e sono in grado di infettare più volte l'ospite nel corso di una stessa stagione vegetativa
  • MONOCICLICI patogeni che presentano un ciclo vitale ed infettivo più lento possono causare un unico ciclo diinfezione
  • POLIETICI, ciclo infettivo viene completato nel giro di alcuni anni determinando un ulteriore rallentamentonella progressione della malattia

LA PIANTA SI DIFENDE DALL'ATTACCO DEI PATOGENI:

  • pianta non ospite
  • resistenza dell'ospite o incompatibilità
  • compatibilità

BARRIERE STRUTTURALI PREESISTENTI: difese passive o costitutiva

  • CERE, idrorepellenti, prevengono il deposito di acqua
  • PELI, idrorepellenti, prevengono il deposito di
  • acqua e il contatto con il patogeno- CUTICOLA SPESSA, previene la penetrazione meccanica- SPESSORE E DUREZZA DELL'EPIDERMIDE, previene la penetrazione meccanicaI pochi patogeni che hanno superato la prima linea di difesa passiva (peli, cuticola, epidermide, ecc) sviluppandocaratteristiche adeguate (es. inibizione enzimi di difesa della pianta), vengono in contatto con la parete cellulare.COMBINAZIONE COMPATIBILE: La crescita ifale continua con invasione incontrollata dei tessuti dell'ospiteCOMBINAZIONE INCOMPATIBILE: La crescita ifale viene bloccata piu' o meno interamente dai cambiamentiLE STRUTTURE DI DIFESA ISTOLOGICHE: formazione di uno strato ligno-suberizzato mediante il processo di accumulodi sostanze quali suberine, ligno-suberine, lignina, gomme e tannini nelle pareti cellulari e negli spazi intercellulari deiprimi strati sottostanti le cellule morteBARRIERE STRUTTURALI INDOTTE: strutture di difesa istologiche, formazione di uno strato di sughero, lasuberificazione o abscissione possono limitare le dimensioni delle lesioni e quindi l'estensione del danno.

    DIFESE BIOCHIMICHE INDOTTE:

    Produzione di fitoalessine: Le fitoalessine sono "composti antimicrobici a basso peso molecolare sintetizzati dalle piante ed in esse accumulati in seguito all'attacco da parte di microrganismi o di danni meccanici o chimici". La resistenza si manifesta quando una o più fitoalessine raggiungono una concentrazione sufficiente per inibire lo sviluppo del patogeno.

    PROTEZIONE E MEZZI DI LOTTA:

    La protezione deve essere sempre legata a tutte le cose che facciamo, deve essere sempre entro i limiti della:

    • salute dell'uomo
    • dell'ambiente
    • degli animali

    Questo comporta un aumento dei costi, lo SCOPO della lotta è basata su 3 punti:

    1. Terapia
    2. Prevenzione
    3. Resistenza

    Biso

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
16 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/04 Ispezione degli alimenti di origine animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MarcoFarolfi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ispezione e controlli fitosanitari delle derrate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Folchi Annibale.